tag:blogger.com,1999:blog-43678271764022877322024-03-05T13:05:06.276+01:00Idee Sparsepiccoli deliri (quasi mai) quotidiani di una mente molto confusaClodehttp://www.blogger.com/profile/16472552761546373772noreply@blogger.comBlogger256125tag:blogger.com,1999:blog-4367827176402287732.post-74387903769601618742017-02-14T19:29:00.000+01:002017-02-14T19:30:11.938+01:00I baci difficili<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;">Mi arrabbio, fino ad avere le mani che tremano, e il respiro affannato. Magari ho anche pianto e gli occhi ancora trattengono il nervoso, la rabbia... Quando in quel momento ti avvicini, per darmi un bacio prima di uscire, o prima di girarti e addormentarti, quelli sono i baci più difficili. </span><br />
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;">Sono i baci che non vorrei darti, per dirti che sono ancora arrabbiata, per dirti che non mi è ancora passata, per punirti in realtà, per farti star male, per non cedere neanche di un passo nelle mie convinzioni e rimanere lì con il mio orgoglio. </span><br />
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;">Sono anche i baci più necessari, perchè nonostante lo stomaco non ci stia, il mio cuore ti deve dire che è li per te. Sono i baci che servono a dire<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;">:</span> sono arrabbiata, sono arrabbiata con te, ma non smetto di amarti, neanche ora, neanche con le lacrime agli occhi.</span><br />
<br />
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;"><i>Mi
baci con i baci della sua bocca!<br />
Sì, le tue tenerezze sono più dolci del vino.</i></span></div>
<div style="text-align: left;">
<br /></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"><span style="color: maroon;"><span style="color: black;">Sono gli stessi baci, le stesse carezze che voglio ricevere quando sono io a ferirti, a dire o fare qualcosa che possa portarti un momento di tristezza. E' quell'abbraccio in cui voglio stare anche se hai ancora quello sguardo duro negli occhi. E' quel calore che mi scalda mentre aspetto che torniamo a guardarci negli occhi.</span></span></span></div>
<div style="text-align: left;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;"><span style="color: maroon;"><span style="color: black;">/<i>...Amore non è Amore<br />
se muta quando scopre un mutamento<br />
o tende a svanire quando l'altro s'allontana.</i></span></span></span></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="color: maroon; font-family: "book antiqua";"><span style="color: black;"> <span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;">Poi ci sono tutti gli altri baci, quelli del buongiorno, del vado via, della buonanotte, del sono felice di tornare a casa, del fammi posto sul divano... E non mi costano nessuna fatica, ma allo stesso modo non li ricordo. </span></span></span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="color: maroon; font-family: "book antiqua";"><span style="color: black;"><span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;">Non rinuncerei a nessuno di questi baci, neanche a quelli più banali, se ce ne sono, ma nel giorno in cui dovunque ti giri vedi cuori rossi e frasi sull'amore mi è venuta in mente la fatica dell'amore, che richiede la costanza, la dedizione, di modificare anche le nostre sensazioni per quel bene più grande. Quell'amore che non è mettere da parte noi stessi, ma tirar fuori il meglio di noi e diventare</span></span> <span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"><span style="color: black;">migliori per il nostro e suo bene. </span></span></span></div>
<div style="text-align: left;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<i><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;"><span style="color: maroon;"><span style="color: black;"><span style="font-size: 14px;"><span style="color: black;">Mettimi come sigillo sul tuo cuore,</span></span>
</span></span></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: center;">
<i><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;"><span style="font-size: 14px;"><span style="color: black;">come sigillo sul tuo braccio;</span></span></span></i></div>
<i><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;">
</span></i>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: center;">
<i><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;"><span style="font-size: 14px;"><span style="color: black;">perché forte come la morte è l’amore,</span></span></span></i></div>
<i><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;">
</span></i>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: center;">
<i><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;"><span style="font-size: 14px;"><span style="color: black;">tenace come gli inferi è la passione:</span></span></span></i></div>
<i><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;">
</span></i>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: center;">
<i><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;"><span style="font-size: 14px;"><span style="color: black;">le sue vampe sono vampe di fuoco,</span></span></span></i></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="color: maroon; font-family: "book antiqua";"><span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"><span style="color: black;"> </span></span> </span></div>
Clodehttp://www.blogger.com/profile/16472552761546373772noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4367827176402287732.post-33998739760913148462016-02-26T18:40:00.002+01:002016-02-26T18:40:17.233+01:00Come va la vita matrimoniale?<span style="font-size: small;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;">"Come va la vita matrimoniale?"</span></span><br />
<br />
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;">Dopo "<a href="http://clode83.blogspot.it/2013/05/tu-come-stai.html" target="_blank">come stai</a>?", è la domanda che più mi fa alzare gli occhi al cielo (specie nell'ultimo periodo).</span></span><br />
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;">Come va la vita matrimoniale? In che senso? Continuiamo ad avere un lavoro per ciascuno, pasti regolari e un discreto (si può fare di meglio) numero di ore di sonno per notte. </span></span><br />
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;">Ma non è ovviamente questo che volevi sapere, e cosa allora? Come va la nostra convivenza? Bene, quando non succede qualcosa che alteri uno dei due. Litighiamo? Sì, certo, credo come ogni coppia di persone che metta insieme vita, abitudini, rituali e piccole manie, ma ovviamente nessuno dei due è ancora uscito di casa sbattendo la porta. Però questa risposta genera sguardi tra lo stupito e il dispiaciuto, come se la vita matrimoniale non prevedesse le difficoltà e quotidianità di ogni rapporto.</span></span><br />
<br />
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhBJOiqCHiFldHsFhvIO_yzUEF2VdNI2CTjOym9INp_qkenVJ6QPel_yqg6W2b6nIDQRcP9dLVaf2fqgANznB9zx-cW2GcBcz72SUGmDhIneNL4nNLkP54vom4U2jBSpws6VQrYm5lrVz_F/s1600/couple.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhBJOiqCHiFldHsFhvIO_yzUEF2VdNI2CTjOym9INp_qkenVJ6QPel_yqg6W2b6nIDQRcP9dLVaf2fqgANznB9zx-cW2GcBcz72SUGmDhIneNL4nNLkP54vom4U2jBSpws6VQrYm5lrVz_F/s400/couple.jpg" width="240" /></a>"Come va la vita da sposati?", lo chiedono in continuazione, li guardo negli occhi e mi chiedo cosa volete sentirvi dire? Se me lo chiedi la mattina che abbiamo bisticciato prima di uscire da casa, ti dirò che è difficile, se me lo chiedi il giorno che torno dal mio corso di formazione di 5 giorni e trovo un mazzo di fiori sul tavolo, ti dirò che è un idillio. Se me lo chiedi dopo che per tre giorni di fila ci siamo visti solo la mattina e la sera, ti risponderò che alle volte rimpiango i tempi del fidanzamento in cui per vederci almeno ci davamo appuntamento.</span></span><br />
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;">Il problema non è il matrimonio, ma l'aspettativa. Non tornerei indietro di un passo, intendiamoci, mi risposerei, con la stessa cerimonia, stessi amici presenti, e anche con lo stesso uomo. L'aspettativa è quella che hanno gli altri, che ti guardano come se improvvisamente ti si dovesse accendere una qualche lampadina addosso.</span></span><br />
<br />
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;">"Come va il matrimonio?" </span></span><br />
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;">"Bene, grazie"</span></span><br />
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;">Mi rifugio in una risposta insipida perchè la domanda non vuole davvero una risposta. E' la frase da dire a chi si è sposato da poco, e allora che anche la risposta sia di circostanza.</span></span><br />
<br />Clodehttp://www.blogger.com/profile/16472552761546373772noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4367827176402287732.post-36851237702073388392016-01-31T16:49:00.000+01:002016-01-31T16:49:17.341+01:00Ultima oraSabato è finita la mia (relativamente) breve supplenza al liceo. Ultima campanella alle 8 di mattina, ultima lezione di letteratura, ultima lezione di lingua inglese, ultima ora.<br />
Lo ammetto, ho visto troppe volte "L'attimo fuggente" (sì, l'ho visto anche in inglese: "Dead Poets Society"), e in fondo al mio cuoricino ho pensato che ci fosse un unico modo per essere salutata dai miei alunni.<br />
<br />
<iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="270" src="https://www.youtube.com/embed/Qj0il0ll2Ds" width="480"></iframe><br />
<br />
In un mese e mezzo circa non si può però pretendere di ottenere questi sguardi e queste lacrime, quindi ero anche preparata alla delusione.<br />
