domenica 27 aprile 2008

'C'è solo la strada su cui puoi contare...'

Ieri era proprio una brutta giornata... Non c'era penna o chitarra che tenesse, perché i pensieri in gola erano troppi per suonare e non trovavano una forma scritta... metereologicamente parlando però giornata meravigliosa, allora trovo l'unico meccanico aperto, al volo mi faccio cambiare i pedali della mia mitica mountain bike (ce l'ho da quando sono piccola, mio papà non ha mai avuto il concetto delle cose "per bambini" e mi ha comprato una bici come si deve quella volta...), gli faccio dare una gonfiatina alle ruote e dopo pranzo parto, destinazione dalla mia amica Elena, che abita 20 km da casa mia, ma che ha sempre tempo per ascoltarmi...

...avevo bisogno di un po' di strada e quella che scelgo per arrivare a casa sua alla fine è l'ideale, niente ciclisti della domenica, perché non costeggia l'Adige, ma passa per campi e case, e un fiumiciattolo che non è proprio un bel vedere, ho bisogno di fare un po' di fatica, di stringere i denti non perché non voglio far scendere lacrime. Non c'è nessuno in giro, è ancora presto, e siamo io, la mia bici che non mi ha mai tradito, e con cui ho fatto più di 200 km in Austria, e un po' di musica che mi son premurata di portar via con me. Sono stata anche più veloce del previsto, e arrivo per la mia sosta e le mie 'ciacole'.

Elena non fa domande, ascolta, quello che ho voglia di raccontare racconto, quello che non so spiegare neanche a me stessa, non me lo chiede. Mi scruta, per capire cosa ho bisogno di sentire, e poi mi fa uno di quei suoi sorrisi... Io cerco spiegazioni al fatto che sia una giornata così nera, racconto cercando di spiegarmi, ed evitando parole inutili, e alla fine rimango solo con i miei "...non capisco..."

Poi, visto che ci sono faccio altri 5 km nella stessa direzione e vado a trovare mia zia che è in casa di riposo, e io (scandalo!) vado così poco da lei, ma ormai pedalata più, pedalata meno, che mi costa? La trovo tranquilla, sufficientemente lucida, a parte che mi parla di mia nonna (sua sorella) che è morta 8 anni fa, ma lei non se lo ricorda, però mi ha riconosciuta, e quando le ho detto che son venuta in bici ha capito che ho pedalato per un bel po', poi la saluto (me racomando, far la brava, e no far combatare), giro la bici e ripedalo fino a casa...

Il vento è contrario stavolta, quindi ci metto un po' di più a tornare, di metter la marcia più alta non se ne parla, perchè già faccio fatica così... Torno stanchina a casa, due parole con la vicina che è al balcone, e poi per fortuna la casa è deserta, così sto un po' sola...
La strada non tradisce mai, aiuta, però questa volta non molto, tornata a casa i pensieri non si schiariscono nella mia mente, ma almeno ho sfogato un po' di energie, e ho raccontato un po' di me a qualcuno, non so come mai, ma certe cose sembrano meno pesanti se le condividi, ed è così anche per me, ho condiviso un fardello, e ci ho guadagnato un abbraccio e un po' di comprensione, ma portarlo al di là della salita, quella è un'altra storia...

venerdì 25 aprile 2008

Incastrata...


Letteralmente e incredibilmente... da un esame di letteratura tedesca (anzi, magari mollo il computer e mi metto a studiare, eh!) su quest'uomo incredibile che è Kafka. Intendiamoci, non nel senso migliore dei termini, perché... non mi piace! La metamorfosi l'hanno letta tutti e non l'ha capita nessuno, e va beh, ma provate a farvi un giro su "La colonia penale" (Die Strafkolonie) e poi ne riparliamo, non sono neanche riuscita ad arrivare alla fine!

Niente scampo, da questo corso, tenuto da una docente che adoro, che è bravissima, perché alla fine rende interessante la cosa e a lezione (anche se all'alba) ci vado volentieri. Ma essendo impegnata con quest'uomo dalle mille turbe psicologiche, di cui il complesso di Edipo è solo una millesima parte, non posso leggere nient'altro, sennò faccio casino, e all'esame chissà che le dico!

