martedì 22 marzo 2011

Premiata!

Inaspettatamente come tutte le belle sorprese mi ritrovo a ritirare un premio, cosa che mi mette in imbarazzo anche virtualmente, se questo è possibile. Ringrazio Jacqueline che mi fa quest'onore, e vado direttamente alle regole (che non rispetterò):
1. bisogna trovare altri 10 blog altrettanto meritevoli;
Ora, qui la questione è abbastanza semplice, esclusi quelli già premiati da Jacq che abbiamo in comune, nn credo di avere altri 10 blog (attivi) nel blogroll... ma ci provo:
Lo fa anche Baricco (il titolo non poteva non attirarmi su questo blog di una simpaticissima logopedista che lavora con bambini meravigliosamente dolci e autentici!)
E' una vita che sto in doppia (se il titolo è di creativa, a lei lo possiamo dare sicuramente in quanto riesce sempre a trovare dei topic originali e interessanti per i suoi post!)
StranaMente (il titolo di creativo va anche all'aspirante notaio che adesso si è addirittura dato ai video su internet, con ottimi risultati so far...)
Nel retrobottega (lo so che Paolo l'ha già premiato Jacq, ma se uno tiene aperti tre blog queste son le cose a cui rischia di andare incontro! Come non premiare chi crea con le parole paesaggi davanti ai quali mi incanto e mi racconta di due ometti così dolci che ogni tanto mi chedo se son veri...)
Non cito nessun altro perchè o sono già stati premiati, o il loro blog tace da un po' per cui non so neanche se potrebbero leggermi, o addirittura hanno improvvisamente chiuso l'accesso ai lettori, e non potrei andare ad avvertirli, o ancora (non me ne vogliate) leggo i loro blog con interesse, ma penso che non sia "creativi" il termine giusto con cui premiarli e aspetto premi più consoni (che io forse non riceverò mai e quindi non potrò girare a loro... ma tant'è!)

2.Avvisare i premiati (il tempo di finire qui e assolvo anche questo compito...)
3.Raccontare 10 cose di me che non sapete.
Questo dev'essere un po' tipico dei premi e meme di Jacq che già qui ci chiedeva di fare altrettanto e infatti qui io le risposi. Ma se lo ha rifatto lei, lo rifaccio pure io, vediamo se davvero riesco a trovare 10 cose da dire...

1. Non vedo i film in 3d, ho un difetto visivo non metto a fuoco contemporaneamente con tutti e due gli occhi, quindi pago uno sproposito per vedere le immagini che si e no si alzano un mezzo cm dallo schermo. Se non si era capito la cosa mi infastidisce.

2. So applaudire con una mano sola... non ridete, davvero...

3. Sono permalosetta. Non permalosa permalosa, solo permalosetta, mi arrabbio un po', poi mi passa...

4. Faccio pilates. Lo so che non è interessante ma la consegna diceva solo cose che non sapevate, e questo lo sapevate?!

5. Da dopo la maturità alcune parole per me hanno perso il loro significato originale, tipo: derivata, limite, logaritmo... Se mi dessero da fare oggi uno studio di funzione non saprei da che parte prenderlo in mano, ma una versione di latino credo che potrei ancora provare a farla...

6. La domanda di iscrizione al liceo scientifico l'ha firmata mia sorella, non io. Ovviamente a mio nome. Sarà per quello che ogni tanto mi sogno che devo rifare la 5^ liceo?? (che ansia, mi sveglio in un bagno di sudore...)

7. Se non ve lo state domandando dopo la 6 ve lo dico lo stesso... Volevo fare ragioneria, almeno non c'era disegno tecnico!

8. Ho un debole per Luca Argentero (eh lo so chi non ce l'ha... ma vale sempre quello che ho detto alla 4), mi piace proprio tanto....

9. Sono timida, e arrossisco molto spesso. Un giorno la mia prof d'inglese per spiegare il significato del verbo to blush usò quest'esempio: "Claudia blushes very often!". Ovviamente arrossii.

10. Non scrivo le parolacce. Cioè, se ho una conversazione via skype con un amico, trovo un'altra parola o metto i puntini, ma la stessa conversazione in via orale non subirebbe nessuna censura. Non so perchè, mi sembra più volgare scriverle...

Bene, mi pare di aver assolto tutti i miei compiti.

mercoledì 9 marzo 2011

Il giorno dopo...

