Bruxelles è il tipo di posto dove ti aspetti di non avere grossi problemi di comunicazione. In un posto dove si aggirano parlamentari provenienti dai diversi paesi europei non pensi che l'inglese sia una lingua sconosciuta.
E invece è così.
Ho sentito dire tante volte che all'estero sì che imparano le lingue, (non come in Italia!) e mi ritrovo a sperimentare il contrario.
Una bella alternativa a questa regola è data per fortuna dal personale dei musei, e non solo al Museo degli Strumenti Musicali che è sito in un palazzo che reca la scritta Old England.
Un museo particolarmente interessante non per il contenuto, che si può vedere anche altrove, ma soprattutto per l'idea di fornire i visitatori di cuffie che possono attaccare a della apposite prese vicino alle teche degli strumenti ed è possibile sentire qual è il suono reale di quegli strumenti.
Bruxelles è anche la capitale del fumetto e ci si imbatte continuamente in posti come questi, dove immagini "fumettistiche" affrescano le vie.
C'è un percorso guidato volendo che si può seguire per vedere tutti i fumetti disegnati per le vie della città.
Ma io penso che sia più bello farsi sorprendere girando l'angolo da un disegno che non ci si aspettava. E fermarsi qualche momento pensando che, sì, anche questa è arte!
1 commento:
Con la mia esperienza Brusselese, non solo confermo il fatto che non conoscano la lingua, ma anche che non fanno alcun tentativo per aiutarti (fingendo di parlare solo fiammingo e ignorando i pallidi tentativi di comunicare anche in un francese elementare).
Con me sono arrivati al punto di attivarsi per depistarmi e mi hanno mandato (non richiesti) nella direzione opposta a quella in cui dovevo andare.
Ma che v'ho fatto?
Per il resto è molto bella, anche se forse il periodo migliore per visitarla è la primavera o l'estate.
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