Unica parentesi positiva della situazione è che questo impiegato della Praga di mille anni fa scrive un tedesco comprensibile anche per me povera studentessa che ha avuto la malaugurata idea di iniziare a studiare tedesco all'Università, niente arzigogolii alla Thomas Mann, e un chiaro Hochdeutsch novecentesco...


Devo venirne fuori viva!!!!!!!!!!!!!!

martedì 22 aprile 2008

passaggi

Ripensando ai libri che leggo, e a quelli che ho letto, non riesco ad individuarne uno più bello degli altri, ma riesco a individuare con estrema certezza quello che ha segnato il passaggio nella mia adolescenza: La Casa degli Spiriti di Isabel Allende.
E' un libro bellissimo, narrato meravigliosamente, come forse sanno fare solo gli scrittori cileni, che narra una saga familiare al limite del surreale, una bambina che parla con i morti, una ragazza bellissima con i capelli verdi che nessuno osa avvicinare, e per la quale un uomo passerà la vita in miniera, per poi perderla prima ancora di averla, ma d'altra parte non ci si può innamorare degli angeli... Una figlia ribelle, e una nipote che nella rivoluzione sceglie l'amore.

Ma parla anche di quei giorni terribili che sono stati quelli del golpe di Pinochet, della cattiveria degli uomini che si abbatte sulle vittime più innocenti, su chi non sa difendersi ma prova a farsi forza, narra le debolezze umane senza mai giudicarle, e da un punto di vista così squisitamente femminile, che praticamente non si nota.

Ci sono molte donne in questo libro, donne che amano, che lottano, che vivono in un mondo alternativo, che soffrono, più o meno indirettamente, che fanno scelte difficili, ma che seguono sempre il loro cuore, che non mente mai!

Poi non saprei dire in che cosa ha segnato il mio passaggio, ma alla fine di questo romanzo, un pezzo della bambina che era in me se n'è andato... ma è volato via come un soffio leggero, e ho sentito la sua assenza quando avevo già fatto troppa strada per tornare indietro a prenderlo.

domenica 20 aprile 2008

Have you ever been in Venice?

Lunedì scorso sono andata a Venezia, non mi rendo mai conto di quanto meravigliosa sia quella città finché in treno non vedo qualcuno a bocca aperta che inizia già a Mestre a guardare fuori dal finestrino! Lunedì scorso era una scolaresca di 90 bambini inglesi tra i dieci e dodici anni (ammetto che il mio primo pensiero è stato "e che cavolo, io a dieci anni non andavo certo in gita a Londra!"), di fronte a me c'erano tre bimbe che si scambiavano le ultime informazioni prima di arrivare ("c'è un sacco di acqua", "non ci sono le macchine") e preparavano le macchine fotografiche per l'arrivo...























Abito sufficientemente vicino a questa meraviglia per andarci quando più mi aggrada, e tornare a casa in giornata, ma mi porto anch'io la macchina fotografica quando ci vado, e scopre sempre uno scorcio più bello.....























Ritrovo i profumi e i panorami di questa città che ho visto con la pioggia e con il sole, nelle cui piccole calli mi sono persa, scoprendo paesaggi quasi inusuali, che ho visto colorata come non mai nei caotici giorni del Carnevale (once in a lifetime you must see Venice during Carnival!), per le cui vie si sentono mille lingue e un solo dialetto, dove tutto splende e giri la testa in continuazione per essere sicura di aver immagazzinato tutte quelle meravigliose immagini...

Che fastidio...

Odio le parole dette e sospese nel vuoto, le frasi ambigue che non so decifrare, la mia mente che continua a chiedersi e interrogarsi su significati che non posso capire, cercare di scacciare un pensiero e trovarsi a pensarci ancora di più di prima, alimentare un'illusione che poi mi faranno ancora male, una volta ancora...

e dover aspettare una telefonata che non arriva...

sabato 19 aprile 2008

Ti rischiara la giornata...