Ogni insegnante, io credo, vorrebbe lasciare un segno indelebile per i ragazzi, vorrebbe essere guardato con rispetto ed ammirazione e far breccia istantaneamente nei loro cuori. Entrando in quelle classi più volte mi sono fatta la stessa domanda che Mandela fa a Peenar nel suo salotto nella celebre scena di Invictus: "Come renderli migliori di quanto loro non credano di essere?"<br />
Sono un po' sensazionalista, lo ammetto, e mi piace far loro domande la cui risposta non si trova nei libri, mi piace dir loro cose che gli facciano storcere il naso e alle volte li facciano anche dissentire dalla mia opinione. Però non lo faccio solo per il gusto dello spettacolo, il vero spettacolo è iniziare a vedere le rotelline muoversi nei loro cervelli, vederli alzare il naso dal libro per cercare la rispostai in qualche angolo della loro mente (fisicamente poi sembrano cercarla in qualche angolo della stanza). Non tutti ci stanno, e non tutti mi guardano interessati, qualcuno continua immancabilmente a farsi i fatti suoi in ultima fila (ma pure in prima), ma un paio di occhi che annuiscono alle mie parole bastano a farmi contenta.<br />
Quella è una delle soddisfazioni più grandi, quegli occhi che chiedono ancora qualcosa da te.Ti fanno sentire responsabile della tua preparazione, e ti fanno venir voglia prima di tutto di essere un'insegnante migliore per poterli portare sempre più avanti. Se poi hai un'intera classe che ti guarda così, devi anche superare quel minimo senso di soggezione e ricordarti che sì, sei preparata a sufficienza per loro.<br />
<br />
E così è arrivata quell'ultima ora, la supplente se ne va, l'insegnante rientra e il senso di sollievo da un lato è forte, perchè basta sveglia presto, e basta 24 ore settimanali di insegnamento. Ma c'è anche forte un senso di nostalgia, perchè l'idea di essere un pezzetto nell'ingranaggio della crescita di questi giovani uomini e donne nobilita parecchio.Clodehttp://www.blogger.com/profile/16472552761546373772noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-4367827176402287732.post-2304382834290039222015-09-25T11:53:00.001+02:002016-01-12T16:06:18.265+01:00Dal dentista <p dir="ltr">Quando sali le scale dal dentista ti viene già incontro quel rassicurante odore di disinfettante. Poi entri e gli unici colori su cui posi gli occhi sono bianco e blu,  a volte verde.  Tutti sorridono e mi sono spesso chiesta se la musica di sottofondo serve  a coprire il rumore degli attrezzi al lavoro nella stanza a fianco.  <br>
Le assistenti di poltrona sono sempre e solo donne,  non mi è mai capitato che fosse un uomo a dirmi "di qua,  si accomodi pure,  ecc.. " <br>
Spesso mi dicono "tesoro,  vieni pure.. " anche ora che ho una fede al dito danno per scontato che io sia una ragazza a cui dare del tu. Io sospetto che il più delle volte siano più giovani di me,  ma non glielo dico perché si sentano a loro agio nel loro ruolo. <br>
Fanno domande,  per intrattenere credo,  le risposte non gli interessano e infatti non le memorizzano e la volta dopo ti richiederanno le stesse cose. Io sorrido e ripeto,  ripeto anche il sorriso. <br>
Quando entra il dentista tutto cambia,  lui (perché il dentista di solito è uomo) è più sbrigativo,  ti stringe la mano per proforma ma inizia subito a lavorare e a dare <u>ordini</u> all' assistente.  Anche lui parla con me mentre osserva la mia bocca o durante l'intervento,  ma non è previsto che io risponda (e come potrei? ) è abituato a fare monologhi,  il più delle volte descrive ciò che fa,  ogni tanto ti rimprovera perché magari i denti in fondo non li spazzoli bene. <br>
Seduta lì con aspiratore e trapano in bocca il massimo che puoi fare è sospirare. </p>
Clodehttp://www.blogger.com/profile/16472552761546373772noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4367827176402287732.post-54556315579793315072015-07-09T16:17:00.001+02:002015-07-09T16:18:19.419+02:00E oggi... <p dir="ltr">Mi sembra davvero incredibile quello che sta succedendo ora. Mi sembra incredibile che sia finito il tempo di attesa o dei silenzi e segreti,  il tempo in cui i sentimenti ci schiacciavano e il futuro era un enorme punto interrogativo.  Il tempo in cui salire e scendere da un treno era un momento quasi estatico e contavo i chilometri che ci separavano. <br>
Ora il futuro è una casa spoglia con i muri appena dipinti.  Il futuro è una vacanza ad agosto per la quale finalmente partiamo nello stesso giorno e torneremo nello stesso giorno.  Il futuro è una data scritta su un cartoncino che abbiamo inviato a tutti i nostri amici. <br>
Il futuro insomma è tutto nelle nostre mani pronto a farsi modellare come creta e nella buona e nella cattiva sorte lo modelleremo nel miglior modo possibile. <br>
Spero però che non passi nella nostra mente e nel nostro cuore quella sensazione di attesa e di desiderio fortissimo che avevamo nei lunghi momenti di lontananza.  Perché anche quello ha contribuito a fare di noi quel che siamo oggi. Abbiamo desiderato la felicità dell'altro a scapito della nostra e abbiamo intravisto la possibilità di non poter contare l'uno sull'appoggio e il sostegno dell' altra. E questo ci ha fatto soffrire, ma siamo riusciti a superarlo e a riabbracciarci permettendoci di stare insieme. E oggi siamo insieme, in un modo così semplice che sembra impossibile. In un modo così bello che ogni tanto mi dovrò pizzicare per assicurarmi che sia vero! </p>
Clodehttp://www.blogger.com/profile/16472552761546373772noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-4367827176402287732.post-43658330214005268962015-06-22T15:05:00.000+02:002015-06-22T15:05:21.713+02:00un regalo riuscito<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiLMXSy3adUIlWN_8RB2EkWd1G_Dl5i9-JyzumOT_nRNPCHW1L30w1FxRj7y4qDTOc_GGzzL9BGO8cCh3Pe6uhora3RRTQd8fSbETLum7JOluzerRxA7Re2Ai2wBoWjDDo3QTrerpGw9LVp/s1600/20150622_140618.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="192" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiLMXSy3adUIlWN_8RB2EkWd1G_Dl5i9-JyzumOT_nRNPCHW1L30w1FxRj7y4qDTOc_GGzzL9BGO8cCh3Pe6uhora3RRTQd8fSbETLum7JOluzerRxA7Re2Ai2wBoWjDDo3QTrerpGw9LVp/s320/20150622_140618.jpg" width="320" /></a>Questo è stato uno dei regali di compleanno più graditi. Lo avevo desiderato da quando l'ho sfogliato la prima volta sugli scaffali della libreria, e per fortuna qualcuno ha ricordato questo mio desiderio. Mi sono appassionata alla lettura delle lettere durante la stesura della mia ultima tesi, quando sbirciando e lettere di Benjamin Britten ho scorto l'uomo dietro l'artista. Questo lato dello studio della storia della letteratura mi ha sempre affascinato, possiamo sicuramente imparare molto dei grandi uomini e delle grandi donne della letteratura dai loro scritti, Possiamo capire quale sia la loro visione della vita, dell'arte, e possiamo capire quali sentimenti li attraversassero, ma inevitabilmente ad un certo punto ci troviamo davanti ad un muro, un muro costruito dalla forma, dall'uso sapiente della lingua.<br />
Ma nelle lettere che Benjamin, ad esempio, scrive a Peter (Pears, N.d. A.) scopriamo i suoi timori, le sue paure, il suo bisogno di essere rassicurato e scopriamo che uomo paziente fosse Peter. In questo libro ci sono lettere più o meno eccellenti, e stralci scritti da personaggi immensamente famosi, quando non erano ancora tali. Come la lettera di Virginia Woolf quando era ancora una bambina in cui chiede al direttore del Sun se Babbo Natale esiste davvero!<br />
Il tutto prende l'avvio da qui: http://www.lettersofnote.com/<br />
E questo spiega le scelte fortemente anglo-americane dell'autore.<br />
<br />
Di ogni lettera c'è una foto della copia cartacea, parecchie sono manoscritte, alcune invece dattiloscritte. Non serve dire che vale la pena comprarne una copia anche solo per vedere che grafia avesse Oscar Wilde! Ma se ancora non foste convinti... Potreste perdervi la ricetta degli scones della Regina d'Inghilterra??<br />
<br />Clodehttp://www.blogger.com/profile/16472552761546373772noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4367827176402287732.post-59986953034475485532015-05-08T10:46:00.001+02:002015-05-08T10:46:22.336+02:00Principi e principesse<a href="http://vignette3.wikia.nocookie.net/nonciclopedia/images/7/7c/Principe_azzurro_con_sorriso_idiota.jpg/revision/latest?cb=20131026205850" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://vignette3.wikia.nocookie.net/nonciclopedia/images/7/7c/Principe_azzurro_con_sorriso_idiota.jpg/revision/latest?cb=20131026205850" height="320" width="320" /></a>Non è che il principe azzurro non esista, è che per troppo tempo ci hanno detto che vestiva un turchese decisamente fuori moda, un copricapo piumato e selezionava accuratamente le sue cavalcature perché fossero bianchi e immacolati destrieri.<br />
Quando poi ti si presenta davanti al naso un tipetto stempiato, dal sorriso ingenuo che veste in jeans e camicie a maniche corte, non è che pensi che non sia lui, ma non lo noti proprio.<br />
Non che girino davvero quelli a cavallo, eh intendiamoci, però se ti suonassero a casa, a loro daresti il beneficio del dubbio, mentre la logica vorrebbe che chiamassi il più vicino reparto psichiatrico della zona. Mentre alle volte a quello in jeans non dai neanche il beneficio del dubbio.<br />
E' la definizione di principe azzurro che non funziona, non arriva a cavallo, non arriva sempre al momento giusto, ma molto spesso, è dotato della pazienza necessaria per aspettare il momento buono. Non cavalca un bianco destriero, ma può fare anche 600 km per te, e questo spesso vuol dire che ti chiederà di farne altrettanti, ma a quel punto, fidati, tu dirai di sì. Non è abbonato alla fioreria della città, e non gira con un mazzo di rose di serie, ma se capisce che hai bisogno di lui troverà il modo di esserci.<br />
