Vi risparmio la versione inglese che se volete andate a leggere qui, dato che è già abbastanza lungo di suo come articolo. Devo dire che mentre traducevo mi veniva un po' di tristezza...
Il leader più adatto? Silvio è tornato (e questa volta più oltraggioso che mai)
La campagna elettorale italiana ha tirato fuori il meglio di lui, o il peggio dipende se si considera il suo senso politicamente scorretto dello humor una cosa su cui non c’è niente da ridere.
Ritornano i giorni felici: Berlusconi sta per vincere ancora una volta le elezioni politiche. I giorni di fuoco di Romano Prodi sono praticamente finiti. All’ultimo sondaggio (nelle ultime due settimane di campagna elettorale non si possono pubblicare) la coalizione del magnate dei media, Il Popolo della Libertà, aveva tra i 5 e i 10 punti percentuale di vantaggio sul suo principale oppositore, il Partito Democratico di Walter Veltroni.
Qualcosa potrebbe ancora andare male, ma dalla prossima settimana il più divertente giullare d’Europa tornerà in posizione, cappello campanelli e sonagli ben attaccati, pronto a tenerci allegri per altri 5 anni.
Durante l’ultimo governo, dal 2001 al 2006, ha lasciato attonito il Parlamento Europeo paragonando un socialista tedesco ad un Kapò in un campo di concentramento nazista, nel momento in cui l’Italia aveva la presidenza Europea e Berlusconi avrebbe dovuto dare il meglio di sé.
Fece i complimenti per i suo aspetto al giovane e affascinante primo ministro danese in visita a Roma, e scherzando gli disse che pensava di presentarlo a sua moglie Veronica, dal momento che era addirittura più bello del sindaco di Venezia (un barbuto filosofo marxista), sottintendendo che i due avessero una relazione. ( si venne poi a sapere che la signora e il filosofo non si erano mai incontrati.)
Fece le corna da dietro la testa di un dignitario in una di quelle foto di gruppo per cui posano in continuazione i capi di stato, e mimò l’atto di sodomizzare il suo autista, mentre questi si stava chinando. Salutò all’arrivo Tony e Cherie Blair con una bandana sulla testa, che causò immediatamente speculazioni (poi risultate vere) sul fatto che sarebbe servita a coprire la cicatrice di un trapianto di capelli.
In un intervista allo Spectator affermò che Mussolini fu un dittatore migliore di Sadam Hussein, tutto quello che fece fu di mandare i suoi oppositori “in vacanza”. Chiamato a rendere conto delle proprie parole, prima negò di averlo detto, dopodiché affermò di aver ecceduto con lo champagne in compagnia dei suoi ospiti inglesi. Uno degli intervistatori, Boris Johnson disse che non avevano bevuto altro che “enormi quantità di te”.
Berlusconi è stato lontano dai riflettori, nei due anni del governo Prodi, si è diviso da quelli che erano stati i suoi alleati, è svenuto sul palco alimentando preoccupazioni sul suo stato di salute e sulla sua volontà di continuare in politica. Ha messo in scena una eruzione vulcanica in miniatura nel giardino della sua villa in Sardegna nel tentativo di attirare l'attenzione, ed ebbe un brutto momento di rottura con la moglie per il quale dovette scusarsi pubblicamente.
Ma dalla fine del governo Prodi, che aveva lungamente auspicato, è tornata quella luce nei suoi occhi e le affermazioni senza senso escono di nuovo dalla sua bocca. Ha anche iniziato a lavorare su una nuova serie di gag, mentre andava in giro per il paese ad assicurarsi il consenso elettorale, si è messo alla prova tra i suoi fan.