Stamattina sono andata sulle rive del Po a vedere un boschetto dove ai primi di maggio organizzerò (non da sola, ovviamente, ma mi trovo nei panni della "responsabile") un evento per circa 300 ragazzi accompagnati da una quarantina di adulti.

Il posto è meraviglioso, e io e i due ragazzi, che hanno preso accordi con il comune per me, aspettiamo fiduciosi il vice sindaco della cittadina per gli ultimi accordi riguardo l'uso del posto. Fiduciosi, sì, ma io e la burocrazia non abbiamo mai avuto un bel rapporto, per cui troppe illusioni non me le faccio!

Ma pare che in questa piccola cittadina del ferrarese l'amministrazione comunale funzioni! mi trovo un ometto dall'aspetto un po' particolare (tipico in realtà del funzionario comunale, e per questo mi vien anche da sorridere un po'...) che ci mette a disposizione terreno e acqua (per il resto siamo autosufficienti) gratis, e quando penso ad alta voce al traffico che ci sarà di genitori, propone di far venire anche un vigile a darci una mano. E che alla fine del discorso è felice che per quel week-end di maggio ci accampiamo lì con le tende!

Son quelle cose che ti rischiarano la giornata, sarà che del mio comune sono un po' delusa, che valorizza poco quel poco che abbiamo in termini naturalistici; sarà che gli ho sentito dire "stiamo investendo molto per fare diventare quest'area di interesse naturalistico e turistico, per ora stiamo spendendo ma prima o poi tornerà indietro qualcosa, speriamo", e trovare dei comuni disposti a spendere sapendo che non vedranno tornaconti per un "lungo periodo" non mi pare più così scontato; sarà che la politica, quella che si fa lontano da me, che dovrebbe darsi da fare per il futuro del paese, ultimamente mi ha deluso a livelli altissimi...

Ma mi ha rischiarato una giornata già splendida!

venerdì 18 aprile 2008

Brown, are you sure???

Lezione d'inglese all'asilo, i nostri alunni hanno 4 e 5 anni, sono circa 20 e fanno lezioni di 40 minuti (comprese le scale per arrivare all'aula).
Giornata uggiosa, che vuol dire che non sono andati in giardino a giocare, che vuol dire che saranno o assonnati o fastidiosetti (e di solito propendono per la seconda...), io e la mia collega ci guardiamo prima della lezione:

- Che facciamo oggi?
-con quelli di 4? gli animal della farm?
-li abbiamo già fatti, abbiamo fatto anche i wild animal!
-facciamo ripasso?
-è tre volte che facciamo ripasso...
-disegno?
-disegno!

"Children, oggi coloriamo il disegno, così a fine anno ve lo portate a casa e lo fate vedere alla mummy e al daddy!"
(Il disegno è sempre una buona cosa, loro disegnano, tu li guardi, giusto che non si scannino per un colore, e il massimo dello sforzo è fargli scrivere il cognome sul foglio)
-Teacher, di che colore lo faccio il sun?
-(indovina...) Children, di che colore è il sun?
-(coro) yellow!
-Teacher, ma la rain la faccio brown?
-Brown?

giovedì 17 aprile 2008

Quasi quasi vado in Spagna...

L'altro giorno pensavo al film della Guzzanti "W Zapatero", e al fatto che la Spagna ha riconfermato il suo primo ministro...
Te credo! Loro quando decidono di votare a sinistra hanno una scelta possibile, ma noi?
noi, che Zapatero abbiamo??



domenica 13 aprile 2008

Dall'estero ci guardano e ci vedono così.../2

Vi risparmio la versione inglese che se volete andate a leggere qui, dato che è già abbastanza lungo di suo come articolo. Devo dire che mentre traducevo mi veniva un po' di tristezza...


Il leader più adatto? Silvio è tornato (e questa volta più oltraggioso che mai)


La campagna elettorale italiana ha tirato fuori il meglio di lui, o il peggio dipende se si considera il suo senso politicamente scorretto dello humor una cosa su cui non c’è niente da ridere.