Insomma, ad un certo punto lo guardi e pensi che i suoi occhi sono marroni e non blu, che i suoi capelli non sono biondi, ma normalmente castani, ma l'ultima volta che ti sei guardata allo specchio anche tu non avevi una corona in testa, ma i tuoi soliti capelli castani e non importa il colore dei tuoi o dei suoi occhi ma importa la luce che ognuno di voi due vede nell'altro quando i vostri sguardi si incrociano. Non è che vi guardate emanando cuoricini e zuccherini, ma quando litigate c'è sempre uno dei due che cede per primo/a e fa un sorriso e ognuno dei due tiene enormemente alla felicità dell'altro, anche più che al proprio orgoglio.<br />
Ecco, a questo punto l'iconografia classica del principe e della principessa non regge più, e il finale da favola è scontato e smieloso, e allora non vale la pena dire che vissero felici e contenti, ma che decidono di costruire la propria felicità ogni giorno della loro vita, quello sì.<br />
.Clodehttp://www.blogger.com/profile/16472552761546373772noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-4367827176402287732.post-71069293195837476152015-03-11T12:15:00.001+01:002015-03-11T12:15:50.611+01:00How to #5: gli audiolibriRimpiango i viaggi in treno da universitaria, nonostante i disagi multipli creati da trenitalia erano occasioni per immergermi nella lettura (che fossero libri o giornali). Erano tempi obbligati di nullafacenza che dovevo (e potevo) riempire, e adoravo riempirli con le pagine dei libri. Certo nessuna giornata è troppo piena per leggere un libro eppure ritagliarsi un tempo così distaccato è diventato impossibile.<br />
Quando quest'anno ho preso una supplenza a 50 km da casa mia mi è un po' dispiaciuto che fosse raggiungibile solo in macchina, perché magari un mezzo pubblico avrebbe potuto regalarmi di nuovo quel tempo per me. Fino a lunedì quando sono passata in biblioteca a darmi una ennesima occasione di leggere. La vetrina metteva in mostra dei piccoli cofanetti di audiolibri e ho pensato: ecco come, li metto su sull'autoradio e li ascolto!<br />
Non vi nascondo che mi sono sentita un genio, e quasi come un segno divino, tra i pochi libri esposti c'era un libro di Virginia Woolf che voglio leggere da anni. Sicura di me vado al prestito e porto a casa il cofanetto, la sera salgo in macchina per affrontare i miei chilometri contenta come una bambina a cui hanno comprato un lecca lecca gigante e mi avvio.<br />
All'arrivo mi era già più chiaro perché la mia non fosse stata poi quell'idea geniale che credevo.<br />
<br />
1. Se devi ascoltare un libro invece della musica, considera che all'inizio la cosa ti creerà una sensazione diversa, perciò prevedì delle pause per "riattivare" il cervello.<br />
2. Considera l'orario in cui farai quel viaggio perché alla sera sei più stanca, soprattutto se le tre ore prima sei stata davanti allo schermo di un computer.<br />
3. Se sei alla prima esperienza con gli audiolibri scegli qualcosa di avvincente, soprattutto se sei in macchina e guidi perché la sicurezza vien mooolto prima della cultura.<br />
<br />
Insomma sono scesa dalla macchina più assonnata di quando ci sono salita e mi aspettavano due ore di lezione. Ecco, non mi sono proprio sentita geniale... Però devo dire che non ho desistito, e anche se ho scelto una saggio (A room of one's own, <i>Una stanza tutta per sè</i> ) l'esperienza sta continuando nel migliore dei modi!Clodehttp://www.blogger.com/profile/16472552761546373772noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-4367827176402287732.post-13643733845592224912015-02-22T19:20:00.001+01:002015-03-29T20:10:43.492+02:00una carezzaBussare a quella porta è un gesto che ho fatto e ripetuto per anni senza pensarci, e ora ha il sapore quasi di una cosa lontana. Entro, mi accoglie un sorriso e uno sguardo che so capire, e dice. "siediti, aspetta che non posso interrompermi adesso". Mi siedo nella mia piccola aula, e aspetto che il mio professore finisca di fare lezione a una ragazza che occupa uno sgabello strano (ma dove sono finite le sedie rosse) in un posto che è stato mio per 10 anni.<br />
La ascolto e la mia mente vaga tra la musica, i gesti di lei, la nostalgia, e mille altre cose.<br />
Usciamo, perché devo parlargli, chiude la porta sul corridoio, io raccolgo i pensieri per la richiesta che devo fare e sto per iniziare a formularla quando<br />
"ma tu, stai bene?"<br />
Rimango ammutolita. Forse è banale, ma non me lo aspettavo, e non riesco a rispondere che un banale "sì, bene." Ma per un minuto il tempo si è fermato, quelle poche parole sono state per me un po' come una carezza, tenere e inaspettate. Mi hanno sollevata, e hanno spazzato dalla mia testa tutte le cose che stavo pensando di dover dire, lasciandomi un vuoto piacere.Clodehttp://www.blogger.com/profile/16472552761546373772noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-4367827176402287732.post-72541869611990246662015-02-08T17:38:00.001+01:002015-02-08T17:38:47.987+01:00IspirazioneL'altra sera hanno fatto ingresso nella mia classe due ragazze che non avevo ancora visto.<br />
"Buonasera!"<br />
"Buonasera, lei è... la prof. d'Inglese?"<br />
"Sì, sto aspettando la seconda"<br />
"Ok, allora siamo nel posto giusto!"<br />
"Voi siete?"<br />
"Siamo S.C. e E.Z."<br />
"Ah, sì siete in elenco, però avete l'esonero per inglese, lo sapete, no?"<br />
"Sì, sì, ma vorremmo frequentare comunque!"<br />
Avranno vent'anni, hanno già un diploma e si sono iscritte nuovamente a scuola mentre cercano un lavoro. Le mie lezioni le potrebbero saltare, ma hanno deciso di venire. Una delle due ha passato un anno in Inghilterra, e mi ha detto "Sì, ma non l'ho mai studiato bene, e adesso se posso vorrei ripassare anche la grammatica."<br />
<br />
Quando sento le statistiche alla televisione e vedo certi programmi penso che ci vogliono vendere davvero un paese che non siamo. Non siamo il paese dell'isola dei famosi e di amici di maria de Filippi. E i ragazzi di vent'anni non sognano di fare le veline o i tronisti. Però non hanno neanche tutti gli stessi sogni e aspirazioni, ma ad ognuno di loro è stata fornita un'"ispirazione diversa", e quelli a cui è stato detto che possono fare poco della loro vita sono vittime. Sono vittime di cattivi maestri (dentro e fuori dalle aule di scuola) che dovrebbero essere tenuti lontani da giovani menti che hanno bisogno che si dica loro che possono diventare migliori di quel che pensano di essere...<br />
<br />
<br />
<iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/31ZXMO_b948" width="560"></iframe>Clodehttp://www.blogger.com/profile/16472552761546373772noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4367827176402287732.post-58695401340482919832015-01-29T11:57:00.000+01:002015-01-29T11:57:00.993+01:00CavalleriaQuando entriamo in un locale mi faccio aprire la porta. Mi fermo, se sto camminando poco più avanti e gli lascio lo spazio per avanzare il braccio e aprirmi la porta.<br />
Non si tratta di non esserne capace, né di essere timorosa di entrare per prima, si tratta di ricevere un gesto gentile e dare modo all'altra persona di fare qualcosa per me. Mi piace ricevere questa attenzione e mi piace aver realizzato che sono io che gli permetto di farlo. Me lo ha espressamente detto: "L'ho notato sai? quando arriviamo alla porta tu ti fermi su un lato per farla aprire a me, mi piace." Da lì in poi ho iniziato a farlo con consapevolezza.Clodehttp://www.blogger.com/profile/16472552761546373772noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-4367827176402287732.post-62173220918737708222014-06-06T18:14:00.000+02:002014-06-06T18:14:01.004+02:00The Voice of Italy ha il velo da suoraMi sono appassionata facilmente a "The Voice", un po' perché i piacciono i talent musicali e un po' perché questa cosa di cercare una voce, più che una faccia, un personaggio, un modo di cantare, mi convinceva. L'idea dei giudici che si girano solo se le loro orecchie li convincono, è quantomeno originale, e porta forse ad una selezione più autentica, perché che lo sappiamo oppure no, i nostri pregiudizi ci influenzano tanto.<br />
<br />
Non ho visto in diretta la selezione (meglio, la blind) di suor Cristina, me la sono rivista su YouTube il giorno dopo.<br />
<br />
<iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="270" src="//www.youtube.com/embed/TpaQYSd75Ak" width="480"></iframe><br />
<br />
<br />
I giudici si sono girati sicuramente per l'effetto sul pubblico che hanno visto da quella postazione. Ma una volta che si sono girati, lei ha continuato a cantare con la stessa energia di prima. Comprendo la commozione di J-ax perché anche io non ne sono stata esente, pur rivedendolo solo sul pc, l'energia che riusciva a dare suor Cristina era incredibile.<br />
La voce limpidissima, non ha sbagliato una nota e anzi, perfino <a href="http://www.youtube.com/watch?v=rywUS-ohqeE" target="_blank">Alicia Keys</a> in un secondo momento le ha fatto i complimenti! E a fare il tifo per lei delle consorelle non giovanissime, ma pronte a scatenarsi per la giovane Cristina. <br />
Nelle puntate successive veniva la tentazione di pensare che il suo rimanere nel programma fosse legato all'abito, e al clamore che aveva suscitato non solo in Italia. ma ad ogni esibizione i dubbi venivano spazzati via. Suor Cristina rimaneva nel programma perché cantava bene. <br />
