giovedì 24 ottobre 2013

Un cuore a metà

Ci son giorni che vorrei avere due cuori. Uno per la mia vita, le emozioni che sento, e uno per le persone che mi stanno intorno.

Si dovrebbe davvero averne due, chè non si può esser triste mentre a qualcuno che ti è caro stanno capitando cose belle. E non si può neanche vedere solo la propria felicità, quando un'amica è in difficoltà e con fatica cammina ogni giorno.

E allora se i cuori fossero due si potrebbero davvero vivere insieme agli altri quelle emozioni, davvero si potrebbe compatire un amico nel senso più pieno del termine, mettendosi lì accanto a cercare di provare quella stessa emozione. Lasciandosi il tempo di vivere anche le nostre, e senza farsi scappare quei piccoli bocconi di felicità che la vita ti mette davanti, gustandoli a pieno.

Perchè uno solo si rompe a metà quando succedono di queste cose, e non riesce ad assaporare nè l'una nè l'altra emozione, ed è una cosa tremenda aver l'animo diviso...

foto from:  http://www.flickr.com/photos/mimagirl/3310006071/

"Mi morì contemporaneamente alla mamma mia, nello stesso giorno e quasi alla stess’ora. Non sapevo più come spartire le mie cure e la mia pena. Lasciavo la piccina mia che riposava, e scappavo dalla mamma, che non si curava di sè, della sua morte, e mi domandava di lei, della nipotina, struggendosi di non poterla più rivedere, baciare per l’ultima volta. E durò nove giorni, questo strazio! Ebbene, dopo nove giorni e nove notti di veglia assidua, senza chiuder occhio neanche per un minuto... debbo dirlo? ― molti forse avrebbero ritegno a confessarlo; ma è pure umano, umano, umano ― io non sentii pena, no, sul momento: rimasi un pezzo in una tetraggine attonita, spaventevole, e mi addormentai. Sicuro. Dovetti prima dormire. Poi, sì, quando mi destai, il dolore m’assalì rabbioso, feroce, per la figlietta mia, per la mamma mia, che non erano più... E fui quasi per impazzire. "
Il Fu Mattia Pascal, L. Pirandello

martedì 15 ottobre 2013

Sapori del passato

Sono una fervente sostenitrice della cucina italiana nel mondo.
Mi fanno ridere i vari Gordon, Buddy o Joe che pretendono di insegnare qualcosa di cucina, alle volte pure italiana. Credo che sia una delle maggiori attrattive della nostra penisola, e un ottimo motivo per venire in Italia.
Il più noto degli chef anglosassoni, Jamie Oliver, ha fatto un tour in Italia, per imparare a cucinare. Ha girato piccoli e grandi ristoranti, trattorie e locande, e ha registrato il tutto in un programma televisivo. Ricordo una puntata in cui un ristoratore di un piccolo luogo di mare, dopo avergli visto preparare uno di quegli intrugli che loro chiamano pasticcio, ha commentato: "Sei un ragazzo simpatico, ma per la cucina, lascia fare a me!"

Sì, gli inglesi mangiano davvero male, una cucina poco caratteristica, molto pesante, e davvero poco gustosa.
Per fortuna dispongo di una zia dalle origine Italiane/trevigiane in Inghilterra, il che mi ha permesso di soggiornarvi (soprattutto quando ero ancora una ragazzina) senza dovermi cibare di Mc Donald's o di Fish&Chips. In barba a tutte le tradizioni, mia zia mette in tavola italianissimi piatti, seppur limitati dalla mancanza di materie prime.
Di tutti i miei soggiorni in Inghilterra porto comunque a casa un ricordo culinario: lo Shepherd's Pie.
L'unica sera che mia zia decise di cucinare un piatto inglese (che poi a dirla tutta è irlandese), tirò fuori dal forno una teglia simile a questa:

http://www.pinterest.com/pin/558727897491285194/





Sarà la semplicità degli ingredienti, o il tocco italiano che ci dava lei, ma in effetti, devo dire che non lasciammo nulla nel piatto, abbiamo portato a casa la ricetta, e ancora oggi viene replicata.
L'originale vuole un trito di carne d'agnello con l'aggiunta di alcune semplici verdure, tipo cipolle carote, e a scelta anche altre, il tutto ricoperto da patate bollite e passate, a cui si può aggiungere una noce di burro.
Io l'ho replicato con del macinato misto (bovino suino) e non con l'agnello, ma credo che il risultato sia comunque buono.
Nei giorni freddi, in cui fa anche un po' piacere accendere il forno per avere quel teporino in più in casa, devo dire che il sapore di questo piatto mi riporta indietro ai giorni passati in Inghilterra, e fa affiorare piacevolissimi ricordi.