Ritornano i giorni felici: Berlusconi sta per vincere ancora una volta le elezioni politiche. I giorni di fuoco di Romano Prodi sono praticamente finiti. All’ultimo sondaggio (nelle ultime due settimane di campagna elettorale non si possono pubblicare) la coalizione del magnate dei media, Il Popolo della Libertà, aveva tra i 5 e i 10 punti percentuale di vantaggio sul suo principale oppositore, il Partito Democratico di Walter Veltroni.

Qualcosa potrebbe ancora andare male, ma dalla prossima settimana il più divertente giullare d’Europa tornerà in posizione, cappello campanelli e sonagli ben attaccati, pronto a tenerci allegri per altri 5 anni.

Durante l’ultimo governo, dal 2001 al 2006, ha lasciato attonito il Parlamento Europeo paragonando un socialista tedesco ad un Kapò in un campo di concentramento nazista, nel momento in cui l’Italia aveva la presidenza Europea e Berlusconi avrebbe dovuto dare il meglio di sé.

Fece i complimenti per i suo aspetto al giovane e affascinante primo ministro danese in visita a Roma, e scherzando gli disse che pensava di presentarlo a sua moglie Veronica, dal momento che era addirittura più bello del sindaco di Venezia (un barbuto filosofo marxista), sottintendendo che i due avessero una relazione. ( si venne poi a sapere che la signora e il filosofo non si erano mai incontrati.)

Fece le corna da dietro la testa di un dignitario in una di quelle foto di gruppo per cui posano in continuazione i capi di stato, e mimò l’atto di sodomizzare il suo autista, mentre questi si stava chinando. Salutò all’arrivo Tony e Cherie Blair con una bandana sulla testa, che causò immediatamente speculazioni (poi risultate vere) sul fatto che sarebbe servita a coprire la cicatrice di un trapianto di capelli.

In un intervista allo Spectator affermò che Mussolini fu un dittatore migliore di Sadam Hussein, tutto quello che fece fu di mandare i suoi oppositori “in vacanza”. Chiamato a rendere conto delle proprie parole, prima negò di averlo detto, dopodiché affermò di aver ecceduto con lo champagne in compagnia dei suoi ospiti inglesi. Uno degli intervistatori, Boris Johnson disse che non avevano bevuto altro che “enormi quantità di te”.

Berlusconi è stato lontano dai riflettori, nei due anni del governo Prodi, si è diviso da quelli che erano stati i suoi alleati, è svenuto sul palco alimentando preoccupazioni sul suo stato di salute e sulla sua volontà di continuare in politica. Ha messo in scena una eruzione vulcanica in miniatura nel giardino della sua villa in Sardegna nel tentativo di attirare l'attenzione, ed ebbe un brutto momento di rottura con la moglie per il quale dovette scusarsi pubblicamente.

Ma dalla fine del governo Prodi, che aveva lungamente auspicato, è tornata quella luce nei suoi occhi e le affermazioni senza senso escono di nuovo dalla sua bocca. Ha anche iniziato a lavorare su una nuova serie di gag, mentre andava in giro per il paese ad assicurarsi il consenso elettorale, si è messo alla prova tra i suoi fan.

Segue qui una selezione, senza alcun ordine particolare. La destra ha tutte belle donne. "A sinistra non hanno gusto" ha detto "anche quando si tratta di donne". Quando Veronica gli diede del pazzo rivelò in pubblico di fuggire da lei nascondendosi sotto al letto. “Perché tutti i vignettisti mi ritraggono come un nano?" si lamentò. Era più alto, ribadì, sia di Putin che di Sarkozy. I problemi legali hanno rincorso la sua carriera politica fin dall'inizio, ma durante questa campagna elettorale ha trovato un nuovo modo di sbarazzarsi dei suoi fastidiosi persecutori: incriminarli. Giudici e avvocati dovrebbero far controllare periodicamente le loro facoltà mentali, ha detto. (Aveva precedentemente dichiarato che chiunque volesse intraprendere la carriera di giudice doveva essere "pazzo, pazzo, pazzo" questo era probabilmente il suo tentativo di liquidare l'intera categoria)

Dopo lo scandalo delle mozzarelle di bufala contaminate dalla diossina, molti politici si sono fatti ritrarre a mangiarne in abbondanza, per solidarietà con i produttori, ma Berlusconi ha dimostrato di avere più fantasia: a Napoli, la patria della mozzarella, dopo averla appena assaggiata finse di svenire agonizzante.