Una parola va detta anche sul programma in generale. Non si è ecceduto nello strumentalizzare il suo essere suora, J-ax per primo l'ha difesa più volte, facendo notare le sue qualità di cantante. I giudici tra loro sono sempre stati correttissimi, mai una parola cattiva, mai frecciatine, se non ironiche. Scherzi e risate sono stati abbondanti, ma mai una caduta di stile da parte di nessuno di loro. Non hanno infierito neanche sui ragazzi che ogni mercoledì avevano a disposizione 90 secondi per dimostrare il loro valore. Imprecisioni, note fuori posto e ed errori ce ne sono stati nel programma, ma i giudici facevano notare altro. E hanno sottolineato come la tensione dei ragazzi fosse palpabile, proprio perchè sapevano che in pochi minuti si decideva del loro futuro.<br />
<br />
Un programma dai toni pacati, in una TV che invece trova sempre il modo per essere volgare. Un programma dove davvero la musica è stata protagonista, con ospiti e concorrenti, e con i giudici stessi, che hanno più volte dimostrato di sapere di cosa parlavano, con duetti ed esibizioni. <br />
Nelle scelte dei giudici, di settimana in settimana, iniziava a pesare il giudizio del pubblico. Ma questo voleva il programma, che ci fosse anche una giuria "popolare" che dettava parte delle regole.<br />
<br />
Alcuni cantanti hanno abbandonato troppo presto il programma, una fra tutti: Daria Biancardi:<br />
la voce di Aretha se una faccia bianca e delle unghie lunghissime.<br />
<br />
<iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="270" src="//www.youtube.com/embed/1h1hv4YpeIY" width="480"></iframe>
<br />
Crudeltà del pubblico che le ha preferito <a href="http://www.youtube.com/watch?v=7jUMrFM4J7g" target="_blank">Giacomo Voli</a>, e di Pelù che li ha assecondati. Fosse arrivata lei in finale con suor Cristina, ne avremmo viste delle belle.<br />
<br />
Durante la finale anche Giorgia Pino se n'è andata troppo presto dalla competizione, cosa che non ha lascito indifferenete la sua coach Noemi.<br />
<br />
<br />
<br />
Una voce davvero particolare. Una ragazzina con un graffio blues. Speriamo di risentirla presto.<br />
<br />
La finale ha portato avanti Cristina con un numero di voti sufficiente da subito a battere i suoi avversari, eppure le sue esibizioni sono state incredibili.<br />
Ammetto di essere di parte perchè sono stata fan di J-ax già in adolescenza, ma la performance di ieri sera in duetto mi ha fatto tornare subito ai miei 16 anni.<br />
<br />
<iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="270" src="//www.youtube.com/embed/iPxq-Qy4aE4" width="480"></iframe><br />
<br />
C'è chi ora parla di come farà fruttare il premio suor Cristina, e del fatto che non sia giusto che abbia vinto lei.<br />
ma in un programma dove si parla e riparla di Voce, io credo che questa giovane ragazza siciliana abbia meritato la sua vittoria. Da subito ieri ha fatto vedere che sa cantare, lo sa fare in inglese, facendo capire quello che dice, lo sa fare in italiano, è pulita, precisa, intonata sempre. Il pubblico ha premiato forse la sua semplicità, e la sua coerenza con quello che mostrava (mai fatto la pubblicità ai gioielli o alle caramelle che sponsorizzavano il programma).<br />
Non credo che abbia rubato il contratto discografico a nessuno, nella prima edizione di X-factor vinsero gli Aram Quartet, praticamente sconosciuti adesso, se non fosse per la vittoria di uno di loro a Sanremo Giovani l'anno scorso (se non sbaglio). Nella stessa annata c'era anche Giusy Ferreri, che non vinse ma che abbiamo sentito in radio olto più a lungo, e che ha pubblicato più incisioni dei 4 vincitori.<br />
Il mercato seguirà le sue regole a prescindere dall'infatuazione del pubblico per questa giovane suora. Ora le polemiche però sono davvero inutili, perchè tutto si è fatto in questo programma, tranne sfruttare brutalemnte l'immagine di una religiosa a discapito di tutto il resto.<br />
<br />
Teniamoci la musica, le nuove voci che sono emerse, e speriamo di riuscire a sentire finalmente qualcosa di nuovo e qualitativamente buono in questa Italia che ancora canta.<br />
<br />Clodehttp://www.blogger.com/profile/16472552761546373772noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4367827176402287732.post-74677015100019127332014-05-29T14:01:00.000+02:002014-05-29T14:01:07.436+02:00Ora di chiusura!"Ora di chiusura.... Ora di chiusura..."<br />
Chi ha visto "<a href="https://www.youtube.com/watch?v=MDSRiqcPHTA" target="_blank">Pomi d'ottone e manici di scopa</a>" capirà. Così se ne andava scampanellando l'addetto alla chiusura del famoso mercato di Londra. Urlando a tutti che era ora di far su la propria bancarella e andarsene.<br />
E stamattina come un campanello è risuonato anche nlla mia testa che è ora di chiudere.<br />
Non questo blog (se qualcuno si fosse per caso allarmato), ma il primissimo, quello aperto durante il corso universitario, quando per la prima volta mi affacciavo alla blogosfera. Un blog in inglese che ho provato a tenere aperto alla fine del corso d'inglese, cercando argomenti di cui scrivere. Ho provato anche a fare delle simil-lezioni di italiano, ma non mi sono appassionata e tantomeno lo hanno fatto i lettori...<br />
Ho provato anche a fare la promozione del negozio online che ho aperto ben dopo il blog, ma anche quello non ha portato risultati...<br />
<br />
Non lo apro da tempo, ed è giusto chiuderlo. E' una cosa strana, la maggior parte degli utenti non chiude i blog, li lascia lì. Lascia che la rete li trascini con sè che qualcuno ci capiti per sbaglio e si accorga che l'ultimo aggiornamento risale a... troppo tempo fa. In fondo non costa nulla lasciarlo lì. Non è un rifiuto abbandonato non biodegradabile, non è qualcosa su cui si possa inciampare o che possa dar fastidio o disturbo. Quindi perchè cancellarlo?<br />
Già, me lo sono chiesta pure io. E ho fatto di peggio. Sono andata a rileggere le pagine scritte in momenti diversi per ripercorrere i passi fatti, i momenti vissuti. E la mano arranca su quelle pagine su cui ho investito un po' di tempo e un po' di fatica (non troppa, intendiamoci). Ed è affiorato un sentimento simile alla nostalgia.<br />
Eppure bisogna staccarsi. Bisogna tracciare una linea, forse anche per ripartire.<br />
Due giorni di vita ancora, e poi cliccherò su Elimina.<br />
Linea tracciata.<br />
Punto.<br />
Ora di Chiusura!Clodehttp://www.blogger.com/profile/16472552761546373772noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4367827176402287732.post-88250308850115178002014-04-11T17:42:00.001+02:002014-04-11T17:42:26.852+02:00How to: #4 chiedere informazioni<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhuR6Ciif0pA2QaHkF-IMvZrfEdvW5sTqj-scIT1lVLjgJFDWz4nHSyO8QF4AxIAMQsYAsq7roTD3zT0i9_Gv0LemDBP00wymhbL0qmeyEj5Om_qcEXT7jrwtQgGPChD3GhrQaqnWioOmYG/s1600/info.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhuR6Ciif0pA2QaHkF-IMvZrfEdvW5sTqj-scIT1lVLjgJFDWz4nHSyO8QF4AxIAMQsYAsq7roTD3zT0i9_Gv0LemDBP00wymhbL0qmeyEj5Om_qcEXT7jrwtQgGPChD3GhrQaqnWioOmYG/s1600/info.jpg" height="240" width="320" /></a>Foto da <a href="http://www.pinterest.com/pin/210050770090187549/" target="_blank">Pinterest </a><br />
<br />
Lo facciamo tutti, italiani e stranieri, quando abbiamo bisogno di un'informazione e dobbiamo avvicinarci al bancone per chiederla, ci prepariamo il discorso in testa. E' normale, vogliamo essere chiari, arrivare dritti al nocciolo, farci capire, e ottenere velocemente quello di cui abbiamo bisogno.<br />
Il problema è che la persona (più o meno) preposta per darci quell'informazione, non ha seguito il lungo ragionamento che si è svolto tra noi e il nostro cervello, e per tanto non dobbiamo attaccare il discorso come se fosse l'arringa conclusiva della difesa di Jack Lo Squartatore.<br />
<br />
"Quindi, adesso dov'è che lo fanno quel concerto?"<br />
Quale? Adesso, lo usi come punteggiatura, o intendi che ci dev'essere un concerto adesso? e soprattutto...<br />
Perchè lo vieni a chiedere in Biblioteca?!<br />
<br />
Poche semplici regole che ci aiuteranno a ottenere l'informazione più corretta nel tempo più rapido possibile:<br />
<br />
1. Stai chiedendo questa cosa ad un persona, non ad una macchina, quindi comportati come ci si comporta con una persona: saluta, rivolgiti a lei/lei in maniera garbata.<br />
2. Se la sopracitata persona sta parlando con un altro utente, o al telefono, aspetta prima di iniziare a parlare, perchè avrà pure due orecchie, ma non funzionano in maniera indipendente una dall'altra!<br />
3. Bisogna avere un'idea di massima di quello che si vuole sapere, non possiamo sempre pretendere che dall'altra parte ci siano dei tuttologhi. Se vogliamo informazioni su un concerto, dovremmo sapere chi e cosa suonano, o almeno chi lo organizza, per dare modo a chi ascolta di capire e poter selezionare tra le varie cose che potrebbe avere a disposizione. Sono quindi da evitare formule del tipo "Questo mese... ma forse è il prossimo... ci dovrebbe essere un concerto... o forse una conferenza... di un professore, che parla, e non so dove!"<br />
5. Non bisogna offendersi se la persona non ha l'informazione che abbiamo chiesto: non lo sta facendo per farci un dispetto, probabilmente stiamo chiedendo nel posto sbagliato, oppure banalmente e umanamente non lo sa.<br />
<br />Clodehttp://www.blogger.com/profile/16472552761546373772noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4367827176402287732.post-82179281902070522352014-04-04T18:03:00.001+02:002014-04-11T15:44:36.819+02:00A primavera<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgMbwiCPOQ0IarTb8OJmq-eCt15qNHhuuk73Z1CZbtmPaFisIOwnCPctnvd-JvEy9keEAPgPSL64P3RGA38f9f6lY2i-C4tEUX04FZZVEe8VJ9RT1cbFKl4cehmZMAvbTAJVUBfQwx8I3SV/s1600/2014-03-27+17.08.15.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgMbwiCPOQ0IarTb8OJmq-eCt15qNHhuuk73Z1CZbtmPaFisIOwnCPctnvd-JvEy9keEAPgPSL64P3RGA38f9f6lY2i-C4tEUX04FZZVEe8VJ9RT1cbFKl4cehmZMAvbTAJVUBfQwx8I3SV/s1600/2014-03-27+17.08.15.jpg" height="200" width="400" /></a></div>
