giovedì 19 novembre 2009

Due Partite

Foto da qui
Quando dovevamo scegliere il nodo tematico per l'esame di maturità una delle opzioni date era: "La figura della donna tra '800 e '900". mentre i volti di molte di noi si illuminavano alla scoperta che esisteva un'alternativa a "la crisi epistemologica di inizio '900", la nostra prof. di lettere bloccò ogni entusiasmo dicendoci: "fate molta attenzione se decidete di scegliere questo nodo, perché è il classico argomento su cui si può scrivere molto senza dire nulla!"
Ora, se voi aveste conosciuto la mia prof. di lettere non avreste avuto dubbi sul fatto che sicuramente era il tema da NON scegliere. E oggi in effetti mi dico d'accordo con quel suo giudizio, parlare delle donne, anche solo contemporanee senza allargarsi in paragoni, è difficile anche se appartenei alla categoria. (Una mia amica scelse quel nodo, era di un'altra sezione e non aveva la mia stessa prof., e in effetti riuscì a parlare mezz'ora senza dire nulla, nulla d'intelligente almeno.)

Cristina Comencini invece è riuscita a dire qualcosa d'intelligente. La prima cosa che va detta del film "Due Partite" è che ha un cast eccezionale. Due serie di attrici davvero brave che si dividono tra i ruoli di madri e figlie. Nella prima "partita" ci son le madri, donne degli anni '60, madri convinte, artista mancate per dedicarsi alla famiglia, mogli costrette al matrimonio dall'arrivo di un figlio e dalla rigida morale che cercano un angolino di felicità in una storia clandestina, spose novelle che sperano che tutto rimanga come il primo giorno. Queste donne si ritrovano, e mentre le figlie in un'altra stanza giocano, loro giocano a carte, parlano di loro stesse, svelando un'amicizia a tratti strana e crudele, ma molto realistica. Parlano di ciò che sono, di ciò che vorrebbero essere dei loro rimpianti delle loro gioie, vere o finte che siano. Si svelano segreti, litigano, fanno pace, si consolano e si feriscono, rimpiangono le loro scelte, o ne sono fiere, e si chiedono cosa sia giusto per loro e per le loro figlie.
La seconda partita inizia al funerale di una delle madri, forse si è suicidata. Le figlie si ritrovano insieme, senza più il pretesto della partita a carte, molte cose sono cambiate rispetto alle loro madri, e sembrano esserne consapevoli. Anche loro sono amiche, sono donne moderne, che non hanno rinunciato ad una carriera per i figli, o che vorrebbero disperatamente averne. Che hanno un compagno che amano, ma che non vedono quasi mai, donne che dovrebbero sentirsi più realizzate delle loro madri, ma questo non va dato per scontato.

Una commedia molto femminile che però riflette con intelligenza su come le donne debbano sempre sentirsi al'altezza di modelli altri, che la società sceglie e a cui loro possono solo scegliere di adeguarsi meno, senza poterne proporre di nuovi, o senza la forza di proporne di nuovi.
Una commedia dove gli uomini fanno da sfondo e non sono mai in grado di entrare in quest'universo così particolare.

N.B. I titoli di coda hanno delle scene bellissime.

N.B. 2 Io scelsi ovviamente "La crisi epistemologica di inizio '900"

giovedì 12 novembre 2009

Senza Fiato


Toglie il fiato davvero questa canzone. Adoro Dolores O'Riordan, e mi piacciono molte cose dei Negramaro, quindi non potevo che apprezzare questa canzone.
Magnifica.

lunedì 2 novembre 2009

About me

foto da Flickr


Jacqueline lancia un meme che accolgo volentieri per due motivi, il primo è che è un po' che non scrivo e in questo periodo faccio fatica a trovare l'ispirazione, il secondo è che il meme che propone mi piace e mi lancio.
Allora, lo scopo è trovare 10 cose inedite sulla sottoscritta, vediamo se trovo qualcosa di interessante da scrivere, che non vi ho ancora detto e vediamo se arrivo a 10.


1. Adoro le rose bianche. Non quelle verdine o di quel bianco tendente al giallo, no. Quelle bianchissime. E segretamente spero sempre di riceverne.

2. Sono diplomata al Conservatorio, ma non sopporto l'opera lirica, o meglio, mi addormento, letteralmente. L'ultima volta ho preso sonno al Palafenice a Venezia durante la Madame Butterfly, e mi sono svegliata di colpo all'acuto della soprano.

3. Mi commuovo fino alle lacrime per la storie sui bambini (soli maltrattati, che soffrono...). Dai grandi film (Neverland in assoluto quello che mi ha fatto piangere di più), alla più stupida delle fiction o dei cartoni animati.

4. Ho un sogno nel cassetto: aprire una libreria con caffetteria a Brighton (anche se dopo l'ulitmo viaggio in Inghilterra ho pensato che sarebbe meglio cambiare location...).

5. Porto 2 tipi di calzature: scarpe da tennis o con il tacco non più basso di 5 cm. Ecco, le scarpe sono una cosa in cui non ho mezze misure.

6. Non mangio formaggio. Mai mangiato e mai ne mangerò! Vomito solo con l'odore, fanno eccezione solo la mozzarella (ma solo cotta) e la ricotta in combinazioni del tipo ricotta e spinaci.

7. Vado molto fiera dei miei occhi verdi che ogni tanto tendono di più all'azzuro, dipende dal tempo, o dall'umore, o da non so, non l'ho mai capito, ma mi danno l'idea di essere un po' più speciale degli altri (in fondo quanti saremo al mondo ad avere gli occhi verdi... qualche miliardo?!)
Ah, mi dicono che rido con gli occhi...

8. Ho la fortuna di avere uno zio che ha un cavallo, e mi mise in sella per la prima volta quando avevo 4 anni, tra le urla di mia nonna che si opponeva strenuamente. Tutt'ora quando lo vado a trovare, se il tempo lo permette lo obbligo a farmi fare un giro, e lui ogni volta mi insegna qualcosa di più difficile. Andare a cavallo è una delle cose che più amo al mondo!!

9. Sono disordinatissima. Camera mia è il regno dell'entropia, mia nonna diceva sempre che ci vorrebbero un paio di persone a starmi dietro per sistemare tutto quello che lascio in giro... e sbadata, sbadatissima!!!

10. Mi piace cantare, e dicono che non me la cavo male. Canto sempre quando posso, inutile dirlo, ovviamente anche sotto la doccia.


Ecco, che siano interessanti non lo so, ma tant'è!
Adesso dovrei precettare 10 persone.. Ma le ho 10 persone nel blogroll???
Beh, vediamo, ovviamente lascio alla volontà di ognuno, diciamo che leggerei volentieri sul medesimo argomento:
Lieve, Mario, Stefy, Mary, Barbara... e chiunque passi di qui e abbia voglia di fare questo simpatico giochetto!
Attendo di leggervi!