venerdì 26 dicembre 2008

Un buon Natale


Ho provato a cercare degli auguri di Natale originali, ma più li cerchi e più ti sembrano banali, scontati, impersonali...

Questo Natale solo auguri sinceri, basta sms mandati a tutta la rubrica!

Questo Natale cuginetti da spupazzarsi a cui fare regali!

Questo Natale, regali a tutta la tribù, perchè ce n'è un po' più bisogno.

Questo Natale (coma al solito) mi sono fatta un regalo anch'io, perchè devo imparare a volermi bene.

Questo Natale partita a bowling con il cuginame, e non sono arrivata ultima perchè abbiamo portato con noi mia cuginetta di 10 anni...







Questo è stato proprio un Buon Natale! Spero lo sia anche per chi legge!
Auguri!

lunedì 22 dicembre 2008

Odore d'inverno

Foto from flickr
L'altra sera passando per una stradina ho sentito odore d'inverno. E non era neve, ma era il profumo del calicantus. Se seguite il link scoprirete che il suo nome scientifico è un altro e bla bla bla...

Il calicantus è un albero, a primavera fa solo delle gran foglie (anche un po' appiccicaticcie...) in autunno le perde tutte, e in inverno fa dei fiori che spuntano direttamente dai rami. Sono dei piccoli fiori gialli e non si possono cogliere se non staccando un ramo, un po' come il fior di pesco, e fanno un profumo persistene e molto buono.

E' il profumo dell'inverno perché mia nonna ne aveva un alberello in giardino, e ogni inverno tagliava qualche ramo e lo metteva i casa e poi li faceva vedere ai clienti che entravano in bottega... insieme ad altre due tre piante del suo giardino, era il suo orgoglio! Ora, non immaginatevi un albero di dimensioni enormi, era proprio un alberello il nostro, ma a me piaceva da matti sedermi lì sotto a leggere, e in un certo senso era il mio angolo di giardino, lì ero come protetta. Per dire una cosa che sembra assurda, una mattina mio papà non riuscì a trovarmi, in quel giardino che si comprendeva tutto quanto in uno sguardo, perchè ero lì sotto. Io, piccolina, pensai che era quasi una magia.

sabato 20 dicembre 2008

We wish you a Merry Christmas


Ieri recita di natale, ultimo giorno per noi Teacher, e canzoncina che è solo 3 settimane che stiamo imparando "we wish you a Merry Christmas". Ma i bambini sono stati meravigliosi, le parole le sapevano tutte e hanno fatto anche i gesti concordati, sono piovuti complimenti dai genitori "...quando viene a casa mi ripete sempre le paroline che gli insegnate, non so come facciate davvero.." (ogni tanto me lo chiedo anch'io!) "bravissime! chissà come fate a farli stare fermi e buoni mentre gli insegnate le parole!" (il vecchio caro scudiscio signora, può avere degli usi che lei appena immagina!).
Io poi mi sono anche commossa, perché nella recita meravigliosa che hanno preparato le altre maestre, con Maria giovane studentessa che va al parco, e Giuseppe vestito casual, quando si compone la capanna, e Giulia sopra fa la stellina e Alex e Lorenzo dietro vestiti da Bue e asinello e Marco pastorello che porta Matilde che fa la pecorella, e sotto la musica di "è per te".... momenti momenti mi scende la lacrima...

Poi tutti sui panettoni, e ai saluti arriva Marco (sì, è il mio bambino preferito!) e mi dice "Claudia, non ci vedremo per un po'!" (va solo 3 anni a Shangai perché la mamma la mandano là col lavoro!!!), io momenti mi sciolgo del tutto! Mi giro guardo la direttrice come per dire "Se va via Marco io mi licenzio!"
L'ho perfino sognato stanotte... Sarà la magia del Natale?

venerdì 5 dicembre 2008

Belli giovani e abbronzati...


A prendere l'Eurostar delle 6.30 di mattina, uno scopre un altro tipo di pendolari, diversi da quelli che vanno via con il regionale delle 7. Questi hanno giacca e cravatta e parlano di convention, di aziende piccole e grandi, e del "...papà che quando andava alle convention organizzate da Berlusconi portava sempre a casa..."
Io con il mio maglione a righe
OVIESSE, con i jeans comprati al mercato, mi rannicchio, mi metto l'mp3 nelle orecchie e cerco di dormire... Ma non ci riesco!
"Guarda, io Berlusconi lo adoro! Poi capisco che uno possa no essere d'accordo con le sue idee politiche, ma come imprenditore... è un uomo che ha creato un impero"
(piacerebbe sapere come ha fatto a partire sto impero...e anche a continuare...)

"Quando ci siam fatti la casa abbiam pensato: "è il posto dove staremo tutta la vita?!" No, e allora non vale la pena investire così tanto e metterci i pannelli solari... Abbiamo deciso di farci la piscina, preventivo: 22.000 euro, poi alla fine ne ho spesi 65.000! Perché sistema il bordo, e d'inverno non la copri? 2.000 euro di telo, e ho gli alberi lì in parte e bisogna ripulirla dalle foglie, e poi anche d'estate ogni 2 mesi devi farla pulire..."

(eh, ma i pannelli solari, no! che non vogliamo spendere troppi soldi...)


Adesso, non per fare la piccola bolscevica, come mi chiamano in casa, ma io sta gente la manderei a lavorare sul serio una volta tanto! A guadagnarseli sti soldi. Intendiamoci, non dubito che lavorino anche loro, e anche con grosse responsabilità che vanno adeguatamente retribuite. Ma bisogna aver rispetto per il denaro, soprattutto quando qualcuno con gli stessi soldi con cui tu ti fai la piscina campa un anno...

mercoledì 3 dicembre 2008

Roba da bambini

foto from flickr
all'asilo
" Maestra lo sai che oggi mi sono fatta il vaccino?"
(mmh, interessante!)
"Anch'io mi sono fatta il vicino!"
(eh, lo dicono che i ragazzi sono più precoci... non pensavo così tanto!)

(caso di varicella che ha fatto vittime, e caso di scarlattina annunciato...)
"Maestra lo sai che ho dei puntini rossi sulla pancia?"
"Ah, che bella cosa! Vai a sederti dall'altra parte del tavolo oggi Alice?!"

"Children, mi raccomando la canzoncina di Natale dobbiamo impararla bene bene che poi alla recita ci vengono a vedere i genitori!"
"Ma vengono anche i vostri di genitori?"
"No, i nostri no, vengono i vostri!"
"Ma figurati, i loro genitori sono vecchi, sai, decrepiti!"
(va beh, questa non la racconto a casa!)

Oggi, in supplenza alla scuola di musica (età media 8-10 anni)

"Ma tu la conosci questa nuova maestra? e cosa ne pensi?"
Io: "Scusate, potreste fare a meno di parlare come se io non ci fossi?"

"Come mai oggi non c'è Graziano?"
"E' malato, oggi lo sostituisco io!"
"... mmh, strano, molto strano!"
(eh già, strano che uno si ammali d'inverno, potrebbe esserci qualcosa sotto!)

venerdì 28 novembre 2008

Giorno di pioggia: istruzioni per l'uso.

Foto from Flickr

Se la mattina vi alzate e piove (neanche forte, ma la giornata è grigia), ecco cosa dovete fare:

se siete a casa
Accendete lo stereo a volume discretamente alto e assicuratevi di aver inserito canzoni degli Abba (Honey honey, Fernando, Lay all your love on me, Mamma mia, Dancing queen), quando parte Dancing Queen, iniziate a ballare, se state facendo le pulizie potete ballare anche con la scopa! Mi raccomando, se state stirando fate molta attenzione, ballare con il ferro da stiro può rivelarsi un'esperienza scottante! Continuate più o meno nello stesso modo aggiungendo canzoni di Jason Mraz (non solo I'm yours, andate tranquilli con tutto l'album) e concludete con Mario Biondi.

se dovete uscire
Prendete un lettore mp3, e assicuratevi di averci messo dentro le canzoni dell'opzione 1. vestitevi bene, e non fate come me che stamattina ho dimenticato i guanti, ma assicuratevi di lasciare scoperti occhi e bocca. Cercate di sorridere, ma in modo naturale, e vedrete che qualcuno ricambierà! Ecco, io eviterei di ballare per strada... però se proprio vi scappa una piroetta su dancing queen (vi capisco) potete sempre mascherarla facendo finta di esservi voltati a guardare una vetrina... Cercate di mettere all'interno del vostro percorso casa-dovedoveteandare un panificio. Attenzione, non una panetteria, ma un posto dove fanno il pane, o per i più golosi una pasticceria, quando siete lì davanti spalancate le narici, e se proprio avete voglia fermatevi pure!

