giovedì 19 marzo 2009

Dell'informazione, o quel che rimane...

Si fa un gran parlare di informazione in questo periodo. In tutti i modi, dileggiandola, dicendo che in Italia non esiste, dicendo che è in mano a pochi, e quant'altro...

Ci pensavo, e mi chiedevo: di quale informazione posso fidarmi?!
Domanda difficile. Da molti autorevoli giornalisti mi viene detto che troppo spesso l'informazione viene manipolata, cioè vengono date le notizie parzialmente, o senza aiutare a riflettere sulle reali conseguenze per noi cittadini, o addirittura alcune notizie non vengono date perché ritenute "scomode". Anche questa è informazione, e sono libera di crederci o meno. Tanto per chiarire, c'è chi sceglie di credere a Fede, e chi a Travaglio. Ora, io posso anche decidere di ritenere Fede, e chi guarda il suo telegiornale persone dallo scarso senso critico e totale mancanza di quello che viene chiamato principio di realtà. Però ovviamente altrettanto succederà a loro nei miei ( e di alcuni altri) confronti. No, non è un simpatico esercizio di logica, ho una vaga idea di dove voglio andare a parare...

A questo punto in questo mare di frasi e loro contrari che si trovano in giro un pensiero sorge nella mente di un cittadino che voglia essere informato: e se mi procurassi da solo le informazioni, le valutassi da me?! certo, è possibile, ma molto dispendioso in termini di tempo. E soprattutto, se il giornalismo, e i giornali sono nati è stato per fornire un servizio (che viene pagato) che sta proprio nell'informare. I giornali nascono nel secolo dell'illuminismo, in cui la ragione illuminava le menti degli uomini (o almeno questo si auspicava), e quale mezzo migliore per fare sì che ogni mente umana si formi la sua opinione a partire dal mero dato oggettivo.

Lo so. I dati oggettivi non ci sono. Il fatto stesso che te li comunichi un altro essere umano non garantisce sull'oggettività, ma penso che siamo tutti in grado di distinguere una notizia data in modo "equidistante" da una che non lo è!

In questa bagarre gigantesca io ho trovato ristoro su quotidiani esteri. Vi interessa qualcosa che è accaduto in medio oriente?! Leggete Robert Fisk, lui sì che è un giornalista, quello che ha scritto lui dopo la condanna di Saddam su Inghilterra e America, non so se qualcuno in Italia avrebbe avuto il coraggio di scriverlo!!

Però purtroppo per sapere qualcosa della politica italiana bisogna aspettare che il presidente del consiglio ne combini una delle sue... e non sono parole lusinghiere quelle che arrivano in quelle occasioni.

Allora che fare?! Perché ad esempio che la riforma della Gelmini è passata, lo hanno detto pochi telegiornali e giornali dedicando davvero uno spazio minimo, che mercoledì c'è stato uno sciopero, che gli stessi ragazzi che qualche mese fa hanno fatto tanto scalpore tornano a muoversi per questi vergognosi tagli, non ce lo sta dicendo quasi nessuno... ed è così per tante altre cose
che fare?


questo non lo so...

2 commenti:

Unknown ha detto...

internet e il satellite ci danno un'enorme possibilità: l'accesso ad autorevoli media stranieri dai quali carpire notizie e informazioni... resto convinto che l'informazione neutrale non esista, perché ognuno riporta un fatto per come lo vede e per come lo percepisce... l'importante, però, è l'onestà e la buona fede... ciao

Jacqueline Spaccini (Artemide Diana) ha detto...

Non lo so, Clode: io faccio continui controlli incrociati, poi li disincrocio e li rincrocio un po' più là... (una gran perdita di tempo, detto tra noi).

Un bacio!