<br />
<span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;">La Primavera è imprevedibile come una donna. Un giorno prima il sole, il giorno dopo piove</span><br />
<span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;">La Primavera è veloce, lo si vede nella natura. Il giorno prima gemma, il giorno dopo foglia.</span><br />
<span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;">Aggiungo da poco alle mie attività anche il giardinaggio, ma in piccolo, neanche nel giardino, nel terrazzo di casa mia... Piantare un seme, vedere crescere una pianta, sono cose che ci insegnano una pazienza che non abbiamo più, e ce la insegnano proprio perchè non c'è assolutamente nulla che possiamo fare. Non c'è niente che possiamo fare per accelerare questo processo, possiamo solo arrenderci all'attesa e alla speranza.</span><br />
<span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;">E' il caso di dirlo: se son rose, fioriranno</span><br />
<br />Clodehttp://www.blogger.com/profile/16472552761546373772noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-4367827176402287732.post-21376205689384688282014-03-25T13:31:00.006+01:002014-03-27T11:16:13.557+01:00Lezioni di letteratura: tempus fugit #1<span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;">C'è qualcosa di insito nell'animo umano e che spinge ad una dimensione più grande di sè. C'è un richiamo inesorabile che ci vuole portare verso l'infinito. Non per impeto di superbia, a voler sorpassare il tempo e lo spazio, ma quasi come escamotage alla consapevolezza di essere invece esseri perfettamente finiti. Non so se sia possibile definirla quindi umiltà in un qualche modo, perchè comunque con quest'idea di inifnito non possiamo non misurarci.</span><br />
<br />
<div style="text-align: center;">
"...Time doth transfix the flourish set on youth<br />
And delves the parallels in beauty's brow,<br />
Feeds on the rarities of nature's truth,<br />
And nothing stands but for his scythe to mow:<br />
<span class="mw-poem-indented" style="display: inline-block; margin-left: 1em;">And yet to times in hope my verse shall stand,</span><br />
<span class="mw-poem-indented" style="display: inline-block; margin-left: 1em;">Praising thy worth, despite his cruel hand."</span></div>
<div style="text-align: left;">
<br /></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-size: x-small;"><span class="mw-poem-indented" style="display: inline-block; margin-left: 1em;">[...] Il Tempo trafigge il fiorire della giovinezza / e scava solchi sulla fronte della bellezza/ nutrito dalle rarità della natura / e nulla può impedire alla sua falce il movimento / Eppure la mia poesia potrà impedirlo/ lodando il tuo valore, nonostante la sua crudele mano. </span></span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-size: x-small;"><span class="mw-poem-indented" style="display: inline-block; margin-left: 1em;"><br /> </span></span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-size: x-small;"><span class="mw-poem-indented" style="display: inline-block; margin-left: 1em;"></span></span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span class="mw-poem-indented" style="display: inline-block; margin-left: 1em;">Non c'è umiltà in <a href="http://en.wikipedia.org/wiki/Sonnet_60" target="_blank">Shakespeare </a>e nella sua consapevolezza che "...nothing stands (...) my verse shall stand (...)". L'inesorabilità del tempo è un dato di fatto e lo scorrere del tempo è un fatto. Non ci si pone il dubbio che qualcosa possa davvero arrestare questa corsa ma si sottolinea come solo la poesia può resistere all'inarrestabile falce del tempo. </span></span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span class="mw-poem-indented" style="display: inline-block; margin-left: 1em;"><br /></span></span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span class="mw-poem-indented" style="display: inline-block; margin-left: 1em;">Il dato del tempo che scorre e che finisce per tutti, è qualcosa che ritroviamo ovunque. Diverso invece è l'atteggiamento nei confronti di questa verità. <a href="http://en.wikipedia.org/wiki/Andrew_Marvell" target="_blank">Andrew Marvell</a> sembra prendere il tutto molto più alla leggera, quando invita la sua amata ritrosa a non abusare del poco tempo a loro disposizione, e di concedersi di gustare i piaceri che possono, qui e ora. Perchè l'eternità non è una dimensione umana.</span></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span class="mw-poem-indented" style="display: inline-block; margin-left: 1em;"> "Had we but world enough, and time</span></div>
<div style="text-align: center;">
<span class="mw-poem-indented" style="display: inline-block; margin-left: 1em;">This coyness mistress were no crime. [...]"</span></div>
<div style="text-align: center;">
<span class="mw-poem-indented" style="display: inline-block; margin-left: 1em;"><br /></span></div>
<div style="text-align: left;">
<span class="mw-poem-indented" style="display: inline-block; margin-left: 1em;"><span style="font-size: x-small;">Se avessimo tempo e spazio a sufficenza / la vostra ritrosia, signora, non sarebbe un delitto.</span></span></div>
<div style="text-align: left;">
<br /></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span class="mw-poem-indented" style="display: inline-block; margin-left: 1em;"><span style="font-size: normal;">Marvell si rivela subito come infinitamente più "godereccio" del suo predecessore. Il tempo non gli basta, vuole anche lo spazio a sua disposizione per esprimere in pieno tutta la sua devozione alla donna amata, o almeno questo è quello che le dice per convincerla.</span> In una frase in cui anche la grammatica partecipa al sentimento, esprime tutta l'ipoteticità di questa condizione "avessimo.... / sarebbe...". Ma così non è. E non è l'infinito che invoca Marvell, ma un semplice "abbastanza". Non c'è abastanza mondo e tempo per potersi perdere in vaghi corteggiamenti. La frase ipotetica e il suo continuo ci fan pure capire che se ci fosse, saprebbe bene come impiegarlo.</span></span></div>
<div style="text-align: left;">
<span class="mw-poem-indented" style="display: inline-block; margin-left: 1em;"><br /></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span class="mw-poem-indented" style="display: inline-block; margin-left: 1em;">"But at my back I always hear</span></div>
<div style="text-align: center;">
<span class="mw-poem-indented" style="display: inline-block; margin-left: 1em;">Time's winged chariot hurring near; [...]"</span></div>
<div style="text-align: center;">
<span class="mw-poem-indented" style="display: inline-block; margin-left: 1em;"><br /></span></div>
<div style="text-align: left;">
<span class="mw-poem-indented" style="display: inline-block; margin-left: 1em;"><span style="font-size: x-small;">Ma alle mie spalle sento sempre /l'avvicinarsi precipitoso del carro alato del tempo;</span></span><br />
<span class="mw-poem-indented" style="display: inline-block; margin-left: 1em;"><span style="font-size: x-small;"> </span> </span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span class="mw-poem-indented" style="display: inline-block; margin-left: 1em;">Quel "but" dissipa ogni dubbio. Il tempo non è fermo immobile a guardarci ed aspettarci. Ma corre, si affretta ed è alato, se qualcuno ha ancora dubbi sulla sua velocità. Quindi è ora che dobbiamo vivere, è ora che dobbiamo inseguire le nostre passioni.</span></span><br />
<br />
<div style="text-align: center;">
<span class="mw-poem-indented" style="display: inline-block; margin-left: 1em;">"[...] Now therefore, while the youthful hue</span></div>
<div style="text-align: center;">
<span class="mw-poem-indented" style="display: inline-block; margin-left: 1em;">sits on thy skin like morning dew,</span></div>
<div style="text-align: center;">
<span class="mw-poem-indented" style="display: inline-block; margin-left: 1em;">[...] Now let us sport us while we may[...]</span></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: left;">
<span class="mw-poem-indented" style="display: inline-block; margin-left: 1em;"><span style="font-size: x-small;">Ora quindi, mentre la giovinezza colora /la tua pelle come rugiada del mattino/ ora divertiamoci finchè possiamo</span></span></div>
<div style="text-align: left;">
<span class="mw-poem-indented" style="display: inline-block; margin-left: 1em;"> </span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span class="mw-poem-indented" style="display: inline-block; margin-left: 1em;">Ora, ora, ora, ripete il poeta come un mantra. L'unica cosa su cui possiamo avere un controllo è il nostro presente e l'uso che ne facciamo. L'invito a godersi le gioie della giovinezza si conclude quasi sornione con gli ultimi due versi:</span></span></div>
<div style="text-align: left;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<span class="mw-poem-indented" style="display: inline-block; margin-left: 1em;">"[...]Thus, though we cannot make our sun </span></div>
<div style="text-align: center;">
<span class="mw-poem-indented" style="display: inline-block; margin-left: 1em;">Stand still, yet we will make him run."</span></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: left;">
<span class="mw-poem-indented" style="display: inline-block; margin-left: 1em;"><span style="font-size: x-small;">Così, dal momento che non possiamo fermare /il nostro sole, allora lo faremo correre.</span></span></div>