Coubert- Ragazza dai capelli rossi- da qui
Mi sono chiesta tutta ieri se scrivere o non scrivere qualcosa, perché non so se chi non è donna lo sa, ma son giornate, quelle come l'8 marzo che ti portano a fare tutta una serie di pensieri...

Allora per arginare il problema ho pensato di chiedermi, e il 9 marzo? Sì, il giorno dopo, che succede? a parte le mimose appassite se non le abbiamo messe adeguatamente in fresca, ma il mondo che consapevolezza ha acquisito il 9 marzo? C'è qualcosa di diverso nel mondo che mi faccia sentire più tranquilla a vivere la mia vita?

Temo di no, anche oggi siamo donne, femmine, figlie, madri, mogli, sorelle, amiche, ragazze, che hanno a che fare con uomini, maschi, padri, mariti, fratelli, amici, ragazzi. Siamo diverse e fiere di esserlo, perennemente alla ricerca di un ruolo, quello di cui ci hanno investito, quello che ci hanno imposto, quello che ci hanno tolto, quello che ad alcune fa storcere il naso e altre apprezzano in nome della tradizione. Siamo unite e siamo divise, siamo forti quando non ci si aspetta che lo saremo, e siamo fragili inaspettatamente. Piangiamo per rabbia e per amore, e troviamo sorrisi nella tristezza. Scegliamo degli uomini, e altri ce li ritroviamo a fianco. Ci arrendiamo, combattiamo, facciamo scelte eccessive e sappiamo ripensare noi stesse.
Siamo questo e mille altre cose ancora, siamo tutto e il contrario di tutto, e non siamo ancora arrivate.
Ma oggi, oggi che è il 9 marzo, e non più l'8, cosa stiamo facendo per rendere il nostro futuro un po' più giusto?

venerdì 4 marzo 2011

Warum, warum Deutsch?!

"Ma perchè proprio il tedesco?"

Questa è la domanda che mi sento fare da quando ho iniziato l'Università, e di solito la risposta che dò inizia a spiegare che nella mia carriera scolastica avevo studiato solo l'inglese, quindi comunque la scelta di una seconda lingua voleva dire partire da zero, quindi a quel punto c'erano molte lingue "equivalenti". Certo, potevo scegliere una lingua romanza, avrebbe dato meno problemi l'origine comune con la mia lingua madre, ma il francese mi sembra un po' snob (o forse lo sono solo i francesi...), e lo spagnolo era (ed è) inflazionatissimo, è la seconda lingua più scelta dopo l'inglese! Scegliere il tedesco voleva dire comunque orientarsi tra le lingue anglo-germaniche (quindi con patrimonio comune con l'inglese), scegliere una lingua sufficientemente richiesta dagli annunci di lavoro...

Poi di solito la conversazione continua con il mio interlocutore che sottolinea come il tedesco sia una lingua "dura", dai suoni militareschi, poco malleabile, quasi spiacevole da sentire...

Ecco, io su questo proprio non sono d'accordo! Ha sicuramente molti suoni consonantici (se così si può dire), ma non dimentichiamoci che centinaia e centinaia di Lieder sono stati scritti in questa lingua. Schumann trovò così il modo di dedicare bellissime parole d'amore all'amata Clara. E alcuni anni prima anche Schubert aveva usato le poesie dei poeti della sua terra per comporre dei bellissimi cicli liederistici.



Il tedesco è la lingua dello Sturm und Drang, di quell'appassionato periodo pre-romantico che ha fornito tra l'altro, un sacco di materiale utile ai distributori di cioccolatini e cartoline per San Valentino. E' la lingua di grandissimi filosofi, tra cui posso citare anche solo Kant e Hegel, è la lingua insomma in cui si è scritta una formidabile cultura.


E' anche la lingua del nazismo, certo, la lingua in cui sono state dette enormi atrocità da uomini sugli uomini, in cui sono state manipolate idee allo scopo di procurare dolore. Ed è una lingua che è cosciente della sua storia di questa storia, in cui certi termini non sono più neutri ma vanno evitati perché richiamano colpe troppo vergognose.

E' una lingua che mi ha fatto faticare, pentire, sudare, piangere, sorridere, imbarazzare, e che continua ad affascinarmi. Ogni tanto dico che se tornassi indietro farei una scelta diversa, forse è davvero così, però ora so che perderei qualcosa, nel bene e nel male...