Buona giornata di pioggia a tutti!

giovedì 27 novembre 2008

Lezione 21

Quelli di voi che hanno letto "L'anima di Hegel e le mucche del Winsconsin" e "I Barbari", sanno bene di cosa parla questo film.
Ce l'ha sulla punta della lingua da un po', Baricco, questo discorso. Non tanto quello di Beethoven e della nona, del fatto che sia un totem, un qualcosa a cui si è dato molto più valore di quello che ha davvero, ma la storia era ancora da raccontare. La storia di come è andata quella sera a teatro quando il mondo per la prima volta ascoltò la Nona sinfonia di Beethoven. Poteva farci vedere la scena, poteva metterci davanti a Beethoven che con il suo Frac verde va a teatro, preoccupato perché il suo frac è verde, e il suo aiutante che cerca di tranquillizzarlo, poteva farci vedere il teatro, la gente, le facce, le espressioni, le reazioni, poteva addirittura seguire fino a casa uno spettatore di quella strana serata. Ma non è nel suo stile.

Crea un mondo, poi lo relaziona in un qualche modo al nostro,e crea un personaggio, al quale mettere in bocca la sua storia, al quale mettere in bocca anche qualche strampalata teoria, e poi prepara i narratori. Già, le molte voci, a volte ridicole che ci raccontano questa storia, raccontandocene un'altra. Ok, provo a spiegarmi.

Chi di voi ha letto più di un libro di Baricco, sa che all'inizio non bisogna farsi tante domande, bisogna entrare nel mondo che ti mette davanti. Quando vai a Quinnipak la prima volta, devi solo andare lì, e non chiederti perché Pekish ha costruito un umanofono, e perché il signor Rail ogni tanto se ne va, e fa sempre lo stesso regalo a Jun...
E quando arrivi alla locanda Almayer non puoi perdere troppo tempo a chiederti chi è Thomas, e cosa succederà ad Elisewin....
Leggi, entri in quel mondo, e poi verso l'ultima pagina, questo mondo apre le sue maglie definitivamente e i pezzi si incastrano come non ti aspettavi, e tutto si fa chiaro, perché tu ormai ci sei talmente in mezzo che i fili che si ricongiungono li conosci tutti.

Tutto questo per dire che quando ti siedi al cinema davanti a questo film ti si crea un'aspettativa, anche perché senti parlare di questo strano professore che ha una sua teoria, che pensa ci siano una serie di opere sopravvalutate al mondo, una delle quali è la Nona sinfonia. E lui le spiega una ad una, e quella che rimane più impressa ai suoi studenti è la lezione 21, quella che parla della Nona. Solo che in questa lezione c'è una storia che racconta la storia della nona, per cui si trovano tutti quegli strani personaggi tipici dei suoi libri che in momenti diversi ci raccontano com'è andata quella serata, e oltre a loro una serie di narratori più o meno verosimili che ci definiscono i termini della questione.
Ecco, la cosa che più mi ha colpito di questo film è come Baricco non riesca a fare a meno del narratore, e non è solo il fatto che sia uno scrittore che per una volta fa il regista, se voi aveste dato qualche esamino di letteratura con qualcuno dei miei professori capireste meglio perché questa cosa è degna di nota. Il narratore non è un dettaglio nella storia e nell'evoluzione della letteratura. Onnisciente, che si intrufola, non onnisciente, in prima persona, in terza persona, flussi di coscienza... Non si sono mai usati a caso, e il fatto che lui li metta in un film, stupisce. No, non è una voce narrante, quella si è già vista, e non mi riferisco neanche all'allieva del professore che racconta la storia della lezione e del suo professore. Ci sono proprio dei mezzi busti che stan lì e ti raccontano la storia... Va beh, ne riparliamo!

Immagino di non essere riuscita a spiegare il tutto molto bene, allora aggiungo un video che spiega qualcosina in più, ma la cosa migliore è andare al cinema e vederselo.
Sì, lo so cosa state pensando, il mio non è un giudizio obiettivo. Ma il film è davvero bello!

mercoledì 26 novembre 2008

questa sera...

Se qualcuno non ha più letto il mio blog da almeno 6 mesi, e ancora non lo sapesse



Io stasera vado al cinema!!

martedì 25 novembre 2008

sensazione

Foto from Flickr
Quella sensazione che rimane su di me... Non so perchè, ma so che se chiudo gli occhi posso sentire quella mano che si chiude sul mio polso, quegli occhi dritti dentro ai miei, mentre mi dice "Ci rivediamo dopo?"
Sì, ci rivediamo dopo, ma io lo so che non c'è dopo per noi, lo so. Lo so che non dovrei guardare dentro quegli occhi che non dovrei pensare a dopo. Però ogni volta non riesco a non farmi fregare da quello sguardo, a non sentirmi indifesa, ferita, come se fossi legata ad un palo, impossibilitata a muovermi.
So che non ci devo pensare, ma se chiudo gli occhi ecco i suoi, ecco la sua mano sul mio braccio...

lunedì 24 novembre 2008

Let it snow, let it snow...


No, non sono le Alpi, è la bassa Padana, la finestra di casa mia!

E tanto per darvi le dimensione della nevicata, due ore fa pioveva, quindi l'asfalto era bello bagnatino, ma ha attaccato lo stesso!

"Let it snow, let it snow, let it snow..."

venerdì 21 novembre 2008

Io sarò anche di parte...

Foto from Flickr
...ma Baricco è un genio!
Ho finito da poco "I Barbari, saggio sulla mutazione", a fatica, lo ammetto, ma non perché non sia un piacere leggerlo, solo perché non è un libro da leggere la mattina in treno quando devi ancora svegliare i neuroni!

Prima cosa: lo stile. Il suo meraviglioso stile che ti tiene ancorato alle parole, alle virgole... tanto che ogni tanto ti tocca rileggere per essere sicuri di aver capito. Prendete l'inizio ad esempio dove scrive "Vorrei spiegare la mutazione, non per spiegarne l'origine (questo è fuori portata) ma per riuscire anche lontanamente a disegnarla. come un naturalista d'altri tempi che disegna sul taccuino una nuova specie scoperta nell'isolotto australiano. Oggi ho aperto il taccuino.
Non ci capite niente? Ovvio, il libro non è ancora nemmeno iniziato.
E' un viaggio per viandanti pazienti un libro."
Una delle cose che mi è sempre piaciuta del suo stile è che non scrive, parla al lettore, si intrattiene, e infatti capita che entrino in mezzo discorsi che che non hanno molto a che fare con l'argomento come la storia della non di Beethoven che un giorno dovrà decidersi a raccontare... (io il 26 vado, mica scherzi!) Poi quelle epigrafi che mette spiegando il perché e il percome, e ti vien sempre da sorridere.

Ma il mio passaggio preferito è un altro, perché quello che da anni apprezzo di questo autore è il gusto che ha di raccontare le storie. (si parla della nascita di Google ad opera di due studentelli americani) "Al prof. dovette apparire chiaro che quei due gli stavano proponendo di circumnavigare il globo su una vasca da bagno. La vasca da bagno era il computer assemblato che tenevano in garage.
Io me lo vedo che si lascia andare contro lo schienale e allungando le gambe chiede con un sorrisetto da barone: Intendete per caso scaricare l'intero web?
Lo stiamo già facendo, risposero loro.
Applausi."
Si diverte a creare scenari bellissimi e a piazzarli direttamente davanti al lettore (perché lo abbiamo visto tutti il prof che si appoggia, e tutto il resto...). Io ho iniziato a leggere Baricco quando stavo finendo di leggere i libri della Allende, per dire. I narratori per eccellenza per me, in mondi e modi diversi stanno lì a raccontarti una storia e la famosa suspencion of disbilief (scusate, studio lingue!) non te la chiedono neanche, ti viene naturale.

Poi, vogliamo iniziare a parlare del contenuto di questo libro?La mutazione di cui parla è abbastanza reale, concreta, da averla sotto mano anche noi, si parla di calcio, di vini, di libri, mica roba da filosofi! E' un concetto a volte difficile (lo dice spesso anche lui!), e tanto più difficile forse perchè ci siamo in mezzo. Io l'ho capito bene nell'ultimo capitolo. Naturale, penserete, beh, forse sì, ma è quel paragone con la muraglia cinese che ci promette dall'inizio che dà le misure dell'evento.