<div style="text-align: left;">
<span class="mw-poem-indented" style="display: inline-block; margin-left: 1em;"><br /></span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span class="mw-poem-indented" style="display: inline-block; margin-left: 1em;">In fondo noi non siamo <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Giosu%C3%A8_%28Bibbia%29" target="_blank">Giosuè </a>e non possiamo fermare il sole, ma possiamo fare andare il tempo più veloce proprio godendoci ciò che ci è stato dato.</span></span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span class="mw-poem-indented" style="display: inline-block; margin-left: 1em;">Marvell è decisamente più concreto di Shakespeare, non punta all'eternità, non chiede di forzare la sua finitezza di essere umano, ma vuole godersela fino in fondo, a questo punta. Al <i>diem</i>, all'oggi, rimanendo in questo ancorato alla sua finitezza, ma non per questo mortificato.</span></span></div>
<div style="text-align: left;">
<span class="mw-poem-indented" style="display: inline-block; margin-left: 1em;"><br /></span></div>
<div style="text-align: left;">
<span class="mw-poem-indented" style="display: inline-block; font-size: x-small; margin-left: 1em;">Bibl.:</span></div>
<div style="text-align: left;">
<span class="mw-poem-indented" style="display: inline-block; font-size: x-small; margin-left: 1em;">W. Shakespeare, <i>Sonnet 60</i></span></div>
<div style="text-align: left;">
<span class="mw-poem-indented" style="display: inline-block; font-size: x-small; margin-left: 1em;">A. Marvell, <i>To His Coy Mistress</i></span></div>
<div style="text-align: left;">
<span class="mw-poem-indented" style="display: inline-block; margin-left: 1em;"><span style="font-size: x-small;">Le traduzioni dei testi sono funzionali alla comprensione, e sono opera mia, pertanto vi chiedo di non servirvene senza informarmi.</span></span></div>
</div>
Clodehttp://www.blogger.com/profile/16472552761546373772noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4367827176402287732.post-88103922639381149082014-03-22T12:50:00.000+01:002014-03-22T12:51:35.046+01:00da uno a due<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiqM2Jlas3w_wiEjRwApYhSkCSKNdilP7eUKliJmD53lN7e6tozLlbcwqujat2FBuDt4AByhk0qOn91p7T62anNOdZrZJHcavGJoSXsMWOriafUlc33C-3Uti8MJZFmVZt5GVg3EmOeem9W/s1600/CIMG0174.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiqM2Jlas3w_wiEjRwApYhSkCSKNdilP7eUKliJmD53lN7e6tozLlbcwqujat2FBuDt4AByhk0qOn91p7T62anNOdZrZJHcavGJoSXsMWOriafUlc33C-3Uti8MJZFmVZt5GVg3EmOeem9W/s1600/CIMG0174.JPG" height="320" width="240" /></a></div>
<br />
<span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;">L'aria si riempie di novità che non son dovute alla primavera.</span><br />
<span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"> Gli occhi si riempiono di sorrisi che non sempre hanno un preciso motivo.</span><br />
<span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"> </span><br />
<span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;">Gli equilibri mutano e si evolvono, ma non per questo diventano più semplici.</span><br />
<span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;">La mente si riempie di parole che la carta non sa contenere.</span><br />
<span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"> Gli occhi cercano sempre qualcosa che si trova vicino e contemporaneamente in profondità.</span><br />
<br />
<br />Clodehttp://www.blogger.com/profile/16472552761546373772noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-4367827176402287732.post-85030025056748401632014-03-20T10:31:00.002+01:002014-04-04T17:56:04.724+02:00In silenzioE' successo di nuovo, e quest'anno sembra accadere troppo spesso. E' morta un'altra persona cara, e anche questa volta non riesco a partecipare ai funerali. Non riesco a dargli un saluto che meriterebbe. Sono tutt'altro che una fan dei funerali, quelli della famiglia se posso li scanso, anche con scuse banali. Mio padre all'ultimo (di una zia che non credo di aver mai davvero conosciuto) mi ha detto "prima o poi ce ne sarà uno che non riuscirai ad evitare!"<br />
<br />
La persona che è morta ha affrontato una lunga malattia polmonare e quindi da molto non lo vedevo, chiedevo informazioni sul suo stato di salute, ma arrivavano dalla famiglia poche e sporadiche informazioni.<br />
<br />
G. era un uomo di una cultura davvero ampia, studioso, di quelli che non solo hanno fatto le scuole alte, ma che nella vita approfondiscono, ricercano. Me lo ricordo da bimba, per il suo modo di scherzare, sempre, anche nelle occasioni che sembravano più serie. I suoi modi poco convenzionali gli avevano procurato purtroppo una buona dose di pettegolezzi da paesino alle spalle. Sembrava che la cosa non lo toccasse molto. Forse però non era così. Critico, ma non per questo non disposto a darti il suo appoggio.<br />
Amavo sentirlo parlare, sapeva guidare la mente su ragionamenti anche molto complessi con un passo accessibile. Riusciva ad aprire canali incredibili davanti ai nostri occhi. Contemporaneamente, e questo è sbalorditivo, riusciva ad avere la semplicità e la capacità di parlare ai bambini, con le sue barzellette e le sue sciocchezze dette sempre con la faccia seria.<br />
Certe sue frasi, certe cose che ci ha detto, quando ero bambina, ancora le ricordo. Una volta parlando dei ragazzini che si innamorano disse: "Non credete a chi scrive "Ti amo" a caratteri cubitali sui muri, non credete a chi ve lo urla nella folla, per la strada. Credeteci invece se ve lo sussurrano all'orecchio, se ve lo dicono con timidezza e un po' di imbarazzo. Perché l'amore è un sentimento delicato, che va protetto e accompagnato. Non si può urlare. Non si può scrivere sui muri."<br />
E allora sia, non piangerò il mio dolore davanti a tutti, sussurrerò un saluto da lontano, farò scendere una lacrima in silenzio ricordando tutte le parole che sono rimaste nel mio cuore.<br />
<br />Clodehttp://www.blogger.com/profile/16472552761546373772noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4367827176402287732.post-2688272328561473362014-03-17T16:54:00.000+01:002014-03-17T16:54:25.150+01:00opinioni<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">"E' un problema di competenze!". E io ho pensato: esatto!</span><br />
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">Ecco cosa mi si scatena dentro quando vedo la pubblicità di "Quinta Colonna", o quando le mie orecchie captano un commento di troppo da Bar Sport nel luogo in cui lavoro.</span><br />
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">Abbiamo accesso a tutte le informazioni, e pertanto ci sentiamo immancabilmente tuttologi. Siamo in grado di dare opinioni sui problemi più comuni e sulle cose più complesse.</span><br />
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">Per cominciare, siamo tutti dottori! Conosciamo i rimedi a "quasi" ogni male, e dei dottori, non sappiamo che farcene. Poi, siamo tutti politologi, alcuni anche ferrati in ambito economico. Sappiamo cosa andrebbe tagliato, cosa ridotto, cosa aumentato, a chi e perché. Certo, siamo anche tutti abilissimi sportivi, siamo dei commissari tecnici durante i mondiali di calcio, ed esperti sciatori durante le olimpiadi invernali, noi siamo in grando davvero di dire chi andava messo in campo, e in quale momento della partita. Siamo anche (serve dirlo?) arbitri infallibili, che vedono anche oltre la moviola. Sappiamo valutare se il prezzo di un prodotto è giusto o meno, basandoci semplicemente sul nostro istinto, e per cosa vale o non vale la pena pagare. Siamo critici cinematografici infallibili, se un film non ci piace, l'oscar non lo meritava, e basta. Siamo critici letterari, e sta a noi decidere se Dante era un genio o un morto di fame, e lo stesso vale per qualsiasi altro essere umano che prenda in mano una penna. Siamo più esperti di architetti geometri ingegneri e muratori, noi sì che sappiamo come si tira su un muro, figurarsi un ponte.</span><br />
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">Allora è facile capire che se siamo competenti su tutto, non ci serva nessun esperto, non ci occorra nessuna persona che abbia una specifica competenza.</span><br />
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">Uno dei primi insegnamenti di letteratura che ricevetti all'Università è più</span><span style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;"> o meno riassumibile così: "non mi interessa la vostra opinione sui romanzi che leggeremo, la vostra opinione non conta perché non è per voi che questi autori scrivono e non siete voi che potete dire se è bello o brutto."</span><br />
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">Da qualche settimana dò ripetizioni di letteratura inglese ad un ragazzino e dopo ogni analisi del testo gli ricordo che quando fa un affermazione la deve motivare. Non può semplicemente dire "la figura della donna è descritta in modo negativo", mi deve spiegare su cosa si basa per fare una tale affermazione. Quando fa qualsiasi altra affermazione la deve spiegare, su base scientifica possibilmente (fatti).</span><br />
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">Perché in quanto esseri umani nulla ci vieta di avere un'opinione, ma in quanto esseri umani siamo dotati di un cervello, che va inserito prima di esprimere quell'opinione a voce alta.</span>Clodehttp://www.blogger.com/profile/16472552761546373772noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-4367827176402287732.post-64090767079758609212014-02-19T09:48:00.002+01:002014-02-21T17:38:28.840+01:00Saving Mr. Banks<i><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;">Saving Mr. Banks</span></i><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"> non è un film per bambini. E' un film che potete andare a vedere con i bambini, ma non è un film pensato per i bambini.</span><br />
