Lunedì scorso sono andata a Venezia, non mi rendo mai conto di quanto meravigliosa sia quella città finché in treno non vedo qualcuno a bocca aperta che inizia già a Mestre a guardare fuori dal finestrino! Lunedì scorso era una scolaresca di 90 bambini inglesi tra i dieci e dodici anni (ammetto che il mio primo pensiero è stato "e che cavolo, io a dieci anni non andavo certo in gita a Londra!"), di fronte a me c'erano tre bimbe che si scambiavano le ultime informazioni prima di arrivare ("c'è un sacco di acqua", "non ci sono le macchine") e preparavano le macchine fotografiche per l'arrivo...
Abito sufficientemente vicino a questa meraviglia per andarci quando più mi aggrada, e tornare a casa in giornata, ma mi porto anch'io la macchina fotografica quando ci vado, e scopre sempre uno scorcio più bello.....
Ritrovo i profumi e i panorami di questa città che ho visto con la pioggia e con il sole, nelle cui piccole calli mi sono persa, scoprendo paesaggi quasi inusuali, che ho visto colorata come non mai nei caotici giorni del Carnevale (once in a lifetime you must see Venice during Carnival!), per le cui vie si sentono mille lingue e un solo dialetto, dove tutto splende e giri la testa in continuazione per essere sicura di aver immagazzinato tutte quelle meravigliose immagini...
2 commenti:
Che fortuna abitare vicino a Venezia, da andarci quando ti viene voglia...
Hai letto "Fondamenta degli incurabili" di Iosif Brodskij
No, ma appena finisco il programma di letteratura tedesca lo tengo in considerazione!
Ma mi pare che anche tu abiti vicino ad una bellissima città,no?
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