Per anni Berlusconi è stato trattato come un ridicolo politicante, ma nonostante i suoi miseri risultati da ministro in carica è già stato più duraturo di Tony Blair, del francese Chiraq, dello spagnolo José Maria Aznar e del tedesco Gerhard Schröder, se nel week-end vincerà le elezioni vedrà la fine del mendato di George Bush,e forse anche di Gordon Brown e Angela Merkel.

In Italia sarà nota come era Berlusconiana, e in Europa quella del Grande Vecchio, e ci sono buone possibilità che riesca anche in quella che dovrebbe essere la sua ultima aspirazione: diventare Presidente della Repubblica.

E' davvero plausibile che un uomo possa raggiungere tutto ciò semplicemente grazie alle sue doti di ammaliante e furbesco buffone? Anche in un paese anomalo come l'Italia deve esistere una spiegazione logica.

Berlusconi ha dimostrato a più riprese di essere in grado di convincere milioni di italiani che la vera soluzione ai loro problemi sta nel regno della fantasia, ed è una ricetta che sembrano tutt'ora preferire all'alternativa. I problemi dell'Italia richiedono un leader forte e in grado di prendere decisioni anche impopolari e di farle digerire all'elettorato, nella convinzione che tali decisioni pagheranno quando sarà ora di ri-elezioni.

Questo era stato l'approccio di Romano Prodi, che aveva iniziato a risolvere questioni importanti come il debito pubblico (quello italiano è il terzo più alto del mondo), o dell'Alitalia che era sull'orlo del fallimento, ma non era stato in grado di convincere gli elettori della sfida che stava affrontando, non abbastanza da sentirsi le spalle coperte da parte dei suoi alleati.

Prodi aveva tentato di aumentare quello che Freud chiamava principio di realtà, mentre Berlusconi porta avanti il principio del "piacere", e come nel '94 e nel 2001, sembra sia destinato a vincere. Non che offra soluzioni differenti da quelle dei suoi avversari, ma viaggia su una diversa lunghezza d'onda. Prodi ha disperatamente tentato di convincere la compagnia di bandiera che l'offerta di Air-France era l'unica soluzione possibile, che i soldi erano finiti, che non sarebbe arrivato altro aiuto dalle casse dello stato e che la compagnia sarebbe ben presto fallita con conseguente perdita di 19.000 posti di lavoro.

Berlusconi affermò che i termini dell'accordo erano "non solo inaccettabili, ma addirittura offensivi", ricordavano "l'atteggiamento tipico con cui si impongono i francesi". L'Italia rimanga in mano italiane, disse che una cordata di imprenditori si sarebbe palesata a breve, e che forse lui stesso avrebbe potuto prendere parte al salvataggio della compagnia. Questo era quello che volevano sentirsi dire, i sindacati rifiutarono la proposta di Air-France che ha girato i tacchi lasciando la compagnia ad un passo dal tracollo, Berlusconi e i suoi investitori fantasma, intanto, sono spariti dalla circolazione.

Berlusconi trova appoggio alle urne perché i suoi elettori vorrebbero essere ricchi quanto lui, possedere case e yacht in giro per il mondo, o poter avere favolose show-girl come Mara Carfagna ora candidata del suo partito, della quale ha detto :"Guardatela, me la sposerei se non fossi già sposato."

Questo apprezzamento gli è costato lo scontro con Veronica lo scorso anno, questo e il complimento alla ancor più notevole Aida Yespica, ex miss Amazzonia, "con te andrei dovunque".

