Doveva succedere prima o poi, è dal primo anno di Università che me lo dico, e stasera è successo! Sono rimasta in treno e ho sbagliato stazione! Sono scesa due stazioni dopo! (era un regionale, quindi roba di pochi chilometri...)
Nella deserta e sperduta stazione in cui ero per fortuna passava un treno diretto a casa dopo solo dieci minuti, la nota positiva della serata è che con me ha preso il treno un anziano signore, che aveva voglia di fare due parole, su quanto è comodo il treno e quanto poco ci si mette ad arrivare. Roba che in altri contesti mi avrebbe anche un po' alterato, faccio la pendolare da un po' e se c'è una cosa di cui sono sicura è la totale inaffidabilità dei treni! Ma questo signore era così dolce che mi sono limitata ad annuire e a trovare qualcosa da dirgli per restituire la chiacchiera, ma in queste cose non sono per niente brava!
Scesa dal treno non ho rallentato il mio passo per aiutarlo a scendere, non volevo che si sentisse sminuito, ma ho buttato l'occhio per assicurarmi che non avesse difficoltà. Gli avrei volentieri offerto il braccio per aiutarlo a fare le scale, ma un qualche imbarazzo me lo ha impedito, lo avrei fatto perchè mi aveva ispirato tenerezza, e non volevo pensasse provassi pietà.
2 commenti:
Gli esseri umani sono fatti di imbarazzi, cose non dette, fermate mancate...
Mia nonna mi diceva sempre "Claudia, perchè sei così sbadata?", io alzavo gli occhi verso di lei e non sapevo cosa rispondere!
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