Una volta chiuso il libro vien da pensare, Va beh, mutazione o no, la mia vita va avanti anche senza, ma è proprio quello il punto: ci siamo dentro, ed è talmente veloce che non rendiamo conto che c'è!

martedì 11 novembre 2008

Il mondo continua a guardarci (purtroppo)

'Potrà anche essere già troppo ricca, troppo bella, piena di talento e fortunata, ma agli occhi di molti italiani ha fatto molto per aumentare le sue già numerose fortune dicendosi felice di non essere più italiana.
Perché questa affermazione dovrebbe compiacere gli Italiani? Perché e stata fatta nel bel mezzo della famigerata battuta di Berlusconi sull' "abbronzatura" di Obama. "Quando sento Berlusconi scherzare sul fatto che Obama è "sempre abbronzato", mi fa strano. Lo si metterà sull'umorismo... Ma spesso, sono molto felice di essere diventata francese!"
La sua affermazione evidenzia che nonostante l'intenzione scherzosa, l'osservazione sull'abbronzatura è stata decisamente imbarazzante. Siamo davanti al leader più carismatico che stia emergendo in occidente negli ultimi 40 anni, e il primo ministro italiano lo saluta con una battuta sul suo colore di pelle. Si ha l'impressione di un'intera nazione, o almeno il 40 per cento di quelli che non lo hanno votato che abbassano la testa cercando di nascondersi per la vergogna.'
Da The Independent, 11/10/2008

Ecco è proprio così, guardiamo in basso, e speriamo che qualcuno lo capisca che non ci rappresenta proprio tutti...

lunedì 10 novembre 2008

Novembre


Di ogni stagione c'è qualcosa che mi piace, dell'autunno c'è quella meraviglia di colori fuori dalla finestra (banale, lo so, ma tant'è!), e le castagne. "A San Martino castagne e vino!" In particolare mi ricordo quando da bimba facevamo il mercatino con la scuola, e oltre ad alcuni oggettini orripilanti, vendevamo dei sacchettini di castagne. Ovviamente noi bimbi non stavamo fermi al banchetto, ma andavamo in cerca dei nostri clienti (il marketing...), ma al freddo bisognava attrezzarsi, allora il sacchettino di caldarroste calde lo tenevamo dentro il cappotto, fino a qualche metro dalla vittima..ehm cliente, per poterci scaldare fino all'ultimo! E ogni tanto qualche castagna ci saltava in bocca (controllo qualità)... Adesso non fa così freddo da andare in giro con le castagne in tasca nel periodo del nostro mercatino, e i bambini vanno ancora in giro a vendere oggetti orripilanti...E a me piace ancora sbucciare e mangiare le caldarroste calde servite magari in quei coni di carta...

domenica 2 novembre 2008

Si alza una voce...


Sto cercando il modo, la forza, le parole per scriver questo post, e non so se le troverò... Perchè vorrei essere corretta e rivedere i fatti per quelli che sono, ma quando si parla della riforma delle scuola (che poi la chiamino così o in un altro modo avete capito di cosa parlo..), non riesco ad essere troppo razionale.

Perchè io l'Università ancora la frequento, quest'anno poco perchè mi sono rimasti 2 corsi da seguire e molti esami da fare, ma la frequento ancora. E un movimento del genere di professori e studenti non lo avevo ancora visto.
Ammetto, non l'ho letto il testo del decreto legge, ne ho solo sentito parlare altri, ma da differenti parti. E non me ne può fregar di meno del grembiule e del voto in condotta, non sarà quello a salvare la scuola italiana, purtoppo. Avrei voluto unirmi alle assemblee di studenti e professori per poter sentir parlare di questa riforma, ma purtroppo coincidevano sempre con i miei orari di lavoro, e con un contratto di tipo co.co.pro. l'unica flessibilità che ho sempre visto è quella ad aumentarmi le ore non pagate.

Non ho mai visto il ministro rispondere op parlare di questa riforma, e me ne dispiaccio. Ho addirittura ricevuto una mail dal rettore della mia università che ci informa della posizione presa dall'ateneo. Mi ha dato un po' fastidio in realtà ricevere questa mail e pensare all'assemblea dei lettori (i docenti madrelingua che insegnano nella mia e in altre facoltà) a cui ho partecipato l'anno scorso, dove una delle lamentele espresse è che il rettore non li riceve, e che non si cura delle cause intentate a lui dai lettori, che reclamano solo che venga rispettata una legge esistente, perchè comunque le spese legali sono a carico dell'università.

Ma lasciamo pur stare... Ho visto studenti insegnanti e genitori scendere in piazza come mai prima d'ora, reclamando che qualcuno li ascoltasse (non mi pare una pretesa eccessiva) e mi sono sentita rincuorata. Sì, perchè a margine della protesta, vedo finalmente qualcuno che si batte per qualcosa. Troppo facile dire "nel '68 noi avevamo più ideali!", no, non servono paragoni. Finalmente qualcuno alzala testa e dice che non è d'accordo, in questo paese. E tenta di farlo pacificamente, senza un colore politico (uno o l'altro), senza etichette precostituite, spiegando le proprie ragioni. Quando sento parlare dei giovani che sono scesi in piazza sono davvero fiera di appartenere alla categoria, anche se un po' mi sento in colpa perchè mi sono dovuta tenere al di fuori di tutto...

... dispiace però che non ci sia nessuno ad ascoltare tutta questa gente che neanche urlando riesce a farsi sentire...

sabato 1 novembre 2008

Lezioni di chitarra

Da un paio di settimane ho iniziato anche le lezioni di musica a scuola... Nel senso che io dò lezioni di musica a piccoli nanerottoli di 8-10 anni, che si arrampicano su una chitarra, e tentano di produrre un qualche suono che abbia senso.
La cosa più difficile in questo lavoro è cercare di dargli soddisfazione da subito nonostante il loro sforzo sia bassino... Con mia somma gioia un paio di anni fa ho scoperto una raccolta di studi molto carini che prevedono uno sforzo davvero minimo da parte dell'allievo perchè gran parte della musica la suona l'insegnante accompagnandoli. Detta così sembra una truffa ma in realtà l'insieme è davvero carino! Allora l'altro giorno inizio a far studiare al mio giovane allievo il primo pezzettino di questa raccolta, che tanto per capire quanto è semplice, prevede il solo uso della mano destra sulle prime tre corde della chitarra. La cosa più difficile è che alcune note durano un battito e altre due!

Tanto per invogliare il mio giovane virgulto gli dico :" Se la prossima volta me lo suoni bene lo suoniamo insieme!" e gli faccio sentire l'accompagnamento (niente di complicato, ma un numero di note decisamente superiore a quelle che deve suonare lui!). E lui serio mi fa: "Eh, sei brava maestra!" tra il sorpreso e il complimentoso.

Son soddisfazioni.

venerdì 31 ottobre 2008

Halloween?! No grazie!

Foto from Flickr

Volevo esprimere un sentito e sincero ringraziamento alle maestre dell'asilo dove lavoro per avere oggi festeggiato con i bambini la festa della castagna e non la festa di Halloween! Lo so, detto dalla Teacher può sembrare strano, ma un conto è insegnare ai bambini che in giro per il mondo ci sono tante feste diverse, un altro è mandarli in giro vestiti da mostriciattoli a chiedere dolcetto o scherzetto a della povera gente che a volte non sa neanche perchè stia succedendo tutto ciò!
Non vi sognate di venirmi a dire che questo è un inevitabile processo frutto della Globalizzazione, perchè questi sono i lati della globalizzazione che più mi fanno paura. Distruggere le tradizioni vere di un paese, di una cultura per omologarle in un unico prodotto commerciale non è un prodotto della globalizzazione, ma solo dell'economia! (e di quella di basso livello, aggiungerei!)
Non sono una conservatrice a tutti i costi, ad esempio sono molto contenta che esistano nel nostro paese svariati e numerosi posti dove si può mangaire un Kebab, perchè quello è segno di un popolo, di una cultura che si sta integrando alla nostra (o che almeno ci prova) e offre contemporaneamente a loro di vivere una loro tradizione, attraverso la cucina di alcuni piatti tipici, e a noi di entrare in contatto con questa cultura, usufruendone.

Nel festeggiare Halloween non leggo niente di tutto ciò ma solo una grossa operaione per aumentera i futili consumi.

"Ma che c'è di male nel fare un po' di festa?!" Niente. Ma non abbiamo mai avuto bisogno di vestirci da streghe o mostri per festeggiare!

mercoledì 29 ottobre 2008

Non c'è più il cinema di una volta!

Non ci credo, che dovrò aspettare fino al 26 novembre!!

Questo film è uscito in (quasi) tutta Italia il 17 di ottobre ma nella mia città non c'è un cinema che lo ha messo in programmazione prima del 26 novembre!! Che oltretutto è un mercoledì!

La gente sta lentamente e inesorabilmente impazzendo, non ci trovo altra spiegazione logica!

domenica 26 ottobre 2008

La mia tribù

"certo che siete una bella tribù!", così aveva commentato la nostra conoscenza la morosa di mio cugino (che non è proprio mio cugino, ma il figlio della cugina di mia mamma, ma io ho risolto da anni i problemi di nomenclatura: chiamo cugini tutti quelli che per età potrebbero esserlo, e non hanno un grado di parentela ben definito). Probabilmente da poco aveva conosciuto parte di questa "tribù". Siamo ben sparpagliati, in quasi tutto il Veneto e anche all'estero. Io stessa non conosco tutti i miei parenti, e non conosco neanche tutti quelli che mi conoscono, o mio papà dice che dovrei conoscere perché magari li ho visti una volta quando avevo 3 anni... Possono sembrare ingombranti ogni tanto, perché ormai annoveriamo una serie di zie anzianotte che per delle mezz'ore sono capaci di parlare solo di disgrazie, che ti salutano almeno 3 volte prima di andare via sul serio, e che ti parlano di cose che non capisci, non conosci, e di cui ti interessa anche molto poco! Ma in fondo a me piace molto questa cosa della famiglia numerosa, anche perché noi cuginetti piccoli in quei momenti ci divertiamo a fare la conta di quelli che non conosciamo e ci salutano come se li avessimo visti tutti i giorni della nostra vita!