Ma ciò che fa arrabbiare la moglie delizia migliaia di elettori, e li distrae dai propri problemi. La gente vota per Berlusconi per avere un'alternativa, un modo per esaudire i desideri, attaccati da quell'irrazionale sentimento per cui votare per lui distribuirà un po' della sua magia anche su di loro.

Ancora nel 2001, ha impacchettato e venduto come promessa la fantasia di riportare l'Italia ai tempi del miracolo economico. Il miracolo non arrivò. Tre anni più tardi gli elettori videro che non c'era molto dietro le sue promesse, e nelle elezioni di medio termine il suo partito perse 4 milioni di voti, passando da 11 a 7 milioni. Ma nonostante questo, 2 anni dopo tra le due coalizioni c'era uno scarto di soli 50.000 voti.

Ma eccolo di nuovo qui, all'età di 71 anni, lamapadato, con le rughe aggiustate, sempre sorridente, il suo pacemaker va forte, e lui combina ancora scherzetti oltraggiosi.

Una delle sue ultime uscite riguarda una vacanza di un mese dalle tasse per l'intera popolazione. "L'idea è quella di dare un mese di vacanza dalle tasse dopo tutto quello che gli ha fatto passare Prodi 'Il mese della Libertà'," ha detto a "Il Giornale" di proprietà del fratello. Ha poi aggiunto:"Probabilmente non riusciremo ad organizzarlo perché costerebbe troppo, ma come vedete la fantasia non ci manca".

Questa volta non prospetta neanche una nuova età dell'oro. Sarebbe inutile anche provarci: la crescita italiana è la più bassa dell'eurozona quest'anno, allo 0.3 percento, la metà di quello che aveva previsto Prodi. I problemi dell'Italia peggiorano di anno in anno: cresce il divario tra ricchezza e povertà e fra nord e sud. Per fare un esempio, circa il 20% delle famiglie italiane è costretta a vivere con meno di 1200 euro al mese.

Poi ci sono altri problemi tra cui: infrastrutture da ammodernare, sistema scolastico indebolito, forza lavoro sottopagata, invecchiamento della popolazione, sistema politico frammentario, burocrazia statale inefficiente, criminalità organizzata (la maggior industria italiana), un sistema legale straordinariamente mal organizzato, enorme debito pubblico e bassa produttività.

Ah, c'è dell'altro, grazie ad una legge approvata dal governo Berlusconi, è enormemente difficile ottenere la maggioranza al Senato, anche per un partito o una coalizione che abbia ottenuto un largo consenso. Questa "riforma, definita "spazzatura” dal suo stesso ideatore, fu il regalo d'addio di Berlusconi per il Governo Prodi. Ma ora il boomerang sta tornando indietro e potrebbe colpirlo dritto in faccia portando via anche a lui la maggioranza in Senato e rendendo difficile se non impossibile governare. Fate entrare il clown!

le parti evidenziate non sono mie aggiunte (andate pure a controllare) sono quelle che mi fanno capire che figura facciamo sulla scena internazionale...

sabato 12 aprile 2008

Attentato!

Ieri mi chiedono di andare a prendere un libro e io dove studio io c'è una magnifica libreria Feltrinelli. Allora entro e vedo libri su libri con sconti (se ne prendi uno è del 15% ma man mano che ne compri vedi che sconti), ma sono determinata: devo fare un solo acquisto!

Quel libro non c'è! panico, e adesso come faccio ad uscire senza neanche un libercolo?!
Ma ce l'ho fatta eh! E' stata durissima ma ce l'ho fatta!

P.s. non penso siano in tanti ad aver raggiunto in 2 anni più di due volte lo sconto da 30 euro con parecchi sconti intermedi...

giovedì 10 aprile 2008

Manca poco...

Il mio motto per le elezioni da quando ho acquisito il diritto di voto é: informazione riflessione azione (che poi è sempre osservazione deduzione azione, se a qualcuno suona familiare...), ma quest'anno sono un po' scoraggiata...