Segue qui una selezione, senza alcun ordine particolare. La destra ha tutte belle donne. "A sinistra non hanno gusto" ha detto "anche quando si tratta di donne". Quando Veronica gli diede del pazzo rivelò in pubblico di fuggire da lei nascondendosi sotto al letto. “Perché tutti i vignettisti mi ritraggono come un nano?" si lamentò. Era più alto, ribadì, sia di Putin che di Sarkozy. I problemi legali hanno rincorso la sua carriera politica fin dall'inizio, ma durante questa campagna elettorale ha trovato un nuovo modo di sbarazzarsi dei suoi fastidiosi persecutori: incriminarli. Giudici e avvocati dovrebbero far controllare periodicamente le loro facoltà mentali, ha detto. (Aveva precedentemente dichiarato che chiunque volesse intraprendere la carriera di giudice doveva essere "pazzo, pazzo, pazzo" questo era probabilmente il suo tentativo di liquidare l'intera categoria)
Dopo lo scandalo delle mozzarelle di bufala contaminate dalla diossina, molti politici si sono fatti ritrarre a mangiarne in abbondanza, per solidarietà con i produttori, ma Berlusconi ha dimostrato di avere più fantasia: a Napoli, la patria della mozzarella, dopo averla appena assaggiata finse di svenire agonizzante.
Per anni Berlusconi è stato trattato come un ridicolo politicante, ma nonostante i suoi miseri risultati da ministro in carica è già stato più duraturo di Tony Blair, del francese Chiraq, dello spagnolo José Maria Aznar e del tedesco Gerhard Schröder, se nel week-end vincerà le elezioni vedrà la fine del mendato di George Bush,e forse anche di Gordon Brown e Angela Merkel.
In Italia sarà nota come era Berlusconiana, e in Europa quella del Grande Vecchio, e ci sono buone possibilità che riesca anche in quella che dovrebbe essere la sua ultima aspirazione: diventare Presidente della Repubblica.
E' davvero plausibile che un uomo possa raggiungere tutto ciò semplicemente grazie alle sue doti di ammaliante e furbesco buffone? Anche in un paese anomalo come l'Italia deve esistere una spiegazione logica.
Berlusconi ha dimostrato a più riprese di essere in grado di convincere milioni di italiani che la vera soluzione ai loro problemi sta nel regno della fantasia, ed è una ricetta che sembrano tutt'ora preferire all'alternativa. I problemi dell'Italia richiedono un leader forte e in grado di prendere decisioni anche impopolari e di farle digerire all'elettorato, nella convinzione che tali decisioni pagheranno quando sarà ora di ri-elezioni.
Questo era stato l'approccio di Romano Prodi, che aveva iniziato a risolvere questioni importanti come il debito pubblico (quello italiano è il terzo più alto del mondo), o dell'Alitalia che era sull'orlo del fallimento, ma non era stato in grado di convincere gli elettori della sfida che stava affrontando, non abbastanza da sentirsi le spalle coperte da parte dei suoi alleati.
Prodi aveva tentato di aumentare quello che Freud chiamava principio di realtà, mentre Berlusconi porta avanti il principio del "piacere", e come nel '94 e nel 2001, sembra sia destinato a vincere. Non che offra soluzioni differenti da quelle dei suoi avversari, ma viaggia su una diversa lunghezza d'onda. Prodi ha disperatamente tentato di convincere la compagnia di bandiera che l'offerta di Air-France era l'unica soluzione possibile, che i soldi erano finiti, che non sarebbe arrivato altro aiuto dalle casse dello stato e che la compagnia sarebbe ben presto fallita con conseguente perdita di 19.000 posti di lavoro.
Berlusconi affermò che i termini dell'accordo erano "non solo inaccettabili, ma addirittura offensivi", ricordavano "l'atteggiamento tipico con cui si impongono i francesi". L'Italia rimanga in mano italiane, disse che una cordata di imprenditori si sarebbe palesata a breve, e che forse lui stesso avrebbe potuto prendere parte al salvataggio della compagnia. Questo era quello che volevano sentirsi dire, i sindacati rifiutarono la proposta di Air-France che ha girato i tacchi lasciando la compagnia ad un passo dal tracollo, Berlusconi e i suoi investitori fantasma, intanto, sono spariti dalla circolazione.