Comunque questa grande tribù non si riunisce così spesso, ma come ogni buona tribù che si rispetti si stringe intorno a chi soffre, consola e aiuta, e partecipa del dolore in modo anche poco discreto alle volte, che può acuire il dolore di chi ha perso qualcuno di caro, ma così è, e così dobbiamo accettarla... Per quanto sparpagliati possiamo essere, se succede qualcosa ci si raccoglie tutti, non importa quanti chilometri ci siano da fare o quanti mezzi bisogna prendere, anche in giornata ci sono tutti, o quasi...
Poi quando rimangono gli ultimi cocci da tirar su, rimane la piccola tribù, quella che c'è quasi tutti i giorni, che ogni tanto si divide, ma alla fine si ritrova sempre, quella che si capisce senza tanto bisogno di parole, quella che se c'è bisogno c'è sempre, anche prima che ti ricordi di chiamarli, che si ritrova sempre intorno ad una tavola imbandita, quella che ha visto al suo interno qualche incomprensione, che le generazioni più giovani hanno poi risolto, quella dove il più piccolo ha 4 anni e se ne approfitta perché è il più carino e coccoloso di tutti...
Insomma la mia famiglia, di cui mi sono riappropriata da qualche anno, che amo follemente, anche quando mi fanno arrabbiare, di cui mi sento ora davvero parte per aver lottato per essa. Perché può sembrare che ci sia voluto poco a separarci, ma ci è voluto ancora meno a riunirci, e adesso che una parte sta soffrendo, soffriamo tutti, e ci vogliamo stare vicini anche se di chilometri a separarci ce ne sono molti...

giovedì 23 ottobre 2008

Ho la mente annebbiata... Troppi pensieri nella mente e troppa fatica a riordinarli, non ne ho voglia! Posticipo, finchè posso e quando non potrò ci sbatterò il naso davanti. Che poi tutta questa tranquillità addosoo non ce l'ho, ho molta ansia rispetto al mettere un po' di ordine in quel che faccio, ne sento il bisogno. Ma non ne ho voglia. Non adesso.

martedì 14 ottobre 2008

Ho letto un libro bellissimo...

... iniziato con un po' di scetticismo perché non compro quasi mai i cosiddetti best-seller, e dopo le prime pagine l'ho praticamente divorato!
La storia, va detto non è banale, ma nemmeno delle più elaborate, ma la scelta vincente è il punto di vista, una scelta forse un po' retrò (il narratore in prima persona) dell'autrice ci fa vedere il mondo con gli occhi di Griet che viene presa a servizio nella casa del pittore Vermeer. Piano piano si iniziano a vedere le cose con i suoi occhi, si arrossisce insieme a lei quando al mercato gli occhi del figlio del macellaio incontrano i suoi, ci si impaurisce quando il signore che commissiona i quadri a Vermeer gli fa visita e davanti a tutti fa apprezzamenti sulla nuova domestica, si va dentro lo studio con lei cercando di immaginare i quadri che lei vede e la disposizione degli oggetti nella stanza...
Non sono sicura che ci sia una storia d'amore dentro, di sicuro c'è una forte attrazione tra lei e il suo padrone, fatta di parole non dette, di gesti, di sguardi, di atteggiamenti...

La cosa che più mi ha stupito è che nonostante abbia letto il libro in lingua originale le sensazioni dentro di me erano fortissime. Di solito quando leggo in inglese, per quanto capisca bene quasi tutto, mi rendo conto che non è come leggere nella mia lingua madre. Alcune parole sfuggono subito dopo averle lette, non rimane la sensazione quando chiudo le pagine del libro per riprenderlo più avanti e non riesco a focalizzare le espressioni così come faccio nella mia lingua madre... Questo ovviamente non ha fatto altro che farmi apprezzare ancora di più questa lettura.

lunedì 13 ottobre 2008

La devo piantare...


... di fare la figa dicendo "Io sono una che si ammala pochissimo!". Storicamente ogni volta che lo dico mi prende almeno almeno un raffreddore da chilo se non di più!
Venerdì sera già respiravo a fatica, sabato mattina mi alzo, dopo una notte passata a girarmi nel letto nella speranza di trovar pace, e vado ad una laurea, anche se star bene è proprio un'altra cosa, pensando che forse mi sentivo così per essermi svegliata troppo presto anche di sabato mattina... Poi durante il rinfresco inizio a sentire il mal di gola, febbre che vien su e neanche parlarne del raffreddore... Ecco, col senno di poi, forse, in tali condizioni bersi 2 spritz (per quanto degnamente accompagnati da qualcosa di solido che "fa fondo") non è proprio la cosa migliore che uno possa fare, ma si sa, alle lauree bisogna brindare! Torno a casa con una testa che pesa almeno 2 quintali e dato che svariati impegni mi attendevano nel pomeriggio, dopo essermi misurata la febbre, 37.4 (lo sapevo maledetta bastarda!), decido di andare a letto un po': "Ma sì, mi riposo un po' e mi passa!"
No, non ci credevo neanche un po', ma ci speravo! Faccio mezz'oretta di nanne tra le 2 e le 4 e quando mi sveglio inizio a mandare sms per spiegare che non ci sarò dove devo esserci e non andrò dove devo andare... pomeriggio in poltrona, quando inizio a sentirmi leggermente meglio mi rimisuro la febbre: 38! Ottimo!

Tutto questo perché il giorno prima avevo trovato un mio amico, il quale mi ha fatto notare che ero raffreddata (no, pensavo andasse di moda mettere le "b" al posto delle "m" e le "d" al posto delle "n" quando parlo!), e mi ha spiegato che anche a lui era venuto il raffreddore, poi un giorno di febbre e altri 3 giorni sfebbrato per smaltire definitivamente il raffreddore! (mortacci....)
Io, che ovviamente non contemplo giorni di malattia nel mio calendario, ho risposto "Ti puoi immaginare, io non ho tempo di ammalarmi!"

...devo proprio smetterla di dire certe cose...

lunedì 6 ottobre 2008

Bentornata all'asilo!


Giovedì ho ricominciato all'asilo, anche quest'anno 4 classi, 2 di bambini di 4 anni, e 2 di bambini di 5 anni. Quelli di 5 li conosciamo già, quelli di 4 sono un mondo tutto da scoprire ( e soprattutto 40 nuovi nomi da imparare!). Giovedì è stata la prima lezione, iniziamo a far conoscenza, e dopo i primi 40 minuti e le prime 4 caccole da naso pulite, penso che per la prima giornata posso considerarmi soddisfatta! Finché non mi siedo tra i bambini, e inizio a percepire un inconfondibile odore di cacca. Allora con discrezione inizio ad annusare i due nani che stanno vicino a me, e alla seconda annusata è subito chiara la fonte. "Federico, devi fare la cacca?" "Sì!" (col sorrisetto anche...) "Che dici andiamo?" "Sì!" "Non è che l'hai già fatta?" "Un po' " (Ah, c'è pure dell'altro) Mi avvicino alla mia stimatissima collega e le sussurro la magica parolina (cacca) e lei fa un passo indietro mi indica la porta e soggiunge: "Tutto tuo!" (Grazie Silvia, è per questo che mi piace essere in due ad insegnare, perché possiamo darci una mano nei momenti difficili!) Rassegnata mi avvio al bagno con Federico a debita distanza (sarà anche santa, ma puzza...), e per fortuna lì vedo la sua maestra e le sussurro: "Federico ha fatto la cacca!" E lei per nulla turbata: "Ah, Federico hai fatto la cacca? Vai in bagno che intanto ti vado a prendere la roba per cambiarti!" Ah, quindi siamo degli habitué?! Bene, buono a sapersi! Neanche un secondo dopo esce l'inserviente e aggiunge "Federico hai fatto di nuovo la cacca?! L'avevi già fatta stamattina!" Bene, anche più volte al giorno! Ottimo, sarà un anno mooooolto divertente!

domenica 5 ottobre 2008

In gita!

Giovedì e venerdì più che una gita è stata una faticaccia!
Partenza per Roma ore 17, arrivo alle 22.30, poi la mattina levataccia alle 7 e mentre mia sorella va in studio di registrazione io faccio la turista: cartina della città con evidenziati monumenti, occhiali da sole, macchina fotografica e via!



Inizio a girare la città senza entrare nei musei, ma passeggiando semplicemente per le vie e cercando qualche bella angolazione per le mie foto, ogni tanto consulto la cartina per decidere quale sia il prossimo obiettivo e penso "finchè non mi fan male i piedi cammino, poi prenderò un autobus o la metro.


