Va detto che io con la spesa ho un rapporto al limite del patologico. Ho acquisito questa consapevolezza parlando con una mia amica, all'epoca studentessa di psicologia. Un giorno nel mentre dei suoi studi mi raccontava del morbo di Alzheimer: "Pensa che brutto dev'essere il momento in cui ti rendi conto della malattia!", io annuisco comprensiva, "tipo, questi signori anziani che vanno al supermercato e una volta in mezzo ai corridoi non si ricordano più cosa sono andati a comprare!". A quel punto con sguardo spaventato io: "Anna, ho l' Alzheimer!"

Sì, perchè questo è il minimo che mi possa capitare al supermercato, non si contano ormai più le volte che sono entrata per comprare una cosa e sono uscita con una sporta piena di tutto tranne quell'unica cosa. Ma la patologia non si ferma qui. Un'altra delle mie disfunzioni riguarda il peso e le misure... e qui si rende necessario spiegare che spesso per comprare poche cose io vado al supermercato a piedi o in bici, non in macchina. Questo comporterebbe lo sforzo di limitare i miei acquisti a ciò che è umanamente trasportabile, ma ovviamente essendoci una patologia, questo non accade.
Il numero migliore l'ho fatto al LIDL, dove si può prendere solo il carrello grande, e non anche il comodo cestino che ti dà l'idea di quanto supermercato ti stai portando a casa. Giravo tra gli scaffali con lo scopo di raccattare l'utile per un pranzo tipo pic-nic tra amici (6, va specificato, non 600) e man mano che avanzavo mi rendevo conto che mi servivano (al limite dell'indispensabile eh!) un sacco di cose, talmente tanto che ad un certo punto in un momento di lucidità ho provato a fare due conti sull'ingombro, ma ho pensato (eh, sì, la patologia è subdola...) "attacco le sporte alla bici, cosa vuoi che sia!" Ma al momento di mettere in atto questa operazione mi sono resa conto che era impossibile ed è seguita questa telefonata di soccorso:
IO: "Ciao ale, come va?!"
A.:"Ciao Clode, bene!"
IO: "senti, ho fatto un po' di spesa per domani!"
A.: "Ah, perfetto, abbiamo tutto?"
IO: "Sì, preparo un po' di cose a casa e il resto mettiamo su là!"
A.:"Bene!"
IO:"Già, solo che... sai, ho preso anche la roba da bere eh..."
A.:"sì?..."
IO: "Senti, sei a casa?"
A.:"Sì, perchè?"
IO:" no, niente, e per caso hai la macchina, non è che ci è uscita tua mamma?!"
A.:"no, perchè?"
IO:" senti, non è che mi verresti a prendere, sono in bici, ho preso troppa roba e non idea di come fare a portarla a casa!!"
A.:
(seguopno grasse risate dall'altra parte del telefono) "Dammi qualche minuto e sono lì!"
(continuano le grasse risate)Lasciamo perdere io che sto lì ferma al parcheggio ad aspettarlo, lui che arriva, accosta, abbassa il finestrino, e si mette a ridermi in faccia, poi guarda le borse guarda me e chiede come diavolo ho fatto a non rendermi conto che non ce l'avrei mai fatta in bici?! Lasciamo perdere... sì, perchè ieri alla coop ho fatto un numero analogo, perchè lì i cesitini ci sono, ma li hanno messi su ruote adesso quindi non te li devi portare in giro per il supermercato così senti quante tonnellate ha dentro, e per fortuna che abito a 7 minuti a piedi dalla coop, e con sole 7 soste in 25 minuti circa sono riuscita a portare casa quelle
due cose che avevo fatto un salto a prendere al supermercato!!

