Non sono una persona a cui piace urlare, tutt'altro, mi piacciono le parole dette a mezza voce, e spesso mi sento chiedere "come?". Chiara (che ora vive in Germania con il suo fidanzato, che non mi piace), dice che borobotto, che sono come le pentole di fagioli (in Polesine è un'immagine che rende l'idea!). Insomma, amo tenermi al di sotto dei 40 decibel!
Il risultato è che poi quando mi arrabbio, oltre a delle parole un po' brusche (e molto in dialetto), invece di venirmi fuori grida, mi cascan le lacrime, per quanto mi sforzi è sempre stato così, anche da bambina...
...e anche l'altra sera, mentre discutevo (io, perché lei invece non sa fare altro che urlare) con la mia responsabile di zona (niente lavoro, solo associazione). Risultato: il giorno dopo fioccano telefonate. "Come stai?", "Non te la prendere..", "Guarda son d'accordo con te e non pensare a quello che ti ha detto...", "Dai, che poi chiariamo...".
Non che la solidarietà non faccia piacere, eh! Però ogni tanto mi piacerebbe mettere i cartelli "Sono lacrime da incazzatura!"
2 commenti:
Anch'io ho questa particolarità di parlare sempre a tono basso, sentirmi dire al telefono "ma ci sei ancora?"...
E sai una cosa? mi piace tremendamente questo mio lato. Ogni volta che in gruppo devo parlare io si crea un silenzio tombale, tutti rivolti su di me! (si, lo so, la vanità è un peccato, così come l'egocentrismo... oddio)
Ti abbraccio, molto carino il tuo blog, Fra.
Anche a me succede spesso di iniziare a parlare a voce bassa apposta per ottenere silenzio, e quando poi succede... è una cosa bellissima!
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