<span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;">Nel film si racconta la storia di una donna, della donna che ha scritto <i>Mary Poppins</i>. Si racconta di come è nato il film e della difficile collaborazione tra lei e Walt Disney (non l'impero, l'uomo). Ma si racconta qualcosa di più.</span><br />
<span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;">Si parla dei bambini e dei genitori, di come questi genitori siano umani, e di come questi bambini non possano far altro che amare i loro genitori, anche quando sono in difficoltà, anche quando commettono degli errori, anche quando non sanno come andare avanti. I bambini continuano ad amarli. Anche quando li deludono. Li amano, e in fondo li capiscono più di quanto ci si possa aspettare da un bambino.</span><br />
<span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;">Non si scende ad un facile buonismo, non si giustifica tutto, nel film. Non ci si risparmia la sofferenza che esiste nella vita delle persone. Però ci si concede il perdono, quello sì.</span><br />
<span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;">Il tutto è condito anche da molte battute divertenti, sui tic di questa sig.ra Travers che non vuole scendere a compromessi sulle scelte della sceneggiatura, e su Walt che vuole aggiungere un'aurea zuccherosa quasi ovunque.</span><br />
<span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;">Vengono rievocati i momenti che hanno visto la nascita delle memorabili scene di un film che è stato sicuramente un capolavoro del cinema per bambini. E rinasce sicuramente la voglia di rivederlo e farlo vedere ai bambini, perchè possano salire sulla giostra a cavalli desiderando che quei cavalli si stacchino e inizino a correre per le verdi colline inglesi, e si ricordino che i loro sogni sono la cosa più importante che hanno.</span><br />
<span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;">Ma oltre alla genesi di un film, si parla del rapporto che ognuno di noi ha con il proprio passato e come alle volte non ci perdoniamo, e non ci lasciamo riscrivere la nostra storia.</span><br />
<span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;">Ovviamente questo non sarebbe possibile senza la meravigliosa <a href="https://www.google.it/search?q=emma+thompson&client=firefox-a&hs=tgl&rls=org.mozilla:it:official&channel=sb&source=lnms&tbm=isch&sa=X&ei=n1UDU-2cOIGYyAO054CQDQ&ved=0CAkQ_AUoAQ&biw=1366&bih=596" target="_blank">Emma Thompson</a> e il bravissimo <a href="https://www.google.it/search?q=tom+hanks&client=firefox-a&hs=9M6&rls=org.mozilla:it:official&channel=sb&source=lnms&tbm=isch&sa=X&ei=2lUDU5S5G-f8ygOb5IKYBg&ved=0CAkQ_AUoAQ&biw=1366&bih=596" target="_blank">Tom Hanks</a></span><br />
<span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;">Una menzionela merita anche il meraviglioso personaggio dell'autista. Ralph accompagna la sig.ra Travers in maniera sempre gentile, nonostante il modo in cui viene trattato. </span><br />
<span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;">Un film da vedere perchè ognuno di noi ha qualche conto da sistemare con la propria infanzia, e per poter leggere con occhi diversi la storia di Mary Poppins.</span><br />
<br />
<object height="315" width="560"><param name="movie" value="//www.youtube.com/v/MrPpxBb3FXI?hl=it_IT&version=3"></param>
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<embed src="//www.youtube.com/v/MrPpxBb3FXI?hl=it_IT&version=3" type="application/x-shockwave-flash" width="560" height="315" allowscriptaccess="always" allowfullscreen="true"></embed></object>Clodehttp://www.blogger.com/profile/16472552761546373772noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-4367827176402287732.post-67414350298856110142014-01-21T11:06:00.001+01:002014-01-21T11:06:15.239+01:00ArrivederciVe lo ricordate il suono della voce di Claudio Abbado? Neanche io.<br />
Mi viene anche il dubbio che avesse una voce. Una voce diversa dalla musica che suonava, una voce diversa, da quella musica a cui era così legato da diventare tutt'uno.<br />
Mi fa piacere leggere così tanti articoli su quest'uomo così piccolo e così grande, mi dà speranza, la speranza che se riesci a fare qualcosa che davvero ha valore, il mondo se ne accorgerà prima o poi.<br />
<br />
<i>"Piccolo, fragile, delicato. Appena salito sul podio,
al primo movimento della bacchetta nell’aria accadeva il miracolo: tutto
diventava immenso, incorruttibile, immortale”</i><br />
<br />
Se come me avete avuto la fortuna di vederlo dirigere dal vivo, queste parole di <a href="http://qn.quotidiano.net/cronaca/2014/01/20/1012990-claudio-abbado-morto.shtml#1" target="_blank">Benigni</a>, hanno un senso. Quella sera sul palco vidi un direttore d'orchestra diverso da tutti, un uomo che accennava appena dei gesti, eppure aveva sulla punta della bacchetta un'intera orchestra. Saliva sul palco come si entra in ufficio la mattina, con la semplicità di chi deve svolgere un lavoro, ma con in più il sorriso sulle labbra. Il saluto sempre prima agli orchestrali, e poi al pubblico.<br />
<br />
<br />
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<object width="320" height="266" class="BLOGGER-youtube-video" classid="clsid:D27CDB6E-AE6D-11cf-96B8-444553540000" codebase="http://download.macromedia.com/pub/shockwave/cabs/flash/swflash.cab#version=6,0,40,0" data-thumbnail-src="https://ytimg.googleusercontent.com/vi/-iiIq8_t-qo/0.jpg"><param name="movie" value="https://youtube.googleapis.com/v/-iiIq8_t-qo&source=uds" /><param name="bgcolor" value="#FFFFFF" /><param name="allowFullScreen" value="true" /><embed width="320" height="266" src="https://youtube.googleapis.com/v/-iiIq8_t-qo&source=uds" type="application/x-shockwave-flash" allowfullscreen="true"></embed></object></div>
<br />
<br />
<br />
Il maestro Abbado. Non resisto a questo sentimento di tristezza nel pensare alla sua morte, non perchè fossi una fan o avessi visto tutti i suoi concerti, ma per la consapevolezza che abbiamo perso qualcosa. Le persone come il maestro Abbado non si fanno molto notare in vita, ma nel momento in cui ci lasciano, si matura la consapevolezza che portavano sulle spalle un peso grandissimo, che ora ci dobbiamo dividere noi, e il mondo improvvisamente diventa meno leggero.<br />
Confesso che mi scende una lacrima sincera al pensiero della sua morte, di quelle che cadono inavvertitamente, senza scomporre il volto, di quelle che lasciano il sorriso. Credo si chiami commozione.<br />
Arrivederci Maestro.<br />
GrazieClodehttp://www.blogger.com/profile/16472552761546373772noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-4367827176402287732.post-77236669949191654962014-01-10T17:39:00.003+01:002014-01-10T17:41:33.860+01:00Elogio del passato remoto<span style="font-size: small;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;">Il passato remoto è il tempo della memoria. E' il tempo delle cose che furono, e che vanno rievocate con il faticoso esercizio della mente e del cuore. Non vi si accede facilmente, il più delle volte bisogna sedersi per raccontare ciò che accadde.</span></span><br />
<br />
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;">Il passato remoto è il tempo della narrazione. Sì, "c'era una volta", ma "ci fu un tempo in cui...", e "venne poi un altro e disse...". le storie si raccontano sempre al passato remoto, perchè sono la memoria per eccellenza, quella che per non essere dimenticata, è stata scritta.</span></span><br />
<br />
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;">Il passato remoto è il tempo della parola scritta. La parola messa su carta è elegante, pensata e corretta, riveduta nel suo insieme per non essere banale e neanche di difficile comprensione. La parola scritta è fatta per rimanere, e per essere tramandata. la maggior parte delle volte vuole essere letta ad alta voce, per acquistare autorevolezza o anche solo per risuonare meglio.</span></span><br />
<br />
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;">Il passato remoto contrappone sempre ad un "qui e ora" un "là e altrove", ma a differenza di altri passati non si può usare in maniera generica, gli si deve il rispetto di una scelta.</span></span><br />
<br />
"Lassú la montagna è silenziosa e deserta. Lungo la mulattiera che gli
austriaci costruirono per giungere nei pressi dell'Ortigara, dove un
giorno raccolsi la punta ferrata del Bergstock che è qui sulla libreria,
ora non passa piú nessuno. La neve che in questi giorni è caduta
abbondante ha cancellato i sentieri dei pastori, le aie dei carbonai,
le trincee della Grande guerra, le avventure dei cacciatori. E sotto quella neve vivono i miei ricordi."<br />
Mario Rigoni Stern, <i>Sentieri sotto la neve</i>Clodehttp://www.blogger.com/profile/16472552761546373772noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4367827176402287732.post-13462572831435216852013-12-16T15:56:00.002+01:002013-12-16T15:56:26.525+01:00Sapori d'invernoL'autunno e l'inverno risvegliano in me un'insana passione per la cucina, di quelle che mi metterei a preparare le cose più impensate e impensabili. Per fortuna a limitarmi ci si mettono il mio frigo e la mia dispensa, nonché le dimensioni limitate di casa mia!<br />
Oggi però avevo una crisi da voglia di funghi e mi sono "inventata" qualcosa per sfruttare quello che avevo più qualche rimasuglio.<br />