A chi mi ferma nella mia passeggiata devo ripetere più di qualche volta che sono italiana, perchè mi parlano in inglese "Excuse me...ah, sei italiana?!", ma mi piace questa abitudine che da me al nord si è un po' persa, di offrire un sorriso e una parola anche ad uno sconosciuto, di fermarsi a chiaccherare anche con chi si è appena seduto in treno in fianco a te, e augurargli una buona permanenza quando si scende dal treno.
La familiarità con cui un negoziante mi accoglie e la disinvoltura che trovo da queste parti mi piace sempre, e penso che non è sempre vero che al nord siamo più freddi e meno ospitali, ma è vero che ci stiamo perdendo qualcosa, il piacere di dire un buongiorno a chi semplicemente incontriamo...

sabato 4 ottobre 2008

oroscopi...


Oggi sono in negozio dalla Donatella perché le ho portato un cd da ascoltare e ho del tempo da perdere. Ad un certo punto entra una ragazza che per motivi diversi conosciamo tutte e due. Si ferma un po' a chiedere un consiglio per un regalo e a far due parole poi esce, io dico una cosa su di lei e Donatella mi risponde: "Ma sai, lei è della vergine..."

...e io mi chiedo come una persona razionale e dotata di buon senso possa dare questo tipo di spiegazioni al comportamento delle persone... Poi mi ricordo anche che io la adoro, forse proprio perché è fatta così!

mercoledì 1 ottobre 2008

Quando uno è bravo....



Sto ascoltando la Simple Symphony, e sempre più mi convinco che Britten è un genio. Sì, perché a 7-8 anni comporre sta roba qui... che poi l'avrà rielaborata meglio son d'accordo, ma è stupenda e anche moderna, e senza bisogno di inventarsi suoni aspri e fastidiosi, senza mettere a duettare porte e respiri come hanno fatto altri, senza prenderci in giro, noi ascoltatori indifesi in balia delle tendenze e del genio di musicisti che nel '900 ci han fatto sentire davvero di tutto...
Poi se qualcuno ha ancora dei dubbi si vada per piacere a sentire Ceremony of Carols. Bisogna essere un genio anche solo per pensare ad un coro di voce bianche accompagnato dall'arpa. Perché è una roba semplicissima, così semplice che se non sei un genio non la pensi...


(non esattamente un coro di voci bianche ma la migliore che ho trovato)

Miracoli della tecnologia(?)

Stamattina apro Facebook (giuro che sto cercando di smettere...) e trovo una richiesta di amicizia. Bene! Mi fiondo a vedere chi è, e mi fermo davanti al computer immobile per circa 10 secondi...

MA CERTA GENTE NON HA NESSUNA DECENZA!

No, non è che ci fosse una foto pornografica, è che suddetta persona era in classe con me alle medie, e l'ultimo anno eravamo anche diventate tanto amiche, tipo che l'estate prima di passare in prima liceo uscivamo tutti i giorni insieme e quando io non ero a casa sua lei era a casa mia. Poi il passaggio al liceo, veniamo messe in due classi diverse e di punto in bianco mi tratta come se non mi conoscesse! Va bene, o meglio... lì per lì me la sono anche presa abbastanza, poi uno impara ad ignorare la gente...
La mia è una cittadina abbastanza piccola, per cui capita spesso e volentieri che la veda in giro, lei fa finta di niente e non mi saluta, va bene, ci sono abituata!

MA POI NON MI FAI RICHIESTA DI AMICIZIA SU FACEBOOK!


come quelli che non vedi da anni, l'ultima volta che vi siete salutati sono seguiti due ore nette di improperi e a Natale ti arriva l'sms "Ti auguro un Natale pieno di gioie e felicità"! Basta non spingere il tasto 'invia a tutta la rubrica', e selezionare le persone... Non che gli auguri non facciano piacere, ma l'ipocrisia è passata di moda anche a Natale!

giovedì 25 settembre 2008

Umorismo metropolitano

Stamattina salgo in autobus e da fuori sento:

"Scusi, dove va?"
(l'autista) "Io lo so dove vado, ma lei? Lei lo sa dove deve andare?!"

martedì 23 settembre 2008

già tempo di regali...


Una cosa che mi è sempre piaciuta sono i regali. Non riceverli, farli. Lo so, detto così sembra di essere a miss Italia, ma in realtà, dev'essere la mia naturale tendenza a spendere soldi (anche quelli che non ho).
Intendiamoci, non sono una di quelle che ad agosto compra i regali di Natale, sono una di quelle che il 24/12 alle 19.59 è ancora in giro ad implorare una qualche commessa di non buttarla fuori dal negozio perché devo ancora fare l'ultimo regalo...
Ma se devo fare un regalo ad un amico, ad un familiare, a qualcuno a cui tengo, cerco un qualche cosa che dica "questo è per te, e l'ho preso io!". Negli ultimi anni ho spesso risolto facendo personalmente alcuni regali, sono bravina a ricamare e cucinare e quindi capita che i miei amici ricevano sacchettini o vasetti che contengono cose buone o una presina con il nome ricamato o un orologio con i numeretti ricamati...

A metà ottobre si sposano due miei amici e ovviamente hanno fatto la lista nozze (non capisco perché non farla e poi lamentarsi che tre tostapane occupano troppo spazio in cucina!), e ovviamente sceglieremo un regalo da lì, ma volevo fare qualcosa che fosse personale. Allora abbiamo elaborato l'idea di un album di foto e la copertina la preparo io ricamata. Mi sono messa subito al lavoro perché il tempo non è molto, ma sarà la stagione, sarà che devo fare una nuova visita oculistica, sarà che ci sono 4 diverse sfumature di marrone per un solo orsetto, ma ogni volta che ho finito un pezzo mi accorgo che ho sbagliato qualcosa e mi tocca disfare tutto...
Mi sembra di essere Penelope, ma la versione distratta... fortuna che il matrimonio è a fine ottobre!

giovedì 18 settembre 2008

facebook sta rovinando la mia vita....


Per dire che alle volte uno pensa di essere una persona intelligente, con delle buone capacità che sa stare al mondo... e poi...
E poi inizia a perdere la sua esistenza e le sue energie cerebrali (poche lo ammetto) dietro a facebook e in particolare ad un giochino (se vogliamo chiamarlo così, ma non sono nemmeno sicura sia un gioco...) che consiste nel farsi un giardino virtuale (come se non bastassero le pianto che teno di uccidere a casa mia...) con delle piante normali e degli esseri a 2 o 4 zampe a forma di piante, ma che pianta non sono (non mi chiedete nulla!)...
E non è ancora finita, perchè ogni settimana parte la gara ad acchiapparello con l'arcobaleno (faccio fatica a tradurre grabber!). Suddetto gioco idiota consiste nel correre dietro ad un arcobaleno, e piazzarlo nel proprio giardino, con la consapevolezza che se passa uno e ci fa click sopra me lo frega!
E qui uno direbbe "beh si fa presto, lasci che se lo piglino e tanta pace!". E invece no, perchè mi innervosisco e inizio ad andare alla ricerca del colpevole e mi frego di nuovo l'arcobaleno....


AIUTOOOOOO!

giovedì 11 settembre 2008

Oggi è l'undici settembre...

Per me l'undici settembre, tra le altre cose rimane il giorno in cui ho mangiato uno dei gelati migliori della mia vita! Ero a Sirmione sul lago di Garda, e ricordo un momento in cui ad un televisore acceso si è radunata un sacco di gente e anch'io sono accorsa a vedere quello che sembrava un film.
La sensazione più ricorrente nel ricordo era la paura, paura di come avrebbero potuto rispondere gli Americani a questo, "e se decidono di dichiarar guerra?!".

Nel marzo del 2003 frequentavo il primo anno di università e ricordo il giorno in cui gli Americani iniziarono ad attaccare Baghdad, quel giorno avevo lezione di Economia Politica, al dipartimento di Scienze Politiche, arrivata all'incrocio di Piazza Antenore mi sono chiesta se sarei mai riuscita a raggiungere l'aula... Gli studenti manifestavano contro l'attacco e invitavano docenti e studenti a stare al picchetto con loro. Io ero abbastanza scettica sull'utilità della manifestazione e soprattutto non capivo niente di economia (come tutt'ora!), quindi cercavo solo di raggiungere l'aula per vedere se il prof faceva lezione!

La lezione iniziò con la solita mezz'ora di ritardo, ma dopo pochi minuti i manifestanti entrarono (pacificamente, eh!) nell'aula per chiederci di uscire a manifestare con loro. Nel botta e risposta tra professore e studenti venne fuori l'undici settembre e il professore ci chiese: "sapete cos'è successo l'undici settembre?" Beh, chi non lo sapeva?! e uno di noi: "di quale anno?!"

Avevo già letto La Casa degli Spiriti e studiato a scuola Salvator Allende, ma ignoravo che la data di quel 1973 fosse proprio l'undici settembre.
Augusto Pinochet con l'appoggio delle C.I.A. porta termine il suo colpo di stato al seguito del quale instaura una dittatura. In quegli anni, una parola racconta la storia cilena: desaparecidos, scomparsi. Gli oppositori del regime semplicemente scompaiono.