Ho anche preso in considerazione l'idea di non andare a votare (andando al seggio e dichiarando il non voto per non farlo conteggiare), ma non voglio arrivare a questo! Va contro molte delle cose in cui credo e non voglio dover fare una scelta del genere...

martedì 8 aprile 2008

Nostalgia

Stamattina ho fatto una delle lezioni di inglese più inutili della mia intera carriera scolastica (non solo universitaria!), sarà che è primavera e il mio umore è particolarmente instabile, sarà che stamattina avevo molto molto sonno... o forse no, perché questo secondo anno della specialistica sembra che non ce ne sia mezzo di corso che va come dovrebbe andare!
Mi mancano quelle lezioni che facevo al primo anno! Mi ricordo che aspettavo il mercoledì e le lezioni di letteratura inglese, adoravo la prof, una donna eccezionale che parlava di letteratura e di vita e di modi di leggere e di pensare e apriva mondi incredibili alla mia mente di giovane studentessa alle prime armi che prendeva appunti con la bocca aperta...
No, non voglio fare la donna vissuta, giuro, ma mi mancano quelle lezioni in cui tornavo a casa pensando...











Mi mancano anche le mie lezioni in Conservatorio, quelle mezz'ore a discutere di estetica con il mio prof. perché "sta roba non suona... non è scritta per chitarra... " "ma se la leggi così... e così..." "...ma questo pezzo con la cavatina non c'entra niente, a me piace finirla così!" "Ma Claudia non puoi portarla così all'esame! ...potresti studiare questo, a te verrebbe bene..."
Poi ogni tanto si finiva per parlare di tutt'altro, ma andava bene così...
Rivoglio quei professori lì, quelli che quando parlano della loro materia potrebbero muovere le montagne, quelli che finita la lezione se uno studente va a chiedergli qualcosa perdono anche il treno per rispondere...
Chiedo troppo?!

lunedì 7 aprile 2008

Lotte Mattutine

Da quando mio papà è in pensione ho perso uno dei piaceri della vita: alzarsi la mattina con il caffè già fatto e la casa vuota!

Stamattina non dovevo andare via presto e ho teso l'orecchio, aspettando ad alzarmi. Quando ho sentito la porta chiudersi, con calma mi sono alzata, ho preso contatto con il mondo e sono andata in cucina


Fredda! la caffettiera, e vuota!
Diavolo, tocca farlo a me anche stamattina!

venerdì 4 aprile 2008

Domande inopportune

Conversazione Skype con la ragazza dell'Università americana che mi è stata assegnata, tema: le elezioni e il sistema elettorale in Italia e in America.

Lei:
"Cosa pensi di Berlusconi?"

"....mmh..." (non riporto il seguito, tanto basta guardare un po' più in basso per capire!)

Lei: "Avete scritto una cosa sul forum sulle quote rosa, cosa sono? (glielo spiego, in inglese...) Cosa ne pensi?"

"...mmh..." (beh? oltre che della comunista volete anche farmi dare della femminista vecchia maniera?)

mercoledì 2 aprile 2008

Chiacchere

Non ho mai capito quanto universale sia il concetto di spriz!

La mia prof di Bologna diceva che uno dei due motivi per venire in Veneto era quello (l'altro era il Carnevale con le sue chiacchere, o crostoli, o gallani...), adesso vedo spesso la pubblicità che dice Happy Spriz... e quindi forse ormai ha una diffusione nazionale, però l'anno scorso ero a Piacenza e ho dovuto spiegare come farmi uno spriz con l'aperol (perchè c'è anche quello con il Campari).

La cosa di cui sono sicura è che un po' mi mancava.. torno adesso dalle due chiacchere davanti ad uno spriz mangiucchiando anche qualcosina, con una cara amica che non vedevo da un po', e quella sensazione di calore sul viso e di testa che ballonzola un po' dopo il primo momento, mi mancava...
Per me è il momento tutto per me in cui parlare e perdere del tempo a fare due parole insieme anche due sani petegolezzi, o le impressioni di un momento particolare vissuto da poco, o l'ultimo racconto divertente della settimana. E' un po come il caffè, solo che son già le undici:

"Ci porta due spriz all'aperol? Grazie!"