venerdì 16 maggio 2008

Bisogno di certezze







immagine da Flickr: http://www.flickr.com/photos/pallettina/724629816/

C'è qualcosa di scientifico nei treni: se tu sei in ritardo, loro no. Ma se hai qualche minuto di anticipo... Il treno delle dieci è sempre in ritardo, matematico! (ha un intercity che viene da Siracusa davanti) Ma ieri che io ero in ritardo, aveva un anticipo di ben dieci minuti. Scientifico. Oggi? 20 minuti di ritardo. Scientifico. Che poi se ne annunciano 20 sono almeno 30, i 5 neanche li annunciano più, è considerato fuso orario. Non vi dico all'inizio del mese quanto volentieri pago l'abbonamento. Oggi mi è venuta in mente la pubblicità che facevano di trenitalia... me li immagino tutti i pendolari che inveivano! Perchè nello spot non vedevi l'interregionale che prendo io la mattina, no. Per TV vedevi l'eurostar, e la prima classe anche! C'era un ragazzo giovane con la zaino sulle spalle (ma avete idea di cosa costa un biglietto in eurostar????), che cerca posto. E una ragazza altrettanto giovane e carina (che per viaggiare in prima classe su un eurostar probabilmente ha già un posto in banca!), che gli dice: "C'è posto qui!"
Eh? Cosa?
Vieni a cercare un posto su quello delle 8 (e non dico quello delle 7 denominato "carro bestiame"). "C'è posto qui?!", dove?! sopra il treno, forse, che quando arrivo alla stazione dopo (località turistica) penso sempre che i tedeschi li mettiamo sul portabagagli. Vieni ad Aprile, con le comitive che vanno a Venezia a cercare un posto. Vagoni pieni di bambini urlanti o adolescenti compulsivi che non sanno star fermi e tu vorresti urlargli: "Mi hai rubato il posto? almeno vedi di star seduto che sennò le gambine te le metto in spalla io, ma letteralmente!". Ci son dei giorni che i controllori neanche si azzardano a mettere fuori il naso e segnalano con la bandierina barricati dentro la locomotiva, perchè se i passeggeri trovano uno con cui prendersela, il malcapitato potrebbe trovare sorte ben peggiore della morte.
Ma io lo capsico, sì lo capisco. Lo fanno per noi. Perchè in un'epoca di mutazioni come la nostra, bisogna avere delle certezze. E a prendere un treno in Italia sei sicuro che non sai quando parti e neanche quando arrivi.

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