Molti anni dopo, nel 1998 viene arrestato per crimini contro l'umanità. Nel 2000 finiscono le battaglie contro la sua immunità diplomatica, ma le sue condizioni di salute lo preservano da un serio processo.

Oggi è l'undici settembre, e uno non se lo può dimenticare anche se come me sa che giorno è solo se ha un esame da fare, perché alla TV ci sono mille speciali sulla caduta delle torri, mille memoriali ed eventi che ci riportano indietro di 7 anni.
Porto rispetto ai 3000 morti delle torri gemelle, e penso che nessuno meriti di morire così, ma ai più di 3000 morti e scomparsi del governo Pinochet, chi porta rispetto?!
Desaparecidos anche dalla nostra memoria?!

martedì 9 settembre 2008

Aggiornamenti!


Purtroppo ho poco tempo per vagare libera nella blogosfera... no, non per gli esami, perchè Facebook mi sta togliendo la vita, ci passo delle ore!!

Però ho pensato di aggiornare il mio blogroll, perchè tanto poi ci sono una serie di blog su cui vado a leggere spesso e volentieri e allora anche se non ho la presunzione di averli tra i miei lettori (fa molto Manzoni, i miei 10 lettori, eh!) ne posso sempre consigliare la lettura.

Uno in particolare l'ho letto nei miei vasti giri ( e non ricordo più come ci sono arrivata) e mi ha fatto morire dal ridere: Nella mutanda di Miranda! Non vi anticipo niente, ma direi che è un esperimento sociologico di tutto rispetto!!
"Se me lo dicevi prima" è l'unico rappresentante del mio blogroll che mi conosce di persona, quindi anche se ultimamente immagino siano presissimi dal trasloco meritava senz'altro un cenno! Comida, sua moglie mi ha conquistato con foto di meravigliose leccornie che poi ho provato a riproporre a casa mia, e se avete una cena da organizzare e vi serve un consiglio fate un salto da quelle parti, successo assicurato!
"Soffiando via la polvere" è il mio appuntamento giornaliero con il buon umore, 5-6 post al giorno scritti con una leggerezza tutta da invidiare!

Sono tutti blog che leggo molto e su cui scrivo poco, ma che mi faceva piacere condividere con i tranquilli avventori in cerca di cose buone!

venerdì 5 settembre 2008

Oltre al danno...

Stamattina ho affrontato il secondo giorno degli scritti di tedesco: dopo le 5 ore di composizione di ieri, oggi 4 ore di traduzione!
Fin qui niente di particolare (a parte le facce sconvolte che avevamo noi povere studentesse...), ma quando mi arriva il foglio vedo che l'articolo, tratto da La Repubblica è questo.
Che la nostra simpatica Dozentin avesse voluto mandarci qualche messaggio subliminale, del tipo "non è colpa vostra, vi disegnano così"?!

mercoledì 3 settembre 2008

Domande e risposte

foto from flickr
Stamattina mentre mi avvio al binario per prendere il treno con un mio amico incontrato per caso, sempre per caso, incontriamo un signore di mezza età che lui conosce (ma io no!) e che dopo che ci siamo seduti in treno (miracolo tre posti vicini sul treno delle 8!) mi viene presentato.
Il Signore in questione ha 2 figlie (16 e 21 anni) e vive regolarmente a Londra dove ha una sorta di negozio di alimentari/ristorazione da quello che ho capito. Dai discorsi capisco anche che ha delle particolari convinzioni sulla vita (sua e degli altri) e che si sovrastima per l'educazione data alle sue giovani ragazze. Avrebbe quindi una serie di consigli da dare all'umanità intera (e al popolo italiano in particolare) su come si educano i giovani e apporterebbe significativi cambiamenti nella gestione statale dell'educazione (ci si chiede perché non l'abbiano preso al ministero dell'istruzione!).
Già, perché lui sa! Cosa?! Molte cose, anche se non le ha mai studiate, anche se la sua formazione si ferma alla scuola alberghiera! Perché lui si è formato all'Università della vita, e anzi con un moto di orgoglio asserisce, ad un certo punto, che se gli dessero una cattedra all'Università saprebbe ben lui cosa insegnare (Dio ce ne scampi per fortuna non ci siam sognati di chiedergli cosa!).

Io evito quanto posso di intervenire nella discussione, a domanda rispondo, ma niente più! Ogni tanto mi chiede qualcosa, tipo cosa studio, "Ah, lingue, allora il tuo inglese sarà ottimo!" (Sì in effetti ho un buonissimo inglese, ma non per questo me ne vado in giro a sproloquiare a vanvera, io!), "Potresti venire a fare la baby-sitter in qualche famiglia, cercano sempre delle ragazze affidabili..." (ma pensa, per fortuna che me l'hai detto tu che posso andare a fare la ragazza alla pari all'estero, sennò stavo ancora qui a chiedermi quando sarei potuta andare a Londra...), "Se vieni a Londra viene da me" (come no, dopo tutto ci conosciamo da ben 45 minuti e abbiamo fatto tutto in viaggio in treno insieme! sicuro che vengo da te, anche perché ti ho solo appena spiegato che mia zia abita in un angolo di paradiso a un'ora scarsa di treno da Londra!!)

A me la gente così, che nella vita ha tutte le risposte, fa un po' paura, non saprei dire perché. Soprattutto mi lascia sempre stupita il fatto che muoiano dalla voglia di spiegarti il mondo (che gentili!). Io dalla vita per ora ho ancora molte domande, intravedo qualche strada aperta, ma preferisco avere risposte da cercare, e magari in rare ed emozionanti occasioni da condividere! E soprattutto non mi sentirei mai in dovere di spiegare a nessuno quali siano le risposte per tutto!

lunedì 1 settembre 2008

Vanitas vanitatum et omnia vanitas...

foto from flickr
Lo devo ammettere, se c'è un contatore sul mio blog e se mi sono presa la briga di andare a vedere da quali parti d'Italia si può finire su queste pagine (v. Feedjit sulla destra dello schermo) è sicuramente per una subdola forma di vanità.
Che poi mi rendo perfettamente conto del fatto che la maggior parte dei naviganti finisce qui cercando tutt'altro, tutti quelli che finiscono a leggere un post intitolato "capelli bianchi" in realtà stanno cercando dei rimedi per nascondere i segni dell'età (c'è davvero bisogno di internet per farsi la tinta?!) e chi si è imbattuto nel mio oroscopo del giorno, spero non abbia pensato di leggere davvero il proprio destino nelle stelle! C'è da dire che chi vuole vedere che opinione di noi hanno all'estero, non casca malissimo, ma con informazioni un po' datate...
Poi c'è chi in generale cerca delle "idee sparse", non saprei proprio per quale motivo, e trova le mie (sorry)! E qualcuno ancora più precisamente cerca un' idea di come ci vedono dall'estero... macchinoso, ma il risultato è sempre quello! C'è anche chi cercava un idea per oggi sposi, ma non ha trovato consigli su come organizzare il proprio matrimonio!
Poi ci sono alcuni affezionati lettori (pochi eh!) che giungono dal loro blog o dal mio profilo per un commento lasciato in giro per il web...

Non che pubblichi con l'idea di ingannare le ricerche su google, ovviamente, ma spero poi che anche se delusi dal non aver trovato ciò che cercano, si fermino comunque a leggere...

venerdì 29 agosto 2008

Che storia la Cina!


Abbiamo guardato tutti le Olimpiadi! Di nascosto sbirciando la TV, leggendo sui giornali i risultati e guardando le foto. Oppure apertamente, seduti sul divano con la guida ai programmi in mano, perchè "così non mi perdo i miei sport preferiti!". Che poi io vorrei un po' sapere chi diavolo si fila il ping pong (ops, tennis tavolo!) durante i restanti tre anni, ma le specialità olimpioniche ce le siamo ben guardate! E le cerimonie?! Spettacolari! che bravi 'sti cinesi, certo sono avvantaggiati perchè a essere un miliardo e passa, hai voglia trovare i figuranti! Però la cura nei dettagli, i giochi di luce e tutto il resto, che roba! da restare a bocca aperta! Abbiamo avuto anche gli speciali sulla Cina, sulla sua storia, le sua tradizioni, e abbiamo scoperto (se qualcuno ancora non aveva sentito parlare di Marco Polo!) che ha una cultura plurimillenaria, che a tratti ancora sopravvive. Sì, in queste Olimpiadi, oltre all'amore per lo sport, abbiamo scoperto anche questo grande paese!
Nel frattempo qualcuno ha sentito qualche parola a proposito del Tibet?! Avete per caso visto qualche immagine dei monaci dalla tradizionale veste arancione?!
No.
Fenomenali 'sti cinesi! Anche nella censura!

giovedì 28 agosto 2008

Ci sono anch'io!


Mi sono fatta un profilo su facebook...

Dopo un paio di inviti e un po' di titubanza perchè mettere i miei dati in internet mi fa sempre un po' effetto... l'ho fatto anch'io! adesso oltre a un blog, un account messenger, uno su delicious, uno su flickr, uno su picasa e uno su bloglines ho pure una pagina su facebook!