Compro spesso dei funghi secchi, che sono un buon compromesso per non andare dal fruttivendolo tutti i giorni e non usare quelli sott'olio, ma ovviamente mi dimentico sempre di metterli a bagno la sera prima, il risultato è che di solito abbandono il progetto che prevede i funghi!<br />
Da poco però ho imparato un trucchetto, che ho usato anche oggi. Ne tiro fuori qualcuno lo sminuzzo quasi a renderli una polvere, e li metto a cucinare con pochissima acqua calda. In pratica li faccio soffriggere nell'acqua aggiungendo man mano quella che evapora, ma tenendone sempre poca.<br />
A quel punto ho aggiunto un po' di pancetta a pezzetti. Anche in questo caso non quella già a cubetti che diventa salatissima in cottura, avevo preso un pezzo di pancetta all'ultima fiera, da dei norcini umbri, e dato che ce n'era ancora un pezzetto...<br />
Quando aggiungo la pancetta inizio a mettere meno acqua perché la pancetta rilascia un po' di grasso, ma abbasso anche il fuoco.<br />
Io faccio le cose sempre un po' a caso e guardando le cotture dal vivo, ma diciamo che ho fatto soffriggere 10/15 minuti i funghi secchi, e altri 10 minuti la pancetta, se si seccava troppo aggiungevo pochissima acqua.<br />
Intanto ho messo su una pentola d'acqua per la pasta e ho scelto delle tagliatelle all'uovo.<br />
Poi ho aggiunto nella padella la panna da cucina, e una bustina di zafferano e ho spento il fuoco.<br />
A cottura quasi ultimata ho scolato la pasta, riversato tutto nella padella senza scolare troppo dall'acqua che se rimane un goccio dell'acqua di cottura si amalgama tutto meglio. Ho mescolato e unito sul finale a crudo un po' di prezzemolo tritato e di pepe nero macinato.<br />
<br />
Io poi scaldo sempre anche un po' i piatti, perché mi dà molto fastidio che la pasta si raffreddi mentre mangio! Il risultato era molto buono, forse si potrebbe aggiungere un po' di sale nella panna che tende a rendere le cose un po' insipide, ma lo zafferano aggiunge comunque qualcosa alla copertura.<br />
<br />
Beh, non sono una food blogger, non chiedetemi le foto dei vari passaggi perché per quanto mi riguarda, o cucino, o faccio foto. Però sul finale prima di impiattare mi son ricordata di fare uno scatto!<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjg0mgWj-MkIppYXG-A4qoFhvVVw4ibOGvxBGbLZmmXnW2oAPTZgQotbIltg6-UuLT5yhzuGkSxnXSSFp-jhBtFeFtc6kqh948gu5xGb0ok-LvNOnQ2anmPS5jioD4Xhq0fCO2779xLMS5Y/s1600/2013-12-16+12.19.32.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjg0mgWj-MkIppYXG-A4qoFhvVVw4ibOGvxBGbLZmmXnW2oAPTZgQotbIltg6-UuLT5yhzuGkSxnXSSFp-jhBtFeFtc6kqh948gu5xGb0ok-LvNOnQ2anmPS5jioD4Xhq0fCO2779xLMS5Y/s320/2013-12-16+12.19.32.jpg" width="240" /></a></div>
... e credetemi sulla fiducia, il sapore era davvero buono!<br /><br />Clodehttp://www.blogger.com/profile/16472552761546373772noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4367827176402287732.post-69472646281892556322013-10-24T14:03:00.000+02:002013-10-24T14:05:32.068+02:00Un cuore a metà<span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;">Ci son giorni che vorrei avere due cuori. Uno per la mia vita, le emozioni che sento, e uno per le persone che mi stanno intorno.</span><br />
<span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;">Si dovrebbe davvero averne due, chè non si può esser triste mentre a qualcuno che ti è caro stanno capitando cose belle. E non si può neanche vedere solo la propria felicità, quando un'amica è in difficoltà e con fatica cammina ogni giorno.</span><br />
<span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;">E allora se i cuori fossero due si potrebbero davvero vivere insieme agli altri quelle emozioni, davvero si potrebbe compatire un amico nel senso più pieno del termine, mettendosi lì accanto a cercare di provare quella stessa emozione. Lasciandosi il tempo di vivere anche le nostre, e senza farsi scappare quei piccoli bocconi di felicità che la vita ti mette davanti, gustandoli a pieno.</span><br />
<span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;">Perchè uno solo si rompe a metà quando succedono di queste cose, e non riesce ad assaporare nè l'una nè l'altra emozione, ed è una cosa tremenda aver l'animo diviso...</span><br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhHe4Hzzs1QkSeCuQSK1DxYjgzH0PFzevaLyDg8sBrJ8MmFyyh_vB9OWLWpNHjH2KOEhFkBuOqJbTqiZpKm6cdwbMQyc4yutdzJo_UsOUjg4l0kArxwHeprjDAtwY5r3Lhu2Y0Sdga9Cw1H/s1600/3310006071_e8d424e42d.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhHe4Hzzs1QkSeCuQSK1DxYjgzH0PFzevaLyDg8sBrJ8MmFyyh_vB9OWLWpNHjH2KOEhFkBuOqJbTqiZpKm6cdwbMQyc4yutdzJo_UsOUjg4l0kArxwHeprjDAtwY5r3Lhu2Y0Sdga9Cw1H/s320/3310006071_e8d424e42d.jpg" width="320" /></a></div>
<span style="font-size: x-small;">foto from: http://www.flickr.com/photos/mimagirl/3310006071/</span><br />
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"Mi morì contemporaneamente alla mamma mia, nello stesso giorno e quasi
alla stess’ora. Non sapevo più come spartire le mie cure e la mia pena.
Lasciavo la piccina mia che riposava, e scappavo dalla mamma, che non si
curava di sè, della sua morte, e mi domandava di lei, della nipotina,
struggendosi di non poterla più rivedere, baciare per l’ultima volta. E
durò nove giorni, questo strazio! Ebbene, dopo nove giorni e nove notti
di veglia assidua, senza chiuder occhio neanche per un minuto... debbo
dirlo? ― molti forse avrebbero ritegno a confessarlo; ma è pure umano,
umano, umano ― io non sentii pena, no, sul momento: rimasi un pezzo in
una tetraggine attonita, spaventevole, e mi addormentai. Sicuro. Dovetti
prima dormire. Poi, sì, quando mi destai, il dolore m’assalì rabbioso,
feroce, per la figlietta mia, per la mamma mia, che non erano più... E
fui quasi per impazzire. "<br />
<b><span style="font-size: x-small;">Il Fu Mattia Pascal, L. Pirandello</span></b>Clodehttp://www.blogger.com/profile/16472552761546373772noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-4367827176402287732.post-76870774206989045832013-10-15T16:30:00.000+02:002013-10-15T16:30:00.709+02:00Sapori del passatoSono una fervente sostenitrice della cucina italiana nel mondo.<br />
Mi fanno ridere i vari <a href="http://www.trademagazin.hu/wp-content/uploads/2012/03/gordon-ramsay-270x400.jpg" target="_blank">Gordon</a>, <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjxNuDoTc6sa3IbDMzYXW61aQ0zZbtHo3w-aHQ5OQCAQb5Dm9mkrjS0YO7Uu66pfIfvOswCLhsaK68nIJM4jmVMjWCXWQybURuc6N9bMQ-Xz5pJEmKUcooZVVmN6fX-ABLzIAN8wy79r40/s1600/cake-boss.jpg" target="_blank">Buddy </a>o <a href="http://www.forlitoday.it/cronaca/forli-palazzo-talenti-joe-bastianich-mastechef-italia-eataly.html#" target="_blank">Joe </a>che pretendono di insegnare qualcosa di cucina, alle volte pure italiana. Credo che sia una delle maggiori attrattive della nostra penisola, e un ottimo motivo per venire in Italia.<br />
Il più noto degli chef anglosassoni, <a href="http://indianapublicmedia.org/eartheats/files/2010/02/0jamie-oliver_scandic-hotels_4327863806.jpg" target="_blank">Jamie Oliver</a>, ha fatto un tour in Italia, per imparare a cucinare. Ha girato piccoli e grandi ristoranti, trattorie e locande, e ha registrato il tutto in un <a href="http://www.youtube.com/watch?v=JgExdaDhc-Q" target="_blank">programma </a>televisivo. Ricordo una puntata in cui un ristoratore di un piccolo luogo di mare, dopo avergli visto preparare uno di quegli intrugli che loro chiamano pasticcio, ha commentato: "Sei un ragazzo simpatico, ma per la cucina, lascia fare a me!"<br />
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Sì, gli inglesi mangiano davvero male, una cucina poco caratteristica, molto pesante, e davvero poco gustosa.<br />
Per fortuna dispongo di una zia dalle origine Italiane/trevigiane in Inghilterra, il che mi ha permesso di soggiornarvi (soprattutto quando ero ancora una ragazzina) senza dovermi cibare di Mc Donald's o di Fish&Chips. In barba a tutte le tradizioni, mia zia mette in tavola italianissimi piatti, seppur limitati dalla mancanza di materie prime. <br />
Di tutti i miei soggiorni in Inghilterra porto comunque a casa un ricordo culinario: lo Shepherd's Pie.<br />
L'unica sera che mia zia decise di cucinare un piatto inglese (che poi a dirla tutta è irlandese), tirò fuori dal forno una teglia simile a questa:<br />
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<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://media-cache-ec0.pinimg.com/736x/20/9e/b8/209eb8e4ca14af15a48c07ade9e18787.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="320" src="http://media-cache-ec0.pinimg.com/736x/20/9e/b8/209eb8e4ca14af15a48c07ade9e18787.jpg" width="213" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">http://www.pinterest.com/pin/558727897491285194/</td></tr>
</tbody></table>
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Sarà la semplicità degli ingredienti, o il tocco italiano che ci dava lei, ma in effetti, devo dire che non lasciammo nulla nel piatto, abbiamo portato a casa la ricetta, e ancora oggi viene replicata.<br />
L'originale vuole un trito di carne d'agnello con l'aggiunta di alcune semplici verdure, tipo cipolle carote, e a scelta anche altre, il tutto ricoperto da patate bollite e passate, a cui si può aggiungere una noce di burro.<br />
Io l'ho replicato con del macinato misto (bovino suino) e non con l'agnello, ma credo che il risultato sia comunque buono.<br />
Nei giorni freddi, in cui fa anche un po' piacere accendere il forno per avere quel teporino in più in casa, devo dire che il sapore di questo piatto mi riporta indietro ai giorni passati in Inghilterra, e fa affiorare piacevolissimi ricordi.<br />
Clodehttp://www.blogger.com/profile/16472552761546373772noreply@blogger.com0