giovedì 29 marzo 2012

A mano libera



P.S. se la lettura fosse difficile per le dimensioni della foto, clicca col destro e seleziona "visualizza immagine". Alla schermata successiva si può ingrandire semplicemente cliccandoci sopra.

martedì 27 marzo 2012

Il cuore di un uomo passa sempre per il suo stomaco

foto da Flickr

"Massimo, non voglio che tu ti sieda vicino a Dario, perchè fate confusione!"
"Ma io voglio sedermi qui!"
"No, vieni a sederti qui vicino a Giulia"
"No, non voglio!"
"Dai, siediti qui!"
"Non voglio non voglio non voglio!"
"Non fare i capricci, un posto vale l'altro!"
"No, no! E allora non mi siedo, resto in piedi!"
"Ok... senti facciamo un patto?!"
"no, no , non voglio!"
"Beh, ma prima lasciamo dire che patto voglio fare!"
"No, non voglio"
"Lasciami solo dire, magari ti conviene..."
"Va beh, sentiamo..."
"Se ti siedi qui, alla fine della lezione ti dò due caramelle!"
"Va bene!"

c.v.d.

venerdì 9 marzo 2012

duecento e non dimostrarli!

No. Non anni!! Post, 200 post!
Su, dai non serve fare quella faccia lì, lo so anch'io che per i Blogger veri (proprio quelli con la maiuscola) 200 è un numeretto. Ma io mi diletto appena appena, e vedere quel numero (200) sulla mia schermata, mi ha fatto un po' tenerezza. Eh sì, perchè per quanto piccolo è un tragurado quel numerino lì.

E allora se numeri devono essere numeri siano!
Il blog apre i battenti nel 2008 da qui. Il 2008 poi è stato l'anno più prolifico con i suoi 98 post! Il mese più produttivo? Maggio.
E dire che il 2008 si è aperto a marzo per questo Lido!
Per la maggior parte ciò che potete trovar qui sono "cose mie" Da alcuni anni però apro squarci sul mio lavoro all'Asilo, mentre colgo l'occasione di annunciarvi che non ci saranno più perle dalla Biblioteca, i miei giorni da volontaria son terminati, adesso mi hanno assunta a progetto (se vi spiegassi le mie mansioni non sareste contenti neanche voi!). Di tutti questi post qualcuno mi ha dato soddisfazione per essere stato molto letto e commentato (ho ancora in mente la querelle letteraria con Mario!), ma uno in particolare è stato scelto e pubblicato dalla redazione di paperblog, regalandomi un momento di gloria (lo so, mi si accontenta con poco!). A un altro ancora ha fatto un link invece uno dei miei aficionados, regalandomi non meno soddisfazione!
Altro bel numero: 16. I miei lettori (o sedicenti tali!). Niente superstizione o falsa modestia, lo so che lì in parte c'è scritto 17, ma Lieve si è segnata due volte! Quindi siamo onesti, i miei lettori sono 16!

Ecco, allora smettiamo di parlare di numeri e parliamo un minutino di umanità! Sì, in questi 200 post, in questi 4 anni, la cosa più bella che ho trovato scrivendo è stata l'umanità di persone che leggono. Sono affezionatissima all'anonimato che questo blog mi conserva, eppure ho "incontrato" delle Persone (sì, con la p maiuscola, anche più maiuscola dei Blogger) che mi hanno arricchita.
Adesso vedete, io potrei mettermi qui e fare il link ad ognuno di loro e dirvi perchè sono così straordinari, e loro meriterebbero questa mia fatica. Ma c'è che poi con ognuno di loro c'è qualcosa di diverso. Allora facciamo così, guardate sulla destra dello schermo, e andate davvero a farvi un giro dalle loro parti e ditemi poi se non trovate qualcosa che vi incatena lì.
In questi anni poi ho perso per strada alcuni di loro, con mio sommo dispiacere non si accede ai loro blog o li hanno chiusi...
Mi rimangono le parole, i commenti, quel po' di "relazione" che si era instaurata. E me li tengo stretti...
Forse sarebbe pure ora di fare un po' di pulizia su quei link, ma il mio disordine rende anche questi processi un po' lenti...


200 post, tanti auguri a me, e una fetta di torta per ciascuno dei miei compagni di viaggio!

venerdì 2 marzo 2012

Guai a quel paese che ha bisogno di eroi

Da un po' di tempo in Italia non si sente parlare d'altro che di novelli eroi. Vuoi per far fronte ad un evento catastrofico come il naufragio di una nave, vuoi per elogiare chi paga le tasse dovute, o per ultimo un poliziotto che fa il suo dovere di tutore dell'ordine mantenendo la calma in una situazione difficile.
Lungi dalla sottoscritta affermare che questi comportamenti non siano, e non siano stati, da considerarsi esempi positivi. Quello che mi dà da pensare è la classificazione.

foto di Antonio Perrone Torkio
Non voglio entrare nel merito di nessuno di questi avvenimenti, perché tanti altri se ne potrebbero citare, e di attualissimi. Ma voglio capire cosa significa dire che una persona, al proprio posto, che ha fatto il suo dovere, venga stigmatizzato come eroe. Un eroe è superman: fa qualcosa di incredibile, incurante delle conseguenze. Un'eroe è Gandhi: fa qualcosa di grande, in cui nessuno era mai riuscito prima.
Ma se uno diventa un eroe perché paga le tasse, allora vuol dire che abbiamo accettato come normalità il fatto che non si paghino. Se un carabiniere diventa un eroe per aver mantenuto la calma in una situazione difficile, vuol dire che stiamo serenamente accettando il fatto che una persona in divisa possa dare in escandescenze e scendere ad atti di violenza solo perché il contesto è difficile.
Se essere un comune uomo di buon senso diventa un atto eroico, stiamo dando il via libera a un mondo in cui non esiste più un senso civile (non civico).
Il problema non è riconoscere la positività del comportamento, ma segnalarlo come straordinario. Ne conseguirà che l'ordinario è di bassissimo livello, e che la vita "normale" è naturalmente costellata di terribili nefandezze.

Alcuni anni fa, in un programma televisivo in cui si parlava di lotta alla mafia, un giovane imprenditore che aveva scelto di non pagare il pizzo e di denunciare chi glielo voleva estorcere veniva intervistato e ricordo che disse di non voler essere un eroe, e di esserlo diventato suo malgrado, ma di non aver mai voluto quello status. Oggi lo capisco ancora meglio. Se la sua normalità fosse stata la legalità e una rete di persone che ritenevano normale e giusto non sottomettersi a un atto di forza, lui non avrebbe avuto bisogno in alcun modo di "diventare un eroe".
Sciagurato davvero quel paese che ha bisogno di eroi, e più sciagurato ancora colui che deve fare l'eroe per vivere una vita comune...