giovedì 24 gennaio 2013

Adesso basta!

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Sono stufa. Basta. Non se ne può più.

Questa cosa della Libertà di Parola è sopravvalutata. Ogni giorno sento persone che dovrebbero imparare a tenerla chiusa, quella boccaccia, e a cui dovrebbe essere impedito l'esercizio della parola.

Stamattina apro Facebook e trovo l'ennesimo esempio di razzismo. Sì, razzismo, proprio così. Perchè uno che mi dice che "se sento la voce di uno straniero al telefono butto giù subito la cornetta!". E' un razzista.

E sono stufa anche di sentre la frase "Scusa se sono razzista, ma...". No, io non ti scuso. Non ti scuso per lo stesso motivo per cui non si scusa Hitler e l'eccidio degli Ebrei, non ti scuso per lo stesso motivo per cui diciamo che Martin Luther King è un eroe, non ti scuso, perchè razzista è un'offesa ed è ora che tu te ne renda conto.

Non si può essere razzisti... non si può... Non si può, perchè siamo nel 2013 e abbiamo visto l'Apartheid, le pulizie etniche, il Ku Klux Klan, gli sbarchi di immigrati nei barconi a Lampedusa.
Sono P E R S O N E.
Sono Uomini. Sono Donne. Sono Bambini. Sono come te.

E se discrimini un essere umano per il colore della pelle, per la provenineza geografica o per la fede religiosa, sei un razzista al pari di Hitler, hai solo mezzi meno potenti a disposizione.

Ecco perchè tutto questo inneggiare alla democrazia diretta, e questo lodarsi di portare in Parlamento le casalinghe e i pensionati non mi convince. In primo luogo sono due categorie in via d'estinzione, e in secondo luogo, il Parlamento non è il posto per loro. Lo diceva gà Platone, dovremmo essere governati da pochi saggi. Questa dovrebbe essere la discriminante in voga, non l'umiltà della professione. 
Voglio un governo di saggi.