Diavolo, sto diventando una donna tecnologica!

Il primo pensiero che hai su questi nuovi "aggeggi" è : così mi tengo in contatto con i miei amici distanti! Solo che poi nella pratica con David che sta in Chile non ci parlo un granchè, ma lascio messaggi a Ilaria che abita a qualche centinaia di metri da me e lavora a una quarantina di chilometri da qui... boh! Alla fine questi nuovi strumenti (usiamo un termine che la mia prof d'inglese gradirebbe...) mi incuriosiscono e chissà mai che ne possa venire fuori davvero qualcosa di utile! Per ora riece solo a farmi perdere ulteriore tempo, attività in cui eccellevo anche prima dell'avvento del Web!

giovedì 21 agosto 2008

Back home!

Sono tornata! Non solo nel senso che ho rimesso piede in casa mia, questi 10 giorni mi sono davvero serviti a riprendere contatto con me stessa. Avevo un po' perso di vista le cose che davvero per me sono importanti, e passare questi giorni insieme ai miei ragazzi e a delle persone che mi vogliono bene, che mi hanno aiutata incoraggiata, che hanno riso insieme a me e che mi hanno offerto un appiglio, mi ha davvero fatto bene!

E' sempre difficile tornare a casa e spiegare a qualcuno come un'esperienza del genere ti aiuti a cambiare, e infatti non ho la pretesa di farlo qui, ma ho bisogno di esprimere quello che sento in questo momento.

Ho ancora la mente un po' annebbiata dal ricordo e dalle belle giornate che ho trascorso. Anche il tempo è stato clemente e abbiamo visto pioggia solo un giorno. Mi porto a casa anche un po' di pensieri confusi, sensazioni a cui faccio fatica a dare un nome, che non riesco ad allineare nella mia mente. per ora mi va bene così, so che tra qualche giorno riuscirò a vederle con distacco e a farle mie.

Sono tornata a casa, sono tornata alla mia vita.

giovedì 7 agosto 2008

Si parte!


Due anni fa ho fatto una vacanza abbastanza classica: aereo, valigia, 10 giorni ospite di una mia amica in Germania. Durante il giorno facevamo le turiste andando in visita alle città vicine alla meravigliosa Tubinga.
Prima e ultima volta che mi faccio una valigia, mi sono detta al ritorno!
Non sono in grado, ho portato un sacco di roba inutile, e al ritorno ho rischiato di decidere se imbarcare me o la valigia!
Non sono abituata! Per le vacanze che di solito faccio io si fa lo zaino, non la valigia, e poi si dorme in tenda e non sul letto, ci si fa da mangiare sul fuoco, e la civiltà per un po' la si lascia fuori...
Domenica parto per una di queste mie "vacanze" ( che poi chiamarle davvero vacanze non si può perché vado via con una ventina di adolescenti di cui mi devo occupare...). Ho già iniziato a dormire sonni disturbati perché sono in ansia di aver preparato tutto quanto ogni mattina mi alzo e faccio mentalmente il conto di quello che devo ancora fare!
Si potrebbe dire che più che una vacanza è un lavoro, ma io non sono d'accordo, perché mi diverto, e apprezzo ancora la possibilità di stare a contatto davvero con la natura per una decina di giorni, di poter camminare tra i monti, respirare un'aria diversa, e adattarmi all'ambiente in cui sono. Perché la montagna non mente, non finge, e alle volte non perdona, bisogna portarle rispetto sempre, e non si può non rimanere a bocca aperta ogni mattina quando la si ammira mentre esco dalla tenda.
Poi lo so che maledirò i giorni di pioggia perché mi faranno ripensare tutto il programma o che altro, e che certe mattine vorrò rimanere al caldo nel saccoapelo, e certe altre penserò "chi me lo fa fare?", ma so anche che tornerò con il sorriso, stanca ma felice, e con negli occhi i sorrisi dei miei ragazzi.
Pronti?! Si parte!!

mercoledì 30 luglio 2008

Le antiche gioie...

foto from Flickr
Una delle mie gioie più grandi di bimba era andare a prendermi i libri. Ovviamente essendo bimba e nullatenente non li compravo! salivo al primo piano in casa di mia nonna, da lì aprivo una porticina che portava a delle scale di legno un po' traballanti che davano acceso all'ultimo piano della casa, da lì cercando tutte le luci possibili dovevo andare nella stanza del sottotetto dove negli scatoloni polverosi trovavo i libri di mio papà.
Era già incredibile fare tutta quella strada quatta quatta, poi lassù, nell'operazione della scelta nessuno poteva disturbarmi perché in quella stanza non arrivava nessuna voce della casa.

In realtà però il mio primo romanzo arrivò dalla biblioteca della mia scuola elementare (si usava allora il sabato come giorno della biblioteca in cui i bambini si prendevano un libro, chissà se lo fanno ancora), ed era... ahimè, Piccole Donne! Lo so, un po' banale...

Ma io considero il mio primo romanzo il Corsaro Nero! Sono stata nella piazza di Maracaibo cercando di non farmi prendere dal governatore Wan Guld, ho attraversato le foreste tropicali con Carmaux e Wan Stiller, e con loro ho visto piangere il temibile Corsaro Nero (la frase con cui il primo libro chiude è "guarda lassù, il Corsaro Nero piange").

Che nostalgia... il primo libro è un po' come il primo amore, no? Nella memoria rimane sempre il più bello...

martedì 29 luglio 2008

Lo so...


Che vergongna!! sono in vacanza, dovrei avere un sacco di tempo per scrivere e un sacco di cose da scrivere, ma tra un po' di voglia di riposare e che sono intrigatissima a preparare il campo estivo non ne vengo proprio fuori. Appena mi decido a fare il mio dovere e fare tutto quello che ho lasciato indietro arriva subito un'altra scamionata di roba da fare...

Lo so, sono tutte scuse, in realtà se volessi il tempo lo troverei...forse sono a corto d'ispirazione, perchè se dopo una multa in treno per non aver obliterato il biglietto (dannazione, sono abituata con l'abbonamento, oblitero ogni tre mesi!!!), non ho scritto niente, vuol proprio dire che qui siamo a corto di estro!

Prima del 10 (che parto) tento di rifarmi...

sabato 19 luglio 2008

è sbocciato!


Il mio regalo di compleanno è sbocciato (ci ha m
esso un po' eh!). E' un ibiscus giallo del Delta, fa un fiore enorme rispetto alla pianta che è molto più piccola, e dura solo 24 ore, dopodichè si richiude immancabilmente e bisogna aspettare il prossimo fiore! Però che colori eh?!


venerdì 18 luglio 2008

Un regalo di cuore...

foto from flickr

Mi piace molto cucinare. Mettere in movimento le mani per preparare qualcosa per gli altri, vedere gli ingredienti che prendono forme e colori diversi, sporcarmi le mani impastando sono sensazioni che mi piacciono molto.
Ho imparato a cucinare osservando mia nonna, nel gioco di bambina di imitare i suoi movimenti ho imparato come si impastano le lasagne (che ci faceva ogni domenica), come si prepara il ragù, come tagliare le verdure e metterle via per l'inverno, come si fa la besciamella... e tante altre cose.
Poi mi è presa la mania di sperimentare cose che non avevo imparato, alle prime volte con risultati anche infelici, poi ho imparato a capire come si possono mescolare gli ingredienti, cosa va bene con cosa, e cosa no.

Casa mia è piccina, quindi l'unica occasione che ho per cucinare per i miei amici è quando facciamo una festa da qualcuno e porto qualcosa. Però devo limitarmi a ciò che è trasportabile, per cui mi sono specializzata in torte salate e salatini vari.

Ieri sera con la casa libera e appuntamento con due amici ho colto l'occasione e li ho invitati a cena (in 4 ci si sta...), purtroppo era un invito dell'ultimo minuto e il pomeriggio ero d'accordo per andare in piscina così non ho potuto dedicare molto tempo alla preparazione della cena, ma non è venuta male.
Loro mi hanno ripagata delle corse fatte per preparare tutto e anche la sottoscritta, con la loro incredibile allegria ed una bottiglia di buon vino che non è sopravvissuta alla serata. Mi diverto un mondo con loro, e ieri sera volevo in qualche modo ripagarli dell'allegria che hanno portato nella mia vita, mi fanno ridere con spensieratezza e con loro sto proprio bene, forse la moneta era piccola al confronto, però era la migliore che avevo...

mercoledì 16 luglio 2008

L'anno che dovevo fare il diploma in conservatorio c'era il primo masterclass di chitarra flamenca. La cosa mi suonava interessante e decido di partecipare e neanche da semplice uditrice, ma da allieva effettiva. Pensavo che i professori in Spagna fossero come quelli i Italia, invece... ho scoperto che vale proprio la pena andare in Spagna a fare un corso di flamenco!!



