giovedì 28 ottobre 2010

Un nuovo nome

Foto from Flickr
Per volontariato (anche se mi fa strano chiamarlo così) mi occupo di ragazzini specialmente nel fine settimana, da quando ho iniziato ho sempre avuto a che fare con gli adolescenti, croce e delizia della civiltà occidentale! Per i primi 5 anni ho avuto più o meno lo stesso gruppo (per età c'è chi passa oltre e chi arriva ovviamente, ma chi con me ha iniziato con me ha pure finito), negli anni abbiamo imparato a conoscerci e a volerci bene con un affetto che rimane. Rimane soprattutto nei nomi, io ne ho diversi per loro, e loro ne hanno uno per me, io per loro sono Cla, ogni tanto La Cla. Giusto l'altra sera chiamo una di loro, a casa mi risponde la mamma:
"Sì, te la passo, Francesca, c'è Claudia"
"Claudia chi??"
"Claudia ... (cognome)"
"ah, La Cla"
Solo loro mi chiamano così, per i miei amici di solito sono Clode, e devo dire che sono tutti soprannomi che mi danno loro spontaneamente (a me, dico la verità, piacciono i nomi per intero!). Dall'anno scorso ho cambiato gruppetto, sempre adolescenti (che le cose troppo facili non ci piacciono, qui) ma altri, non i miei ragazzi... L'anno è stato molto duro per me e per loro, io non abituata a veder messo in discussione quello che dico, loro non abituati ai miei paletti al mio essere affettuosa ma distaccata. In ogni caso è andata, abbiamo vissuto un anno che nel bene e nel male qualcosa ci ha lasciato. Quest'anno si ricomincia e vengo confermata per quel gruppo (non era scontato), alla notizia i ragazzi non hanno particolari reazioni, tranne una che si lascia sfuggire, tra i commenti sul gruppetto che è stato loro assegnato: "beh io sono contenta che ci sia la Cloudy (pronunciato più o meno come gli inglesi delineano una giornata nuvolosa)". Mi è scappato un sorriso.
Un nuovo inizio, un nuovo nome...

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