Berlusconi trova appoggio alle urne perché i suoi elettori vorrebbero essere ricchi quanto lui, possedere case e yacht in giro per il mondo, o poter avere favolose show-girl come Mara Carfagna ora candidata del suo partito, della quale ha detto :"Guardatela, me la sposerei se non fossi già sposato."
Questo apprezzamento gli è costato lo scontro con Veronica lo scorso anno, questo e il complimento alla ancor più notevole Aida Yespica, ex miss Amazzonia, "con te andrei dovunque".
Ma ciò che fa arrabbiare la moglie delizia migliaia di elettori, e li distrae dai propri problemi. La gente vota per Berlusconi per avere un'alternativa, un modo per esaudire i desideri, attaccati da quell'irrazionale sentimento per cui votare per lui distribuirà un po' della sua magia anche su di loro.
Ancora nel 2001, ha impacchettato e venduto come promessa la fantasia di riportare l'Italia ai tempi del miracolo economico. Il miracolo non arrivò. Tre anni più tardi gli elettori videro che non c'era molto dietro le sue promesse, e nelle elezioni di medio termine il suo partito perse 4 milioni di voti, passando da 11 a 7 milioni. Ma nonostante questo, 2 anni dopo tra le due coalizioni c'era uno scarto di soli 50.000 voti.
Ma eccolo di nuovo qui, all'età di 71 anni, lamapadato, con le rughe aggiustate, sempre sorridente, il suo pacemaker va forte, e lui combina ancora scherzetti oltraggiosi.
Una delle sue ultime uscite riguarda una vacanza di un mese dalle tasse per l'intera popolazione. "L'idea è quella di dare un mese di vacanza dalle tasse dopo tutto quello che gli ha fatto passare Prodi 'Il mese della Libertà'," ha detto a "Il Giornale" di proprietà del fratello. Ha poi aggiunto:"Probabilmente non riusciremo ad organizzarlo perché costerebbe troppo, ma come vedete la fantasia non ci manca".
Questa volta non prospetta neanche una nuova età dell'oro. Sarebbe inutile anche provarci: la crescita italiana è la più bassa dell'eurozona quest'anno, allo 0.3 percento, la metà di quello che aveva previsto Prodi. I problemi dell'Italia peggiorano di anno in anno: cresce il divario tra ricchezza e povertà e fra nord e sud. Per fare un esempio, circa il 20% delle famiglie italiane è costretta a vivere con meno di 1200 euro al mese.
Poi ci sono altri problemi tra cui: infrastrutture da ammodernare, sistema scolastico indebolito, forza lavoro sottopagata, invecchiamento della popolazione, sistema politico frammentario, burocrazia statale inefficiente, criminalità organizzata (la maggior industria italiana), un sistema legale straordinariamente mal organizzato, enorme debito pubblico e bassa produttività.
Ah, c'è dell'altro, grazie ad una legge approvata dal governo Berlusconi, è enormemente difficile ottenere la maggioranza al Senato, anche per un partito o una coalizione che abbia ottenuto un largo consenso. Questa "riforma, definita "spazzatura” dal suo stesso ideatore, fu il regalo d'addio di Berlusconi per il Governo Prodi. Ma ora il boomerang sta tornando indietro e potrebbe colpirlo dritto in faccia portando via anche a lui la maggioranza in Senato e rendendo difficile se non impossibile governare. Fate entrare il clown!
le parti evidenziate non sono mie aggiunte (andate pure a controllare) sono quelle che mi fanno capire che figura facciamo sulla scena internazionale...
2 commenti:
Eh si, una tristezza infinita Claudia! Lo dico adesso, che ancora le urne non sono chiuse. Che dopo non avrò più forza neanche per parlarne...
ancor più triste è il pensiero che adesso è così che parleranno di noi...
Posta un commento