Mi è tornato alla mente perchè in questi giorni passa per tv una pubblicità di una marca di valigie su cui balla un meraviglioso Joaquin Cortes! Meraviglioso!! Io non riesco a non bloccarmi con la bocca aperta davanti al televisore... Poi quando dice "Mas forte" potrei svenire...

Beh, quell'anno ho capito che la chitarra flamenca non fa per me, troppa improvvisazione per la sottoscritta che ha bisogno di processi di apprendimento chiari e ben definiti, di spartiti su cui fare dei solchi con la matita e di ferree regole (de eludere sistematicamente), però devo ammettere che il flamenco esercita su di me ancora un certo fascino...

lunedì 14 luglio 2008

Pure un premio?!?!?!?!

Torno dalla mia breve ma piacevolissima vacanza e trovo questo premio ad aspettarmi!! Grazie a Bartelboom che mi legge e mi commenta dai primissimi esordi di questo angolo di web!

Sono andata a rileggere le regole di questo premio, allora, una volta citato chi me l'ha assegnato dovrei assegnarlo come al solito ad un numero vergognoso viste le dimensioni del mio blogroll. Allora lo rigiro ad una sola persona: Mary.

Il suo è un blog molto divertente in cui mi sono imbattuta agli inizi di questi giri nella blogosfera, è sempre uno dei primi che controllo quandomi collego, ma oltre ad esere una ragazza molto spiritosa sa anche scrivere cose interessanti e alle volte profonde. Condivido con lei l'amore per Baricco e alcuni altri autori per cui ho sempre molti motivi per fare un salto a trovarla!
Ecco il mio dovere l'ho fatto, adesso tocca a qualcun altro!!

giovedì 10 luglio 2008

Unplugged!!

foto da flickr
Non nel senso della musica acustica, ma nel senso che mi concedo un week-end di pace, lago e risate. Una mia amica mi offre la possibilità di andarla a trovare sul lago di Garda e di passare qualche giorno insieme. Ho già preparato la lista di libri che leggerò nel lunghissimo viaggio in treno che mi attende. Una meritata pausa dopo questa sessione di esami che mi ha tolto abbastanza energie e voglia di studiare...

Quindi stacco la spina, per un paio di giorni mi dimentico delle mille cose da fare che ho, mi dimentico anche che a settembre mi attende una sessione altrettanto spaventosa, e egoisticamente mi dedico solo a me stessa, al mio relax totale!!

Ma soprattutto me ne vado al fresco prima di sciogliermi completamente!!

mercoledì 2 luglio 2008

L'ho presa bene!


Giusto in questi giorni, stavo riflettendo sul fatto che ultimamente gli esami universitari mi fanno meno effetto. Non che sia mai stata una di quelle che perdono la vita dietro l'università, studio, sì, ma non mi ammazzo di lavoro. Anche al liceo, per esempio, avevo un orario massimo di studio: le sette di sera. Oltre, non ho mai studiato, e quando mi imponevo di farlo ripartivo alle 8 30 per fermarmi alle 9 30.

Però all'Università, soprattutto i primi anni andavo parecchio in paranoia per gli esami, prima di quelli più impegnativi giravo per casa tipo zombie e guai a chi mi rivolge la parola, vagavo ripetendo frasi del tipo "Tanto mi boccia!", riempivo la camera di libri, fogli appunti, post-it e quant'altro... Arrivata all'appello (se era orale mi iscrivevo per ultima e lasciavo il mio posto a chiunque, anche il bidello...), iniziavo a pensare seriamente di tornamene a casa, o pensavo, se mi da un voto basso e non voglio accettarlo, ma poi so già che lo accetto...

Ultimamente no, studio con un po' più moderazione, se mi scappa una riga, pazienza, mi iscrivo agli esami anche come prima della lista, e dormo sufficientemente serena la notte!

Ecco, quello che è successo stamattina sembrava confermare un mio buon livello di autocontrollo, sì, perché mi hanno bocciata ad un esame orale, che in sé è già una cosa un po' brutta, ma ero particolarmente colpita nell'orgoglio dato che era un esame di letteratura (materia in cui sono sempre stata brava...). Così quando sono uscita dall'aula, mi son detta "Beh, Claudia, vedi che ultimamente ti stressi meno per gli esami, l'hai presa bene!". Sì, sì, l'hai presa bene...
Telefono alla mia amica con la voce rotta spiegandole il disastro di un interrogazione in cui dopo la prima domanda vengo rispedita al mittente, poi chiamo a casa e giù lacrime, in stazione aspetto il treno e ogni 5 minuti soffio il naso (no, ma è l'aria condizionata, perché in realtà l'ho presa bene!), per il viaggio in treno provo a comprareVanity Fair, nel tentativo di stendere quei pochi neuroni che mi son rimasti, ma senza grossi risultati. Poi torno a casa e appena chiudo alle spalle la porta ricomincio a piangere, mio papà mi guarda come per dire "se anche volessi dirti qualcosa, non potrei mai infierire!", poi tenta con frasi della serie "è solo un esame non casca mica il mondo", "tanto a settembre lo puoi rifare!", "almeno adesso hai capito cosa vuole", che non migliorano la situazione.
Provo a distrarmi, e mi butto sul letto con un libro di Pennac, l'idillio dura pochi minuti, poi le fontane riprendono (no, ma l'ho presa bene, ho imparato a gestirla sta cosa degli esami, sì, sì!), quindi decido di farmi una doccia, acqua su acqua, male non può fare!
Esco dalla doccia, e siccome non ho pranzato perchè avevo un groppo allo stomaco (ma sarà il caldo perchè ormai accuso molto meno il colpo per gli esami universitari...), cerco qualcosa di iper-calorico che mi dia soddisfazione e mi faccia sentire molto in colpa dopo...
Adesso sentire il rumore della macchina che potrebbe essere qualche familiare che rientra e magari mi chiede "com'è andata stamattina?", mi fa già sentire il magone e mi sa che si riaprono i rubinetti...

no, ma a parte questo... L'ho presa bene!

domenica 29 giugno 2008

che?! Meme?!

mi piazzo sonnecchiante davanti al computer e leggo il commento di Mary che mi ha lanciato un meme: indicate due personaggi, uno letterario ed uno cinematografico, di cui potreste innamorarvi".

Allora, iniziamo dal personaggio letterario. Tanto per vagliare i miei autori preferiti, se di Baricco sono innamoratssima da tenera età, c'è da dire che i suoi personaggi maschili sono un po'... Di Hervè Jouncour non mi innamorerei mai. Come si fa a non capire di aver una donna fantastica come Hélèn al fianco e struggersi per una che sta dall'altra parte del mondo... Thomas mi ha tentata, ma sebbene dal punto di vista narrativo è giusto che lui insegua la sua vendetta e non l'amore, dal punto di vista di Elisewin è un rimanerci con poco niente, eh! Bartelboom fa una tenerezza incredibile, ma si rischia di passare la vita a farsi rincorrere... (poi ho pure una sorella che dicono mi assomigli molto...) meglio di no!

Pensando ai libri che sto leggendo ora... è un disastro! Personaggi kafkiani neanche nominarli! Per l'atra parte il conte Kari di "der Schwierige" è un po' un eterno indeciso in campo sentimentale (e di indecisa ci sono già io, e vedendo quanto ho scritto fin qua mi pare evidente!)... Forse, forse di Mattia Pascal mi sarei innamorata, ma solo nel momento in cui si alterna nel visitare la madre e la figlia malate e non riesce a scegliere a chi stare vicino perché ama entrambe, e nella strada da una casa all'altra si addormenta vinto dalla stanchezza e così non riesce a stare né con l'una con l'altra. Le debolezze umane commuovono sempre. Però in effetti mi innamorerei (e forse mi sono innamorata) di quegli uomini forti (si ripetono come figure nei vari romanzi) alla Esteban Trueba nei romanzi della Allende. Quegli uomini con il volto rigato di fatica, le mani sporche di terra e sassi che hanno lavorato una vita, quegli uomini duri e puri che si piegano per amore di una donna che sanno definire come "un angelo distratto che passando mi rubò l'anima", che sposano una creatura fragile come Clara, e passano la vita ad amarla senza mai comprenderla del tutto. Che poi si ri-innamorano delle loro figlie e nipoti, le rinnegano e poi le tirano fuori di prigione. Sì, nonostante tutte le sue contraddizioni, di un Esteban Trueba mi sarei potuta innamorare.

Passiamo ai film, e qui la faccenda si complica, perché adoro in generale tutti (o quasi) i personaggi di Hugh Grant, ma poi non so bene nella realtà se riuscirei ad innamorarmi davvero di loro. La cosa che mi frega sempre (nella vita, perché io film non ne faccio) è che mi innamoro di chi mi fa ridere... comunque per evadere in fretta la questione diciamo che mi sono innamorata recentemente guardando un film e quindi scorrete verso il basso e troverete la risposta!!


Adesso dovrei segnalare 6 persone 3 maschi e 3 femmine a cui girare il meme, ma il mio blogroll non me lo consente, quindi ne cito 2: Lieve, e Bartelboom. Spero che accetteranno di buon grado questa nomina!